Il mantello dei gatti

Il mantello dei gatti

Ultimo aggiornamento: 26 gennaio, 2016

Una delle caratteristiche più curiose dei gatti è la grande varietà di colori del loro mantello. Infatti, non è raro trovare esemplari dal pelo di colore differente all’interno della stessa cucciolata, indipendentemente dal fatto che siano di razza o meticci. A continuazione vi parleremo dei principali tipi di mantelli e del significato del colore dei gatti.

Prima di iniziare, vorremmo ricordarvi che il colore del mantello di un gatto non corrisponde a nessuna razza, la quale viene determinata dalle caratteristiche strutturali e genetiche descritte nello standard di ognuna di esse.

Il colore del mantello di un gatto è risultato di una condizione genetica derivata dai suoi colori principali, il rosso o il nero. È per questa ragione che esistono diversi tipi di mantello; ciò non vuol dire, però, che tutti i gatti dello stesso colore appartengano alla stessa razza. Ad esempio, non è detto che tutti i gatti grigi siano, per forza, dei Blu di Russia.

Le combinazioni più comuni

Tigrato

Questo è, molto probabilmente, il tipo di mantello più diffuso in tutto il mondo. Ha un vincolo diretto con i felini selvatici e si può ammirare in grandi esemplari, come linci e leoni.

La caratteristica principale di questo mantello è che può generare diverse combinazioni: a righe verticali, come il Maine Coon (o Gatto del Maine); a chiazze, come il Bengala; oppure punteggiato, come il gatto Ashera. I colori più diffusi, per questa combinazione, sono il grigio e l’arancione.

Questo tipo di mantello è dovuto, con buone probabilità, al predecessore del gatto domestico, il Felis silvestris lybica o gatto selvatico africano. Il mantello di questo felino era di un colore grigio, coperto da altre tonalità dello stesso colore, che lo aiutavano a creare un’effetto mimetico, ideale per confondere il nemico.

Di norma, tutti i peli che compongono questo tipo di mantello possiedono tre colori ciascuno, ed è dalla loro mescolanza che si ottengono le diverse combinazioni che abbiamo menzionato prima.

Tricolore

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I gatti che presento questo tipo di mantello vengono anche chiamati gatti calico, e la maggior parte di loro sono femmine. Nel caso in cui gli esemplari calico siano maschi, sono, di norma, sterili. La combinazione più frequente di questo mantello è di colore bianco, con macchie rosse e nere. Questa combinazione è definita dal color arancione, legato al cromosoma X, motivo per il quale, secondo gli studiosi, gli esemplari che presentano un mantello tricolore sono quasi sempre femmine.

Una curiosità legata a questi esemplari: sono considerati di buon auspicio e capaci di attirare la fortuna. Negli Stati Uniti è conosciuto come il gatto del denaro, mentre in Giappone lo si conosce come Maneki Neko, il famoso gatto che saluta, presente in quasi tutti i negozi, che veglia sugli affari e attira la prosperità.

Tartarugato

I gatti che presentano questo tipo di mantello sono in gran parte femmine, come i gatti calico. Tuttavia questa particolare combinazione è, di solito, il frutto della mescolanza tra nero, arancione e color crema, che crea un’effetto cromatico simile al carapace delle tartarughe (da cui prende il nome il mantello), mentre non vi è quasi traccia di bianco, al contrario del mantello tricolore.

Si dice che le femmine che presentano questo tipo di mantello siano specialmente vocali, che amino ricevere attenzioni, che siano molto indipendenti e anche molto gelose dei propri padroni.

Geni predominanti

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I geni predominanti nei colori del mantello dei gatti sono il rosso e il nero: tutte gli altri colori corrispondono a modificazioni derivate da questi stessi geni. È così che il rosso, in minor concentrazione, arriva ad essere color crema e il nero, allo stesso modo, può dare origine al grigio (o al blu), al marrone scuro, al color cannella o al beige.

Gatti bianchi

I gatti che hanno il mantello completamente bianco, presentano il gene W, che copre gli altri colori e li fa diventare bianchi. Curiosamente, questo gene è responsabile anche di altre informazioni, come quelle relative al colore azzurro degli occhi e alla sordità: per questa ragione è molto probabile che la maggior parte dei gatti bianchi con gli occhi azzurri siano sordi fin dalla nascita. A seconda delle sfumature dell’iride azzurro, che possono variare tra il verde, il giallo e anche altri colori diversi dal blu, si può stabilire il grado di sordità del gatto.

I colori più comuni nei gatti sono: il nero, il rosso, il bianco, il grigio o blu e il color crema.


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