Una domenica di carnevale contro il maltrattamento animale

Una domenica di carnevale contro il maltrattamento animale

Ultimo aggiornamento: 01 agosto, 2016

Il maltrattamento animale non concede tregua, manifestandosi sotto molteplici forme. Per questo, fra le celebrazioni della domenica di carnevale, a Toledo e in altre 15 città spagnole sono state organizzate delle marce contro l’utilizzo dei Galgos , i levrieri spagnoli e altri cani da caccia. Come indicato dagli enti organizzatori, febbraio è uno dei mesi più critici per i cani impiegati nelle attività cinegetiche.

I dettagli della domenica di carnevale contro il maltrattamento animale

levrieri

Percorrendo il cammino tra il Paseo Merchán e la Plaza de Zocodover, sono state più di cento le persone che hanno partecipato alla manifestazione, rispondendo all’appello lanciato da Plataforma NAC, organizzazione il cui motto recita “No alla caccia con Galgos e altre razze”.

Quindi, agli abituali slogan come “Ora basta con il maltrattamento animale!” e “Aboliamo la tauromachia!”, questa domenica di carnevale si sono aggiunti “Sono cani di razza, non da caccia!” e “Per il maltrattamento animale, codice penale!”.

“Chiediamo la fine della caccia con gli animali, perché i cani vengono fatti a pezzi, usati come oggetti e poi scaricati”, riporta la giornalista Esther Durán, membro del PACMA (Partito Animalista spagnolo).

L’attivista ha inoltre segnalato che, in termini di maltrattamento animale, è la regione di Castilla-La Mancha la “peggiore” fra tutte le Comunità Autonome.

Il maltrattamento animale non dà tregua. Per questo la domenica di carnevale a Toledo e in altre 15 città spagnole è stata scenario di una marcia contro l’utilizzo dei Galgos e di altri cani da caccia.

La dura realtà dei cani da caccia

Esther Durán ha spiegato inoltre che, sebbene febbraio sia uno dei momenti in cui questi corrono il pericolo maggiore, ovvero la fine del periodo di caccia, soffrono molto anche ad ottobre e novembre, all’inizio della stagione.

La Plataforma NAC segnala che durante i primi due mesi di ogni anno possono arrivare a 50 mila i cani abbandonati dopo essere stati sfruttati nell’attività di caccia. Altri vanno incontro a un destino anche peggiore:

  • Vengono impiccati, e così appesi li si può trovare nei dintorni dei paesi.
  • Vengono cremati.
  • Vengono gettati da veicoli che viaggiano a gran velocità.

Stagione di caccia, periodo di sofferenza per i Galgos

Nell’appello si spiega anche che durante la stagione di caccia i cani vengono mantenuti stipati in ambienti affollati, malnutriti e senza alcuna attenzione veterinaria.

Inoltre, durante le diverse modalità di caccia, i cani sono soliti patire delle lesioni anche gravi, ma solamente quelli con buoni doti da cacciatore vengono curati. Altrimenti vengono abbattuti o lasciati morire.

Risulta comune anche che molti cani si perdano. Anche in tal caso, vengono cercati solo se “il gioco vale la candela”, secondo il criterio precedente. Il destino degli altri animali è quasi sicuramente la morte: per fame, per lo sparo da parte di qualche custode fondiario o perché investiti da un veicolo.

Cosa viene richiesto con la manifestazione di Toledo

I partecipanti alla marcia, fra altre cose, hanno reclamato:

  • Un incremento del controllo sui cacciatori, tramite un registro obbligatorio dei Galgos.
  • La sostituzione dei chip con altri metodi di identificazione dotati di irreversibilità, ossia che non possano essere rimossi a piacere.
  • L’obbligatorietà di un’assicurazione di responsabilità civile per ogni animale.
  • L’imposizione di sanzioni penali.

La caccia, un’attività mossa da interessi economici

La Plataforma NAC indica anche che in Spagna la caccia implica la morte di una cinquantina di milioni di animali ogni anno. Inoltre, dietro lo scudo del tema della tradizione, l’attività cinegetica viene in realtà mossa dall’interesse economico.

Secondo gli attivisti, la caccia con gli animali deve essere sradicata, poiché viola diverse norme, ad esempio:

  • La Ley del Deporte (Legge sulle Attività Sportive);
  • La Carta Verde;
  • Il Libro Blanco del Deporte (Libro Bianco sulle Attività Sportive);
  • L’Agenda 21 del Movimento Olimpico.

Non limitatevi solamente all’indignazione!

Se vi indigna il trattamento ricevuto dai Galgos impiegati nelle attività di caccia, come anche ogni altro tipo di maltrattamento animale, vi invitiamo a non limitarvi solo all’indignazione.

Esistono molte organizzazioni che lottano per la difesa dei diritti degli animali e sono molte le forme in cui potreste collaborare per dare un contributo al miglioramento della vita di questi esseri.

Informatevi in rete e partecipate visitando anche le pagine social delle organizzazioni della vostra zona.

Fonte: No A la CAZA con Galgos y otras Razas. Plataforma NAC


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