Animali robot: una realtà sempre più vicina

I sogni più inverosimili dell'immaginazione umana sono sempre più palpabili. Gli animali robot ne sono l'esempio fisico e tangibile.
Animali robot: una realtà sempre più vicina

Ultimo aggiornamento: 25 dicembre, 2020

Quando cerchiamo di immaginare un futuro lontano, i robot sono una figura quasi onnipresente. La letteratura, il cinema e ora la scienza stessa hanno portato la robotica a raggiungere limiti degni delle opere di Isaac Asimov. In che modo di stanno sviluppando, invece, gli animali robot?

Quando la robotica si avvicina al campo della biologia, le possibilità si ramificano sempre più e si estendono a migliaia di altri ambiti, dai modelli animali per l’intelligenza artificiale fino agli animatroni che compiono meraviglie, come scalare una parete. Se questa breve introduzione ha solleticato la vostra curiosità, continuate a leggere.

Stato attuale degli animali robot

Gli animali robot (o, almeno, gli automi capaci di riprodurre alcune delle qualità degli animali) rappresentano un’evoluzione naturale della tendenza dell’essere umano a imitare altri esseri viventi, nel tentativo di migliorare alcuni aspetti della propria vita. Nelle righe che seguono vi esponiamo brevemente alcuni casi che non mancheranno di sorprendervi:

  • Il robot che vola come un pipistrello. Questo robot non è solamente capace di volare alternando il battito delle proprie ali con la planata (proprio come farebbe un pipistrello). Al suo interno, infatti, è incorporato un sistema a infrarossi che crea una mappa tridimensionale di un ambiente, che corrisponde all’ecolocalizzazione utilizzata, appunto, dai pipistrelli.
  • Le formiche robot che cooperano. Per continuare a sviluppare gli algoritmi di ottimizzazione per lo svolgimento di compiti, sono stati costruiti modelli di formiche in grado di comunicare e cooperare tra loro per trovare soluzioni ad alcuni problemi. In questo modo è possibile studiare come funzionano i sistemi auto-organizzati, come gli sciami.
  • Gechi robot. I gechi possiedono la capacità incredibile di aderire a qualunque superficie, per quanto liscia possa essere, grazie alle microspatole presenti sulle loro dita (che, inoltre, controllano a proprio piacimento). Imitando queste strutture, è stato possibile fare in modo che diversi modelli di robot riuscissero a scalare superfici di qualunque tipo.
Esempi di animali robot.

Robot per risolvere dilemmi morali

Recentemente, un’azienda californiana ha creato un delfino robotico e lo ha introdotto in uno zoo. Si tratta di un automa così realistico che la sorpresa dei visitatori è stata generale. La maggior parte di essi non è stata capace di distinguerlo a prima vista da un delfino vero.

In questa maniera, questa azienda ha proposto una soluzione a uno dei dilemmi più attuali, al giorno d’oggi: è etico tenere rinchiusi degli animali negli zoo per la conoscenza e il divertimento degli esseri umani? La possibilità di creare robot in grado di imitare gli esseri viventi in modo così credibile, al punto che possono essere confusi con quelli veri, mette in dubbio la necessità di alcune pratiche attualmente adottate.

Inoltre, questa proposta potrebbe non essere limitata agli zoo: riuscite a immaginare un elefante meccanico a passeggio in un parco? Le possibilità sono tali che sarebbe possibile perfino riprodurre animali estinti. Non mangiano e non bevono, non hanno bisogno di spazio per correre e sono virtualmente immortali.

Un mondo di possibilità, ma con qualche riserva

Uno scenario utopico nel quale gli animali robot sostituiscono quelli veri può sembrare attraente a livello logistico, ma non ha mancato di sollevare alcune critiche. C’è chi sostiene che verrebbe risolto il problema della segregazione. Allo stesso tempo, però, potrebbe radicarsi il concetto secondo cui gli animali non sono che uno strumento a disposizione degli esseri umani.

D’altra parte, viene messo in discussione l’impatto ambientale che deriverebbe da questa situazione. La liberazione di robot in spazi aperti comporterebbe una serie di svantaggi per la natura che, se non venissero risolti, non farebbero che renderli un ben misero sostituto della realtà. Inoltre, le componenti elettroniche sono raramente biodegradabili e anche il loro impatto visivo ha la sua importanza.

Mantide meccanica.

Sono molte le idee che sorgono da questo progetto. Sia quelle favorevoli che quelle contrarie, tutte queste correnti non sono che il riflesso dell’inizio di una nuova fase, nella quale gli animali e la robotica non erano mai stati così vicini alla soluzione di problemi largamente discussi.

La scienza ci restituirà i giorni dorati nei quali i mammut e i dodo camminavano sulla Terra oppure questi animali meccanici si trasformeranno in un monumento alla nostra decadenza? Non ci rimane che attendere e cercare di fare del nostro meglio.


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