Lettera ad un cane adottato che sta in cielo

Lettera ad un cane adottato che sta in cielo

Ultimo aggiornamento: 22 gennaio, 2017

In rete si possono trovare svariati tipi di lettere e documenti indirizzati a cani deceduti, a dimostrazione di tutto l’affetto provato nei loro confronti. Questo sentimento, misto al dolore, può essere percepito leggendo la seguente lettera dedicata ad un cane adottato.

Lettera ad un cane adottato

Mi ero deciso ad andare a un canile, alla ricerca di un cane che non avesse più di due mesi. Ne ho visitati diversi e dai requisiti richiesti quasi mi pareva l’adozione di un bambino: non capivo. Stanco e seccato di cercare senza trovare nessun cucciolo, ero sul punto di arrendermi.”

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“Tornai in uno dei canili già visitati e, camminando fra le gabbie, un leggero sospiro richiamò la mia attenzione. Mi girai e ti vidi, con quegli occhi di un intenso color caffè, quasi neri. Mi guardasti e qualcosa mi toccò il cuore. Subito avviai le pratiche per portarti a casa con me. La signora che si occupava di te mi avvertì riguardo al tanto dolore che avevi provato, di come la tua via si fosse incrociata con quella di gente molto crudele, che ti aveva fatto del male e quasi aveva abbattuto il tuo spirito.”

Ti scrivo questa lettera per ringraziarti: grazie per avermi salvato dall’oscurità, grazie per aver riempito la mia vita di allegria con i tuoi giochi e le tue trovate, come quando nascondevi i miei calzini per poi giocarci. Grazie per avermi fatto rendere conto che non sono stato io a salvarti la vita, ma piuttosto il contrario. Tu hai salvato me, dandomi l’opportunità di amare per davvero. Una dedica al mio grande amico, giunto qui a riempire le mie giornate di luce e che ora, con i suoi grandi occhi color caffè, illumina tutto il cielo.”

Non so dove tu possa essere, ma voglio farti sapere quanto ci manchi. Abbiamo fatto l’impossibile per prenderci cura di te e per amarti: eri parte di noi. Se esiste un aldilà, sicuramente Dio ti ci ha portato per averti al suo fianco, per la tua bontà, il tuo affetto, per il tenero sguardo di quei tuoi piccoli occhi ogni giorno sempre più carichi di tristezza.”

“Percepisco ancora fresco il ricordo di quel venerdì notte e della mattina seguente. La mia intenzione era passare tutta la notte ad accarezzarti, a parlarti e a piangere al tuo fianco. Però dormivi così tranquillo, senza tutti quei dolori e le convulsioni dei molti giorni precedenti, che ho preferito non disturbarti. Ancora ricordo come, prima di entrare nella clinica, salutasti con un tenue lamento, nonostante ti avessimo dato dei sedativi, affinché sopportassi tranquillamente quel luogo che tanto odiavi: lo studio veterinario. Grazie per averci salutato, fratellino.”

Emozioni e senso di colpa nella lettera al cane adottato

Sono molti i casi di padroni che rimangono sorpresi per le emozioni che possono arrivare a provare dinanzi alla morte del proprio amico a quattro zampe. Quei sentimenti come il ricordo della fedeltà, della colpevolezza, della pena, dell’impotenza e così via, sono molto comuni. Non fanno altro che ricordarvi che il vostro cane era parte della vostra vita, della vostra routine, della vostra casa.

Non dovete vergognarvi a provare dolore e a piangere per un essere che è stato al vostro fianco per tanto tempo, per tutta la sua vita. Lo avete visto crescere fin da piccolo, ne avete seguito lo sviluppo e tutto il resto. In quei momenti, risulta molto benefico parlare del vostro animale e di come vi sentite per la sua assenza con persone che possono capirvi. La precedente lettera al cane adottato può aiutare non poco a capire la situazione e ad accettarla.

Il processo da seguire è quello di un riequilibrio emotivo. Dopo la perdita di un essere amato, si manifestano diverse emozioni, così come differenti tappe: la negazione (la fase in cui ci si rifiuta di accettare che il proprio animale non c’è più e mai ritornerà), la rabbia (verso sé stessi e gli altri, al rendersi conto di quanto è successo, che questa è la situazione), la fase in cui si incolpa sé stessi dell’accaduto, etc.

Dopodiché arriva la depressione, a suscitare angoscia con la sua paura e la grande sensazione di dolore, a ricordarvi la malattia del vostro amico, se è questo il caso. Iniziate così a rendervi coscienti del fatto che la perdita è irrimediabile e che la vita va avanti.

Durante la fase dell’accettazione, inizierete a sentirvi pronti per riprendere tranquillamente in mano la vostra vita. Non significa che non penserete più al vostro compagno, dato che in qualche modo rimarrà sempre nei vostri pensieri, ma piuttosto che potete andare avanti, accettando il fatto che non starà mai più al vostro fianco.

Il ricordo dei bei momenti nella lettera al cane adottato

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Sebbene non sia facile, non bisogna lasciarsi prendere dall’amarezza. In quei momenti di estrema tristezza, risulta estremamente positivo pensare ai giorni condivisi con il vostro cane, a quelle situazioni piacevoli in cui avete beneficiato della sua lealtà. Dovete cercare di focalizzarvi su quelle sensazioni, su quei buoni momenti passati insieme, che certamente sono stati molti e che rimarranno sempre nella vostra memoria. Poi, con il passare del tempo, la sensazione di grigio sparirà.

Sostituire un cane con un altro

Rimpiazzare il proprio cane passato a miglior vita non è una buona idea. Se non avete lasciato passare un certo periodo di tempo, vi diverrà molto difficile apprezzare il vostro nuovo compagno. Sarete ancora troppo addolorati per l’assenza dell’altro amico scomparso. Ogni cane è unico, con la sua personalità, la sua differente e peculiare maniera di comportarsi. Il tempo da attendere non è uguale in tutti i casi, ma una cosa è certa: prima o poi, il dolore passerà.


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