Il kuvasz, un cane gigante

Il kuvasz, un cane gigante

Ultimo aggiornamento: 03 agosto, 2015

Il kuvasz è un cane di origine ungherese e appartiene a una delle più antiche razze magiare. La sua taglia grande si combina all’eleganza dei movimenti. Il folto mantello non lascia nessuno indifferente. È un cane forte e robusto, caratteristiche che ricordano quelle dei lupi. Può percorrere lunghe distanza senza stancarsi. È il compagno perfetto per tutti gli amanti dei cani.

Storia

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Il kuvasz, il puli e il komodor, sono le tre razze di cani più antiche dell’Ungheria. Per quanto riguarda il kuvasz, è probabile che questo cane sia stato portato dalle tribù magiare che invasero l’Ungheria 1200 anni fa. Ma non è l’unica teoria sull’origine di questa razza. Altri storici, infatti, sostengono che questa razza sia molto più antica. Il nome kuvasz deriva dalla parola turca kawasz che significa “sentinella”.

Originariamente questi cani venivano utilizzati come cani da guardia.  Erano i cani preferiti dall’aristocrazia ungherese. Gli storici raccontano che il re Mattia Corvino, salito al potere nel 1464, era una persona molto guardinga e che non si separava mai da questi cani, nemmeno di notte. Era tanta la venerazione del re per questi cani, che fece costruire, nella sua tenuta in Transilvania, un canile che ne ospitava centinaia. Ben presto vennero utilizzati come bovari e per la caccia all’orso e al lupo. Grazie all’ammirazione che la nobiltà nutriva per questa razza, il kuvasz  divenne famoso in poco tempo.

Si racconta che il re Mattia regalava sempre un cucciolo di kuvasz ai sui dignitari più fedeli e che ne donò uno anche a Vlad III di Valacchia, il famoso Dracula.

Dopo la morte del re, la razza kuvasz cominciò a perdere quel prestigio di cui aveva goduto fin a quel momento presso i nobili dell’epoca. Il kuvasz continuò però ad essere utilizzato come cane bovaro. Verso la fine del XIX secolo alcuni allevatori cominciarono ad interessarsi alla razza e nel decennio 1920-1930 il kuvasz divenne il cane più di moda nell’Europa occidentale.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, il kuvasz, come altre razze, si trovò al bordo dell’estinzione. Gli studiosi della razza affermano che la scarsità di cibo obbligò gli allevatori a frenare la riproduzione di questi cani. Alla fine della guerra, in tutta l’Ungheria rimanevano appena 30 esemplari di kuvasz. Poco a poco, la razza risollevò la china e il kuvasz tornò in auge.

 

Caratteristiche del kuvasz

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  • Dagli occhi a mandorla e dal pelo denso e candido, il kuvasz è un cane che cattura lo sguardo. Meraviglioso, leale e compagno paziente, il kuvasz è stato allevato per proteggere il proprietario e si può mostrare distante, indipendente e cauto con gli sconosciuti.
  • Il Kuvasz è estremamente intelligente, ma addestrarlo non è facile. Il suo spirito d’indipendenza può mettere alla prova anche gli addestratori provetti. Per questa ragione è importantissimo educarlo fin dai primi mesi. Il kuvasz da cucciolo è molto giocherellone, ma da adulto è un cane tranquillo e timido.
  • È un cane molto gentile con i bambini e ama giocare con loro. Il kuvasz adulto riesce a controllare la sua forza, ma da cucciolo, proprio come un bambino, non conosce ancora i limiti. È sempre meglio vigilare i giochi tra i cuccioli e i piccoli di casa.  
  • È un cane attivo e la vita in appartamento non fa per lui. Se costretto a vivere in un piccolo spazio, il kuvasz può diventare aggressivo. Il kuvasz protegge la propria famiglia, e soprattutto i bambini. Se un membro della famiglia dovesse essere in pericolo, il kuvasz si lancerà in sua difesa, senza indugi.  
  • Per quanto riguarda le cure, il lungo mantello dev’essere spazzolato almeno due volte a settimana. Con la muta stagionale, in primavera e in autunno, questa pratica igienica si moltiplica e bisogna anche lavare il cane più spesso. È necessario accorciare il pelo che gli cresce tra le dita e tagliargli le unghie almeno una volta al mese.
  • Per finire, non dimenticate di spazzolargli i denti almeno due o tre volte a settimana per eliminare tartaro e batteri. Se potete farlo quotidianamente, molto meglio, eviterete l’alito cattivo e le infiammazioni gengivali.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.