Bambini e animali: grandi amici!

Bambini e animali: grandi amici!

Ultimo aggiornamento: 23 luglio, 2015

L’infanzia è forse uno dei periodi più belli della vita e l’esperienza di poter crescere con un animale domestico la rende ancora più speciale. La relazione tra animale e bambino può essere molto importante per entrambi,  gli adulti invece avranno il privilegio di veder crescere insieme le creature che più amano.

Di solito, quando si parla di animali domestici per i bambini si pensa subito ai cani e ai gatti. Esiste invece una grande varietà di animali da compagnia, in accordo con l’età del bambino, dello spazio che si ha a disposizione e del denaro che la famiglia può spendere.

Quando in casa ci sono bambini molto piccoli, la scelta migliore potrebbe essere un animale domestico grande, in questo modo eviterete che il bambino possa nuocergli, pur senza volere. Nonostante queste premesse, il bambino non deve comunque gestire l’animale, perché sta ancora imparando a conoscere il mondo.

Di certo non dovrete mai lasciare solo vostro figlio, o qualunque bambino sotto gli otto anni, con un animale, indipendentemente da quanto è ben addestrato e dagli anni che ha. Spesso nascono situazioni spiacevoli che invece potrebbero essere facilmente evitate.

Per i bambini più grandicelli, tra i 5 e gli 8 anni, la possibilità di scelta si allarga. Tuttavia i grandi favoriti restano i cani perché hanno molta energia e si lasciano “manipolare” dai bambini, cosa che devono comunque fare con attenzione. I cani dimostrano il loro affetto in una maniera così gioiosa che, oltre a fare un gran bene alla psiche del bambino, sono uno spettacolo divertente da guardare.

Insegnate al bambino a vigilare il benessere dell’animale.

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Altri animali come il coniglio, il criceto e la tartaruga sono molto adatti per insegnare ai bambini il rispetto della vita e della natura.  Ad esempio prendersi cura di una tartaruga può trasformarsi in un’esperienza pedagogica sulla sopravvivenza degli ecosistemi. Potrete parlare al bambino del sistema alimentare delle tartarughe, così diverso dal nostro e cominciare a sensibilizzarlo sull’importanza di preservare queste bellissime creature.

Con gli animali più piccoli, come i criceti, potete insegnargli a proteggere gli esseri più deboli e ad essere responsabile e prendersi cura delle creature più piccole di loro. Insegnate al bambino a rispettare lo spazio dell’animale e a saper mantenere le distanze per il suo benessere.

Mostrate al bambino quali sono i giochi appropriati da fare quando coinvolgono l’animale domestico. Da evitare, ad esempio, l’uso di oggetti delicati come i giocattoli del bambino, oppure quelli in cui il bambino tiene l’animale in braccio stando in piedi. In quest’ultima situazione l’animale potrebbe scivolargli dalle mani e farsi male.

Non date al bambino la responsabilità dell’animale.

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C’è una gran differenza tra educare un bambino alla cura di un animale e responsabilizzarlo. Una volta che un animale domestico entra in casa vostra, la responsabilità dev’essere dell’adulto, mai del bambino.

Va molto bene insegnare a vostro figlio il senso della responsabilità, fargli capire che il benessere dell’animale dipende dal suo comportamento. Ma certamente i bambini ancora non hanno la capacità di discernimento e non sempre capiscono, ad esempio, come bisogna nutrirlo, cosa potrebbe risultare tossico all’animale, con quali oggetti non deve giocare, ecc.

Non è giusto lasciare qualcosa di così importante, come la vita di un animale, nelle mani di un bambino specie se piccolo, sia per l’animale che per il bambino. Pensatela così: se mio figlio non ha ancora la capacità di badare a se stesso, come può avere la capacità di badare ad un animale?

Questa mancanza di criterio da parte degli adulti purtroppo si verifica con molta frequenza.

Infine, bambini e animali sono una meravigliosa combinazione e se vigilate in maniera adeguata sarà un’esperienza felice che durerà molto tempo.


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