Il ciclo di vaccinazione dei cani

Il ciclo di vaccinazione dei cani

Ultimo aggiornamento: 29 maggio, 2015

La vaccinazione del cucciolo è il primo passo che deve compiere un padrone responsabile. È molto importante vaccinare i cani a causa della grande quantità di malattie causate da virus che essi possono contrarre. Il ciclo di vaccinazione dei cani viene stabilito dal veterinario caso per caso.

I cuccioli che non sono ancora stati vaccinati non devono stare a contatto con altri animali e non devono uscire di casa. Permetterglielo è molto pericoloso perché il cucciolo è vulnerabile a qualsiasi tipo di malattia causata da virus nell’aria, nella terra, nell’acqua e in qualsiasi superficie che sia entrata in contatto con un altro animale malato.

Il ciclo di vaccinazione deve iniziare tra il mese e mezzo e i due mesi di vita del cucciolo, prima di allora il suo sistema immunitario non è pronto a ricevere i vaccini e l’efficacia degli stessi potrebbe essere compromessa dagli anticorpi che il piccolo riceve dal latte materno.

Prima di poter applicare qualsiasi vaccino al vostro cucciolo, bisognerà deparassitarlo. Ciò viene fatto affinché nulla debiliti l’organismo del cane o possa compromettere l’efficacia del vaccino. Questo procedimento deve essere seguito dal veterinario che, tramite le analisi delle feci del cane, determinerà i parassiti presenti nel suo organismo e consiglierà il trattamento appropriato da seguire. 

I veterinari stabiliscono dei diversi cicli di vaccinazione tenendo in considerazione la zona in cui si vive, il clima, l’esposizione a determinate classi di virus che può contrarre il cane, o la predisposizione della razza.

Prendere in considerazione la razza del cucciolo è molto importante, perché anche se tutti i cani rischiano di sviluppare delle malattie virali, esistono razze che sono più predisposte di altre. Ad esempio, a causa della forma del loro intestino, i boxer e i rottweiler sono maggiormente predisposti a contrarre la parvovirosi, che inoltre nel loro caso ha più possibilità di rivelarsi mortale.

Rispettare il ciclo di vaccinazione e le date concordate per realizzarle, sarà di vitale importanza affinché il cane riceva un’adeguata immunizzazione. I vaccini vengono realizzati normalmente a 4 settimane di distanza l’uno dall’altro e la cosa migliore da fare, è tenere il cane in casa finché non gli verranno somministrati tutti e quattro i vaccini.

Presentare un quadro di vaccinazione “base” forse non è utilissimo perché, come detto, il veterinario dovrà tenere in considerazione molte varianti, quali il quadro clinico-veterinario della madre, la zona in cui vive il cucciolo e i risultati degli esami delle feci condotte sul cane prima della deparassitazione. Tuttavia presentiamo brevemente una lista delle malattie più comuni che si prevengono grazie a specifici vaccini.

Il parvovirus

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La Parvovirosi è una malattia grave che attacca le villosità intestinali, causando gravi alterazioni nell’apparato digerente dei cani, provocando emorragie, vomito schiumoso, diarrea sanguinolenta e disidratazione. Si può contrarre attraverso il contatto con feci infette e può portare alla morte del cane. Può essere intestinale o cardiaca (quast’ultima la forma più letale). Un cane a cui viene diagnosticata la parvovirosi deve essere immediatamente isolato.

Il cimurro

Il cimurro, o morva canina, è una malattia che attacca molte specie. Produce gravi danni al sistema nervoso, alla pelle e al pelo degli animali. Anche questa è una malattia mortale se non viene curata immediatamente, non esistono cure specifiche oltre a quelle che prevedono il rafforzamento del sistema immunitario e la cura dei sintomi secondari che produce la malattia.

La rabbia

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La rabbia è una malattia comune a tutti i mammiferi e i cani ne sono i principali trasmissori. Ha un lungo periodo di incubazione, pertanto possono passare anche 8 settimane dal momento del contagio prima di osservare i primi sintomi della malattia. Attacca il tessuto nervoso del cervello, pertanto il cane comincerà a mostrare importanti cambiamenti di comportamento che vanno dal nervosismo all’aggressività, causando paralisi e morte per insufficienza respiratoria.

Epatite

Non ha nessuna relazione con l’epatite umana, si tratta di una malattia che attacca principalmente le cellule del fegato, causando infiammazione addominale ed emorragie, così come un tono pallido delle mucose (gengive, naso, ecc). L’epatite canina può avere livelli di aggressività molto diversi, può sia causare la morte nel giro di poche ore che provocare una lieve febbre e diarrea o, in casi poco frequenti, causare edema corneale.


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