Adottato il cane che fu pugnalato in Almería

Adottato il cane che fu pugnalato in Almería

Ultimo aggiornamento: 06 febbraio, 2016

Naif ha trovato casa. Il cane che era stato pugnalato sulla nuca in Almería, regione a sud della Spagna, e che in seguito era stato salvato da alcuni membri dell’organizzazione El Refugio, è stato finalmente adottato da Chus, una donna residente a Madrid.

La storia di Naif, il cane che era stato pugnalato sulla nuca

La vita a volte sembra prendersi la rivincita di fronte a fatti atroci commessi dagli esseri umani.

Naif era stato ritrovato in aperta campagna nei pressi del comune di Adra, in provincia di Almería. L’animale aveva le zampe allacciate, ed era stato legato a un palo per il collo, oltre a mostrare una leggera pugnalata sulla nuca.

L’animale è riuscito a sopravvivere a questo vile attacco, fino a quando alcuni membri dell’organizzazione per la protezione degli animali El Refugio sono arrivati a salvarlo.

Ecco come ha trovato una nuova casa

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I membri del’organizzazione El Refugio hanno diffuso la notizia del maltrattamento subito da Naif, e le voci riguardo l’accaduto si sono sparse sulla rete rapidamente, provocando l’indignazione di un’infinità di persone.

La cosa più importante però, è che dopo soli dieci giorni, più di 20 famiglie hanno manifestato l’intenzione di adottare l’animale.

Alla fine, Chus è diventata la nuova fortunata padrona del cagnolino, e i due sono entrati in sintonia fin dal primo momento.

“Ogni impulso di uccidere gli animali senza giustificazione, ogni maltrattamento e ogni crudeltà verso di loro, vanno senz’altro condannati. Anche perché tale comportamento esercita una nefasta influenza sull’animo dell’uomo e tende a renderlo abietto.”

-Papa Pio XII-

La nuova famiglia di Naif

“La storia di Naif mi ha spezzato il cuore, così ho deciso che sarei diventata la sua mamma; mi sento molto fortunata perché la vita mi ha dato la possibilità di averlo al mio fianco” ha raccontato la donna.

E così Naif ha trovato una famiglia in cui sentirsi amato e protetto. La sua nuova padrona, residente a Madrid, convive con altri tre animali domestici: un cane e due gatti, che si sono da subito rivelati perfetti compagni di gioco per il nuovo arrivato.

Il presidente dell’organizzazione, Nacho Paunero, ha affermato: “Siamo orgogliosi di essere stati testimoni dell’adozione di Naif, avvenuta a distanza di pochissimi giorni dalla terribile esperienza che ha dovuto sopportare. Naif è finalmente finito tra le braccia della sua nuova padrona, con la quale trascorrerà una vita molto lunga e felice. Per noi de El Refugio, la felicità in questo momento è infinita”.

Alcuni dati su El Refugio

El Refugio è un’organizzazione senza scopo di lucro, il cui obiettivo principale è quello di aiutare i cani e i gatti maltrattati o vittime di abbandono.

La struttura, che non accetta finanziamenti da parte di organi ufficiali, aziende o partiti politici, riesce ad andare avanti grazie alle quote donate dai suoi soci e alle donazioni ricevute dai simpatizzanti.

A seguito dell’aggressione subita dal cane, Paunero ha detto: “Fatti come questi vanno a conferma del fatto che in Spagna devono cambiare molte cose. Bisogna dare un taglio all’impunità con cui alcuni uomini spietati commettono barbarità pari a quella di Naif. Facciamo un appello affinché chiunque sia testimone di un caso di maltrattamento lo denunci sempre, nella speranza che i nostri giudici condannino i colpevoli secondo quanto detta la legge”.

Come lavorano le organizzazioni per la tutela degli animali

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Autore: Juanedc

Tra le azioni portate avanti dalle principali associazioni per la difesa dei diritti degli animali, si evidenziano:

  • Assistenza veterinaria verso gli animali recuperati
  • Identificazione e sterilizzazione
  • Ricerca di soggetti adottanti
  • Presa in atto di azioni legali contro gli autori dei delitti di abbandono e maltrattamento
  • Campagne di sensibilizzazione attraverso tutti i mezzi di comunicazione, al fine di promuovere il rispetto e la difesa dei diritti degli animali.

“Sacrificio zero” e possesso responsabile

I membri dell’organizzazione che ha salvato Naif, sono inoltre difensori del concetto di “sacrificio zero”; promuovono infatti la pratica dell’eutanasia solo nel caso in cui una malattia terminale stia causando nell’animale una sofferenza irreversibile.

Lavorano anche per l’ottenimento di una serie di diritti di base per i proprietari di animali domestici, come ad esempio il libero accesso in diversi spazi pubblici:

  • Mezzi di trasporto
  • Attività commerciali
  • Musei
  • Parchi
  • Spiagge

Tutto ciò senza dimenticarsi di difendere il possesso responsabile di animali domestici. Nel caso di Naif, sembra che abbiano raggiunto questo scopo.


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