Addio all'ultimo cane da salvataggio dell'11 settembre

Addio all'ultimo cane da salvataggio dell'11 settembre

Ultimo aggiornamento: 28 ottobre, 2022

È morto l’ultimo dei cani che avevano preso parte alle operazioni di salvataggio dopo gli attentati dell’11 settembre 2001, negli Stati Uniti. Bretagne, una cagnolina Golden Retriever, è stata salutata con tutti gli onori dai membri della Texas Task Force 1, presso cui lavorava come cane da salvataggio dal 2009.

Bretagne, un cane da salvataggio in mezzo alla tragedia del World Trade Center

Bretagne, 16 anni, è stata soppressa in una clinica veterinaria di Houston, a causa di gravi complicazioni renali. Quasi 15 anni fa, era stata inviata, con la sua addestratrice Denise Corliss, dal Texas a New York, per cercare sopravvissuti tra le macerie delle torri gemelle.

La cagnolina e la sua addestratrice hanno lavorato per 10 giorni nella zona del disastro. La donna ricorda che Bretagne aveva appena due anni. L’animale aveva capito al volo la terribile situazione e si era messa subito a cercare sopravvissuti tra le macerie.

Bretagne aveva in seguito fatto parte dei gruppi di soccorso dopo il passaggio di Katrina, l’uragano che ha devastato la città di New Orleans, in Louisiana.

È morto l’ultimo cane da salvataggio che aveva partecipato alle operazioni di soccorso dopo l’attacco alle Torri Gemelle, l’11 settembre 2001. Speriamo che il suo ricordo serva a farci riflettere su tutto il bene che questi animali ci offrono ogni giorno. E ci ispiri a contraccambiarli come meritano.

Una cagnolina eroica salutata con tutti gli onori

Un gran numero di soccorritori è accorso al centro veterinario, per porgere l’ultimo saluto a Bretagne, prima della soppressione. Qui potete vedere il video.

In seguito, sul suo corpo è stata deposta la bandiera americana, in segno di omaggio.

Un anno fa, la Corliss aveva portato la cagnolina a visitare il Memoriale per l’11 settembre. Le due avevano anche partecipato ad un reportage per la NBC ed erano state ricevute dall’ex presidente George W. Bush.

Bretagne era diventata l’ambasciatrice dei cani da salvataggio in pensione e come tale aveva fatto il giro delle scuole elementari americane. Ha ricevuto anche il premio Hero Dog dall’American Humane Association.

Bretagne, un cane da salvataggio ideale

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Denise Corliss ricorda che, quando vide per la prima volta Bretagne, ebbe subito una buona impressione. Era senza dubbio un cucciolo deciso, adatto a diventare un bravo cane da salvataggio.

I cani da soccorso svolgono un ruolo importantissimo quando si tratta di trovare sopravvissuti in caso di disastro. Sono, infatti, molto più efficienti e veloci di qualsiasi apparecchiatura.

È superfluo dire che in situazioni in cui la rapidità di intervento può fare la differenza tra la vita e la morte, il lavoro di questi animali è insostituibile.

Compiono, inoltre, una funzione che nessuna tecnologia è, al momento, in grado di fare: individuare i corpi privi di vita.

I cani da salvataggio, alleati fondamentali dell’uomo in caso di disastro

Un cane da salvataggio unisce alla sua grande capacità olfattiva e uditiva, intuito e determinazione. E Bretagne era soprattutto caparbia, stando a quanto afferma la sua addestratrice.

Quando un cane di questo tipo individua una persona, viva o morta, comincia a richiamare l’attenzione dei soccorritori.  Lo fa abbaiando, girando intorno al punto preciso, sedendosi sul posto senza più muoversi.

Il ricordo del lavoro svolto da Bretagne dovrebbe farci riflettere su quanto i cani facciano per noi esseri umani. Speriamo che tutti imparino a contraccambiarli con l’amore e il rispetto che meritano.

Fonte delle immagini: Pagina Facebook Texas Task Force 1

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