L'epilessia nei cani

L'epilessia nei cani

Ultimo aggiornamento: 18 febbraio, 2016

L’epilessia è un disturbo cerebrale che provoca nel cane frequenti movimenti del corpo repentini e incontrollati, talvolta seguiti dalla perdita di coscienza. Le ragioni alla base delle convulsioni possono essere idiopatiche o genetiche, e talvolta sono sconosciute.

L’epilessia idiopatica è caratterizzata da lesioni nella struttura del cervello, ed è più frequente negli esemplari maschi. Se non è trattata, gli attacchi diventano più gravi e più frequenti.

Quali sono i sintomi dell’epilessia nei cani?

cane con epilessia

Un cane affetto da epilessia soffrirà di convulsioni. Quando esse sono in atto, l’animale potrà apparire intontito, cercare attenzioni o nascondersi. Durante la convulsione il cane cadrà sul fianco, si irrigidirà, saliverà pesantemente, urinerà, defecherà ed emetterà dei gemiti. Questo tipo di convulsioni generalmente dura tra i 30 e i 90 secondi.

Le convulsioni tendono a presentarsi di notte o di prima mattina, quando il cane riposa o dorme. Di norma, la maggior parte dei cani si riprende non appena è portata dal veterinario per fare i dovuti esami.

A seguito di una convulsione, il vostro cane si sentirà confuso e disorientato. Potrà camminare in cerchio e andare a sbattere contro ai mobili. Potrebbe avere il mento sporco di bava e sangue in bocca, se nel mentre si è accidentalmente morso.

Potrebbe avere l’istinto di nascondersi, e la sua sete e il suo appetito si incrementeranno. Il recupero da una convulsione può essere immediato o tardare fino a 24 ore.

Con le crisi focali invece, l’attività elettrica anormale colpisce una sola parte del cervello; le crisi epilettiche focali possono provocare movimenti inusuali su una singola estremità o su un lato del corpo. Talvolta durano solo un paio di secondi. Le convulsioni possono cominciare come focali, per poi diffondersi su tutto il corpo.

I cani che soffrono di epilessia possono subire attacchi di convulsioni a intervalli regolari che vanno da una alle quattro settimane, facendo riferimento in particolar modo a cani di grande stazza.

Più il cane è giovane, più le convulsioni saranno gravi. Tuttavia, se la malattia viene diagnosticata prima dei due anni d’età, il trattamento con medicinali sarà più efficace.

Se il vostro cane è vittima di un attacco di epilessia, in primo luogo cercate di mantenere la calma. Se l’animale si trova nei pressi di un oggetto che potrebbe ferirlo, come un mobile o le scale, cercate di allontanarlo gentilmente da quel punto.

Mantenetevi a distanza dalla bocca e dalla testa del vostro cane. Non inserite nulla nella sua bocca. Se l’attacco dura più di un paio di minuti, la temperatura corporea del vostro animale rischierà di aumentare: accendete un ventilatore e inumidite le sue zampe con dell’acqua fredda, parlategli a bassa voce e accarezzatelo dolcemente. Non appena la convulsione sarà cessata, contattate il veterinario.

L’epilessia può essere anche dovuta a problemi genetici, fenomeno comune in molte razze di cani. Alcune razze presentano molteplici geni recessivi, tra le quali troviamo il Bovaro del bernese, il Labrador Retriever, i Bracchi ungheresi, il Levriero irlandese, lo Springer Spaniel inglese e lo Spiz finnico.

Le caratteristiche associate all’epilessia genetica sono solite manifestarsi tra i dieci mesi e i tre anni di età.

D’altra parte, le razze di cani maggiormente propense a soffrire di epilessia idiopatica includono i Beagle, i Keeshond, i cani da pastore belga, i Golden Retriever, i Labrador Retriever, i Bracchi ungheresi e gli Shetland Sheepdog.

Trattamento

abbraccio tra cane e padrone

I due elementi principali per la diagnosi dell’epilessia idiopatica sono l’età d’inizio e la classificazione delle convulsioni (tipo e frequenza).

Generalmente, parte del trattamento sarà ambulatoriale. Si raccomanda di non far accedere il cane a zone d’acqua, al fine di evitare un annegamento accidentale. La maggior parte dei cani, dopo aver assunto farmaci anticonvulsivanti, rischia di diventare sovrappeso. Sarà per tanto fondamentale monitorare attentamente ogni variazione di peso, e consultare il veterinario, per stabilire una dieta.

È inoltre importante controllare i livelli terapeutici dei farmaci nel sangue. I cani trattati con fenobarbital, per esempio, dovranno essere monitorati a seguito dell’inizio del trattamento durante la seconda e la quarta settimana. A questo scopo, si raccomanda di eseguire un profilo chimico del sangue ogni 6 o 12 mesi.

L’epilessia non può essere prevenuta. Se il vostro cane soffre di questa malattia sarà dunque necessario controllarne le convulsioni, cercando di evitare, nel caso in cui l’animale adulto stia seguendo un trattamento a base di bromuro di potassio, ogni alimento salato, causa di convulsioni e insufficienza renale.


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  • Pellegrino, F. C. (2021). PARTE 2: Enfoque diagnóstico de la epilepsia canina. Neurología, 9(2), 14.

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