Alimentazione attiva e passiva dei cani

Alimentazione attiva e passiva dei cani

Ultimo aggiornamento: 07 agosto, 2015

Una sana alimentazione è fondamentale non solo per gli esseri umani, ma anche per i nostri animali domestici. Una delle domande più frequenti di chi possiede un cane è quale sia il modo migliore per alimentarlo, con che frequenza e con quale tipo di cibo..

Oggi vogliamo andare oltre e vi facciamo una domanda: come alimentate il vostro cane, in maniera attiva o passiva?

Ebbene si, molti non lo sanno, esistono due maniere per alimentare un animale domestico, soprattutto i cani. Continuate a leggere per sapere di cosa si tratta.

Alimentazione attiva e passiva

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In genere il cane viene alimentato in modo passivo: il padrone mette il cibo nel piatto e lascia che l’animale lo mangi quando vuole e senza dover fare nessuno sforzo.

L’alimentazione attiva è un metodo più completo, che si usa di solito quando il cane sta seguendo un processo di addestramento, una terapia o deve eseguire un lavoro specifico, come nel caso dei cani poliziotto.

Con questo tipo di alimentazione il cane deve sforzarsi per ottenere il suo cibo. Non c’è niente di strano in tutto questo, se pensate che si nutre così l’animale che vive in libertà o in natura.

In pratica il cane deve guadagnarsi la pappa, ma non pensiate che sia una sofferenza per l’animale, al contrario si trasforma in un momento di divertimento. Uno dei benefici che si ottengono nell’introdurre questa novità è il rafforzamento del legame tra il cane e il padrone.

Pensiamo ad un animale selvatico come il lupo: passa la maggior parte del tempo cacciando, esplorando il territorio, puntando una preda, sempre in cerca di cibo. I nostri cani si sono addomesticati e non devono far altro che chiedere cibo ai loro padroni.

In cosa consiste l’alimentazione attiva?

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Vi starete domandando in cosa consiste l’alimentazione attiva e come si mette in pratica. Avrete bisogno innanzitutto di molta pazienza, tempo e amore per il vostro cane. Ma vi assicuriamo che vale la pena provare.

Prima di tutto dovete creare una tabella di marcia dove andrete a scrivere le ore in cui voi lavorate o state fuori casa e il numero di volte che il vostro cane deve mangiare. Calcolate poi la quantità di cibo giornaliera necessaria e dividetela per il numero di pasti che avete segnato.

È ora della pappa, ma come abbiamo già detto, bisogna guadagnarsela e per questo il cane deve fare prima alcuni esercizi. Cominciate con gli ordini semplici che già conosce come sedersi, sdraiarsi, dare la zampa, etc. Tutte le volte che riuscite a farvi obbedire, date al cane la razione di cibo corrispondente.

Un esercizio molto utile è quello di nascondere le sue crocchette per tutta la casa, in maniera che dovrà cercare in giro, sviluppando così il suo istinto di caccia.

Al principio cominciate con un esercizio solo e quando avete finito, la quantità di cibo restante, posatela sul suo piattino perché la possa mangiare in maniera passiva. Con il passare del tempo allargherete questo processo.

Benefici di un’alimentazione attiva

Se avete del tempo a disposizione sarebbe quindi meglio alimentare il vostro cane in maniera attiva, visti i grandi vantaggi che apporta. Come potete vedere, in questo modo mangiare non sarà solo un atto compulsivo del cane.

È anche un buon metodo per tenere sotto controllo il peso del vostro amico a quattro zampe, dal momento che il pasto viene ripartito in più momenti della giornata.

Aiuterete il vostro cane a non diventare sedentario e annoiato, evitandogli problemi di salute fisica e psicologica.

L’alimentazione attiva vi permetterà di risparmiare quei soldi che si spendono per comprare bocconcini premio e biscottini, visto che la ricompensa per il suo impegno sarà il normale cibo.

Infine, riuscirete a stabilire una relazione molto speciale con il vostro cane, rinforzando il vostro legame.

Dopo aver letto questo articolo… ve la sentite di alimentare il vostro cane in maniera attiva?


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.