Perché i cani si annusano reciprocamente?

Perché i cani si annusano reciprocamente?

Ultimo aggiornamento: 14 febbraio, 2017

Se avete un cane o se siete semplicemente buoni osservatori, lo avrete di certo notato. Quando due cani si incontrano cominciano ad annusarsi, soprattutto la zona posteriore. Questo comportamento, che dal nostro punto di vista potrebbe sembrare disgustoso, ha un motivo preciso.
Vi spieghiamo perché i cani si annusano a vicenda.

I cani si annusano il sedere per socializzare

Un primo elemento da considerare è che l’odorato dei cani è molto sviluppato: dalle 10 mila alle 100 mila volte più del nostro.


Quando i cani si annusano il posteriore l’un l’altro, stanno in realtà raccogliendo un gran numero di informazioni sui loro congeneri. Ad esempio:

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  • Sesso
  • Stato d’animo e condizioni fisiche
  • Cibo mangiato recentemente

In questo modo riescono a socializzare meglio perché mediante l’olfatto ottengono reciprocamente dati utili sull’altro.

Potrebbe sembrare un comportamento non proprio gradevole, ma è normale che i cani si annusino il sedere a vicenda. Si tratta di un comportamento dettato da un motivo specifico. È il modo in cui i cani decodificano le informazioni chimiche emesse dalle ghiandole anali e che permette loro di socializzare nel migliore dei modi.

I cani stabiliscono una comunicazione chimica attraverso le secrezioni delle sacche anali

Quindi, quando due cani si annusano, stanno stabilendo quella che viene chiamata “comunicazione chimica“.

In realtà l’odore che reca con sé tutte queste informazioni è prodotto dalle ghiandole anali, due sacche situate ai lati dell’ano. Qui vengono prodotte le secrezioni che il potente olfatto dei cani sa decodificare con tanta precisione.

George Preti, chimico del Monell Chemical Senses Center di Filadelfia, (Usa) nel 1975 realizzò uno studio sulle secrezioni emesse da queste ghiandole, isolando le principali sostanze chimiche che le compongono: un composto di trimetilammina e vari acidi grassi.

Chiaramente ogni cane emette un odore personale condizionato dalla dieta, dalla vita emotiva e dal sistema immunitario.

Come fanno i cani a decodificare le informazioni ricavate dall’annusarsi a vicenda?

Come riescono, quindi, i nostri amici a quattro zampe a decodificare le informazioni chimiche che arrivano al loro olfatto?

Questa capacità ha molto a che fare con l’organo di Jacobson o vomeronasale. Potremmo definirlo come un sistema olfattivo ausiliario, in grado di rilevare varie sostanze chimiche, di solito feromoni, e di trasmettere queste informazioni direttamente al cervello.

Situato tra il naso e la bocca dei cani (e anche di altri vertebrati), precisamente sul osso vomere, l’organo di Jacobson permette al cane di interpretare lo stato fisico ed emotivo dell’altro e di comunicare correttamente. 

Sebbene negli esseri umani questo organo venga considerato residuale, negli ultimi tempi sono state condotte diverse ricerche per cercare di capire se in noi mantenga ancora qualche funzione paragonabile a quella di altre specie.

Maggiori informazioni sull’olfatto dei cani

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Oltre ad un senso dell’odorato molto sviluppato, i cani possiedono una formidabile memoria olfattiva. Questo dà loro la capacità di ricordare, ad esempio, l’odore di altri cani e di riconoscerlo a distanza di anni.

Il forte olfatto del cane, tuttavia, va ben oltre la comunicazione con altri membri della stessa specie o con altri animali. La sua capacità di distinguere precisamente l’odore di tutte le particelle presenti nell’aria è stata da sempre sfruttata dall’uomo.

I cani vengono addestrati per individuare, tra le altre cose:

  • Corpi di persone annegate che si trovano in fondo al mare.
  • Sopravvissuti a un disastro e sepolti sotto le macerie.
  • Droghe nascoste dai trafficanti.
  • Esplosivi.
  • Diverse tipologie di cancro.
  • Condizioni di ipoglicemia nei pazienti diabetici.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.