Spagna: multa fino a 30.000 euro per chi abbandona un cane

Spagna: multa fino a 30.000 euro per chi abbandona un cane
Francisco María García

Scritto e verificato l'avvocato Francisco María García.

Ultimo aggiornamento: 27 dicembre, 2022

Il governo della Comunità di Madrid ha presentato la bozza per una nuova legge a protezione degli animali da compagnia. Si tratta di una modifica alla legge del 1990, che inasprisce le attuali sanzioni. Maltrattare o abbandonare cani e gatti verrà considerata una grave infrazione, punibile con una multa fino a 30.000 euro.

Questa misura, frutto di un’iniziativa popolare e promossa dall’associazione “El Refugio”, non è potuta entrare nella precedente legislatura. Tra le disposizioni contenute nella nuova legge, la proibizione di eliminare i cani abbandonati.

Cosa succede negli altri paesi

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In questo modo la Spagna si allinea ai paesi che hanno preso maggiormente a cuore il problema del maltrattamento degli animali. Tra questi:
  • Uruguay. Dal 2014 è in vigore una legge importante contro il maltrattamento animale, legge da molti considerata esemplare. Stabilisce una pena che può raggiungere i due anni di reclusione per chi uccide un animale domestico; inoltre, sanzioni pesanti per chi maltratta o abbandona cani e gatti; e ancora, la chiusura degli zoo e la proibizione di attività circensi che facciano uso di animali.
  • Perù. Pene più aspre per i trasgressori: chi maltratta o abbandona un animale rischia fino a 5 anni di carcere.
  • Messico. Dal 2014 è in vigore una legge che prevede una pena massima di due anni di carcere e sanzioni fino a 100 volte il salario minimo giornaliero per chi causa lesioni o maltratta un animale.
  • Francia. La pena massima è una multa di 30.000 € e due anni di carcere per atti crudeli contro gli animali domestici, tra cui l’abbandono.
  • Germania. Esiste una legge specifica contro il maltrattamento degli animali: sono previsti fino a 3 anni di carcere.
  • Svizzera. Una legge ad hoc punisce il comportamento crudele verso gli animali con tre anni di reclusione e multe salate.
  • Regno Unito. Il governo britannico è stato tra i primi a considerare il maltrattamento degli animali un crimine, agli inizi del 900. L’attuale legislazione britannica garantisce una serie di diritti fondamentali agli animali, tra cui cibo, comfort quotidiano, salute e benessere. Una legge del 1996 chiamata “Protezione Mammiferi Selvatici” punisce l’abbandono e il maltrattamento degli animali, con un massimo di sei mesi di carcere.
  • Italia. Gli atti di crudeltà verso gli animali sono punibili con la reclusione da 3 a 18 mesi, oppure con una sanzione da 5000 a 30.000 euro. L’abbandono è punito con l’arresto fino a un anno o con una multa da 1000 a 10.000 euro.

Crociata in Spagna contro chi abbandona gli animali

L’abbandono degli animali in Spagna è un problema impressionante, che ogni anno supera le cifre degli anni precedenti. Sono 400.000 gli animali senza casa, per la maggior parte cani, senza contare gli animali che vengono travolti in strada. Nelle ultime statistiche la Spagna occupa la prima posizione in Europa nella classifica degli abbandoni.

Grazie all’azione congiunta di associazioni, campagne informative e l’intervento di persone note, come César Millán, si stanno facendo piccoli passi avanti.

La chiave è sensibilizzare l’opinione pubblica, a partire da familiari, figli, amici e colleghi. Inoltre, è importante incoraggiare la raccolta o l’adozione dei cani abbandonati.

Tra le cause principali di abbandono troviamo cambi di domicilio, vacanze o lunghi viaggi, cucciolate indesiderate, fattori economici e spese impreviste, perdita di interesse per l’animale. Per lottare contro tutto questo, l’inasprimento delle sanzioni e le campagne di sensibilizzazione si stanno mostrando efficaci. È indispensabile, inoltre, l’obbligatorietà del microchip per poter risalire al padrone e applicare la giusta sanzione per i danni provocati al cane e alla società.

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Come essere d’aiuto?

Ci sono molti modi per collaborare a favore della protezione degli animali; si può fare volontariato all’interno di organizzazioni e associazioni, collaborare con la protezione animali, incoraggiare l’adozione nei canili, prevenire le cucciolate indesiderate, partecipare a campagne contro l’abbandono, e molto altro.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.