Adottare un cane adulto

Adottare un cane adulto

Ultimo aggiornamento: 01 febbraio, 2016

Quando si prende la decisione di adottare un cane, chi ama gli animali pensa certamente alla possibilità di far felice un cane abbandonato o proveniente dal canile. Un’iniziativa bellissima: dare finalmente una casa piena di amore ad un animale che ha sofferto è un atto di grande bontà.

È anche normale avere dei dubbi, perché adottare un cane adulto può presentare alcune difficoltà rispetto al cucciolo. Ci sono fattori che dobbiamo considerare e su cui è necessario riflettere prima di portare in casa un cane adulto. Vediamo quali sono.

Adottare un cane adulto: fattori da considerare

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Autore della foto: Kristine Paulus

Un cane adulto, in genere, proviene da un canile, da un rifugio per cani o dalla strada. Dovete mettere in conto che un cane di questo tipo è stato abbandonato e probabilmente maltrattato. Cosa comporta questo? Quando lo porterete a casa, dovrete essere molto pazienti con lui. Un cane adulto non si fiderà immediatamente di voi, come potrebbe fare invece un cucciolo.

Per quanto tutti i cani abbiamo una grande capacità di adattamento, ci vorranno alcune settimane prima che un cane adulto si senta a proprio agio nel nuovo ambiente e che smetta di tremare quando lo chiamate. Non vi conosce ancora e vi vede solo come un essere umano, simile a chi gli ha fatto del male, fisico o psicologico.

Un altro aspetto da considerare, al momento di adottare un cane adulto, è il fatto che porta con se l’educazione impartita dal precedente proprietario, oppure l’assenza di educazione se il cane è cresciuto in strada.

Non si può certo pretendere che impari tutto quello che vogliamo appena arrivato a casa. In questo modo si sentirà oppresso e i risultati saranno scarsi.

Come farlo sentire a suo agio?

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La cosa più importante è trattarlo con molto amore. Siate pazienti quando fa qualcosa che non va. Se è vissuto in strada, probabilmente farà la pipì per casa o gli piacerà spargere la spazzatura. Non sgridatelo, piuttosto aspettate che l’animale si sia ambientato e poi cominciate ad educarlo. 

Preparate un posto caldo e accogliente, dove il nuovo arrivato possa sentirsi al sicuro. Sistemategli la ciotola e l’acqua vicino, affinché il cane non si senta confuso perché non sa dove andare.

Meglio, per qualche giorno, non ricevere visite a casa. Considerate che il vostro viso e quello dei vostri familiari sono nuovi, così come lo sono la casa, la cuccia, il cibo. Vedere subito altra gente non è positivo per lui. Prima di presentargli nuove persone, lasciate che passi un po’ di tempo, affinché si abitui alla vostra presenza e cominci ad affezionarsi.

Se ci sono bambini in famiglia, sarà meglio parlare con loro e spiegare con calma la situazione delicata dell’animale. Fate capire loro che non bisogna stressare il cane e che potranno, in seguito, giocare con lui, ma che non è ancora il momento. Dite loro che ci vorranno alcuni giorni per fare conoscenza reciproca. Sicuramente vi capiranno.

Quando lo porterete a passeggiare, è possibile che il cane si senta impaurito in presenza di persone o cani sconosciuti. Per questo motivo, portatelo sempre al guinzaglio. Almeno nei primi giorni, procuratevene uno corto, non estensibile: vi permetterà di avere pieno controllo del cane.

Probabilmente vorrà mettersi a correre e un guinzaglio corto è la soluzione ideale per evitare che succeda. Se siete lettori abituali del nostro blog, sapete già che non siamo d’accordo con questo tipo di guinzaglio e non ne stiamo certo incoraggiando l’uso. Tuttavia, in occasioni come queste, è perfetto per controllare il cane.

Per quanto faccia tenerezza avere un cucciolo da poter educare secondo le vostre necessità, aiutare un cane adulto è un meraviglioso atto di bontà.

Di norma, il cane adulto, per quanto abbia vissuto in strada o sia stato maltrattato, vi mostrerà la sua gratitudine. Insegnargli a convivere non vi costerà troppi sacrifici se avrete pazienza. Come diciamo sempre: amore, attenzione e perseveranza sono il segreto.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.