Come aiutare un gatto "in lutto"

Come aiutare un gatto "in lutto"

Ultimo aggiornamento: 03 marzo, 2016

Gli esseri umani non sono gli unici a provare dolore a causa della scomparsa di un essere a loro caro. In questo articolo vi daremo alcuni consigli per aiutare un gatto in lutto per il suo padrone.

Superare la morte del padrone può essere davvero dura per un gatto; essi infatti manifestano sintomi di stress, depressione e ansia, specialmente se a morire è la persona a cui il gatto era più legato.

Il dolore della perdita

gattini

Autore: Felipe Zamora

Molti animali piangono la perdita di un caro, e molto probabilmente sperimentano gli stessi sentimenti di confusione e tristezza degli esseri umani.

Per i gatti perdere il proprio padrone è molto doloroso, e a questo bisogna sommare il fatto di vedersi costretti a trasferirsi in un nuovo posto o di dover assimilare gli inevitabili cambiamenti della propria casa.

Ciò li porta ad accumulare moltissimo stress: tenderanno a mostrarsi distanti, indolenti e si nasconderanno. Ebbene, sappiate che si comportano così perché si sentono particolarmente vulnerabili e soli.

Come possiamo aiutare un gatto a superare il lutto

Nel corso dei primi giorni di lutto, scorgerete gli occhi del gatto che osservano da qualche angolo della casa, ad esempio da sotto il letto.

Dovrete mostrarvi pazienti e cercare di avvicinarvi senza essere invadenti. Potete sedervi vicino al posto in cui è nascosto e parlargli. I gatti rispondono bene alla voce umana, specialmente se femminile.

Poco a poco il gatto comincerà a cercare attenzioni e affetto, vi odorerà e vi permetterà di accarezzarlo. Tuttavia, questo è un processo che non bisogna forzare: ricordate che il gatto sta attraversando un momento traumatico e qualunque stimolo può generare una reazione negativa.

Ovviamente però dovete stare sempre attenti che il gatto mangi e beva a sufficienza, poiché la mancanza di cibo potrebbe causargli gravi problemi di salute. Provate a portare la sua ciotola fin dove si nasconde e, nel caso in cui non mangi assolutamente niente, rivolgetevi al veterinario.

Una volta che il gatto avrà fatto un primo passo avanti, cercate di stimolarlo con dei giocattoli con forme che lo possano incuriosire e che magari si muovano. Forse all’inizio il gatto potrà mostrarsi restio, ma col tempo vorrà giocare.

Accompagnatelo per tutto il tempo in cui vorrà interagire con voi, lui stesso deciderà quanto prolungare il contatto e, se decide di tornare al suo nascondiglio, permetteteglielo.

Molte volte questi atteggiamenti di rifiuto non sono rivolti alla persona che si prenderà cura di loro, ma alla situazione che si ritrovano ad affrontare. È normale infatti essere infastiditi e confusi a causa delle trasformazioni del proprio ambiente e del cambiamento del proprio stile di vita.

Se il gatto non vive più nella stessa casa, molto probabilmente non ha la minima idea di dove si trovi e del perché. Ci vorrà del tempo per capire che la situazione è permanente; a quel punto comincerà ad esplorare la casa.

Fatelo divertire

gatto che gioca

Una cosa che potrà aiutare un gatto in lutto sarà quella di avere qualcosa con cui distrarsi, oltre ad oggetti che gli appartengono.

Se avete la possibilità di recuperare la sua cuccia, i suoi giocattoli e la ciotola in cui mangiava prima, sarebbe davvero fantastico, perché ciò lo aiuterà ad adattarsi al nuovo ambiente.

Il gatto deve imparare a sentirsi al sicuro nel suo nuovo ambiente, per questo dovrete stare attenti alle sue prime esperienze in casa nel corso del periodo di adattamento, che normalmente dura alcune settimane.

Dopo qualche giorno potrete farlo mangiare dalle vostre mani invece di spingere la sua ciotola sotto il letto. In questo modo si abituerà al vostro odore e lo assocerà a una sensazione gradevole. Dovrete stimolarlo poco a poco per farlo uscire dal suo nascondiglio e farlo interagire con le persone.

Vedrete che in poco tempo il gatto tornerà alle sue attività normali e si abituerà al nuovo ambiente.

Immagini per gentile concessione di B.Y e Felipe Zamora.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.