Ascaridiasi in cani e gatti: cause, sintomi e trattamento

Ascaridiasi in cani e gatti: cause, sintomi e trattamento
Francisco María García

Scritto e verificato l'avvocato Francisco María García.

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

L’ascaridiasi, ogni anno, colpisce circa il 40% della popolazione canina. Solo grazie a cure immediate è possibile evitare le principali complicazioni derivanti da questa patologia. Come nella maggior parte delle malattie, è necessario prestare maggiore attenzione ai cuccioli, notevolmente più fragili. Tenete presente che una condizione di ascaridosi mal trattata può causare persino la morte.

Per diagnosticarla, è necessaria un’analisi delle feci dell’animale. E’ essenziale andare dal veterinario quando si sospetta un’anomalia. Insistiamo sul fatto che, come sempre, prevenire è meglio che curare. Lo stesso vale per le persone che potrebbero essere state contagiate. L’assistenza sanitaria dev’essere immediata, al fine di evitare la diffusione di questa pericolosa infezione.

Che cos’è l’ascaridiasi in cani e gatti?

Innanzitutto, bisogna sapere che l’ascaridiasi è generata da due parassiti: il toxocara e il toxoascaris leonina, che popolano l’intestino tenue dell’animale.

un gatto si strofina sul muso di un pastore tedesco
Autore: Zǐ liú

Infatti, le uova di questo parassita vengono espulse con le feci del cane o del gatto. Tuttavia, a causa di agenti esterni, queste uova maturano e si trasformano in larve.

Quindi, il modo in cui i cani di solito vengono infettati è attraverso l‘ingestione di materiale fecale infetto. Ciò può avvenire per errore o involontariamente, anche solo sporcandosi le zampe. Leccandosi o grattandosi, alla fine, il parassita riesce a penetrare nell’organismo dell’animale.

Una volta nel corpo del cane, le larve fuoriescono dal bozzolo. Riescono a scivolare velocemento fino nel fegato, attraverso il flusso sanguigno. Quindi passano attraverso i polmoni, per poi raggiungere la trachea, continuano lungo l’esofago e finiscono nello stomaco. Alla fine, si depositano nell’intestino, dove maturano in vermi adulti.

Quali sono i sintomi dell’ascaridiasi?

I sintomi di ascaridiasi in cani e gatti sono principalmente tosse e diarrea. Gli animali mostreranno anche distensione e dolore addominale, perdita di peso e problemi di crescita. In alcuni casi, il quadro clinico può essere complicato da infezioni respiratorie come la polmonite. Alcuni esemplari, a volte, presentano persino gastroenterite, dovuta proprio all’ascaridiasi.

Oltre alle infezioni respiratorie descritte sopra, un’altra grave condizione della malattia può provocare delle fastidiose ostruzioni intestinali.

Inutile dire che, qualora notaste uno qualsiasi dei suddetti sintomi, è necessario rivolgersi allo specialista, che determinerà il problema attraverso un test sulle feci. A seconda dei risultati e dell’esito della visita medica, verrà determinato se serve anche un ulteriore esame del sangue.

Come si contagiano le persone

L’ascaridiasi è una malattia comune nelle zone rurali o dove c’è una predominanza di aree sterrate. Ciò si deve al fatto che qui cani e gatti possono defecare in maniera indisturbata.

I bambini di età compresa tra i due e i cinque anni, hanno maggiori probabilità di essere contaminati. L’infezione è dovuta all’ingestione di materiale fecale rimasto sul terreno.

Come succede nei cani, la larva viaggia attraverso il flusso sanguigno della vittima e colpisce gli organi interni. Durante la prima fase della malattia, non ci sono sintomi evidenti. Mentre la larva progredisce, il quadro clinico inizia a prendere forma, in base ai diversi problemi che appaiono negli organi interessati.

In realtà, i sintomi nelle persone infette sono molto simili a quelli degli animali. Parliamo di tosse, diarrea, distensione addominale e disturbi della crescita.

Come prevenire la diffusione di ascaridiasi in cani e gatti?

Nel caso degli animali domestici, è essenziale rispettare la sverminazione periodica. È anche molto importante ricordare di pulire l’animale dopo ogni passeggiata.

Un’altra forma di prevenzione è controllare il contatto con altri animali, specialmente se si tratta di esemplari randagi o senza proprietari. Se frequentate zone rurali o con cani sconosciuti, ricordate di mantenere il vostro amico a quattro zampe sempre al guinzaglio.

una veterinaria con un gatto in braccio e un cucciolo di pastore tedesco

Dovrete anche evitare di invadere, con il cane, zone di gioco per bambini. Le precauzioni per i piccoli della casa devono essere molto scrupolose. Ad esempio, è importante che si lavino accuratamente le mani dopo aver avuto un contatto con qualsiasi cane.

Ascaridiasi nei cuccioli

  • Il più grande problema con le larve degli ascaridi è che possono attraversare la placenta di una cagna incinta. Significa che possono  infettare direttamente il feto, prima della nascita.
  • Una volta all’interno del corpo del cucciolo, provoca gli stessi danni di quanto visto per gli esemplari adulti.
  • Il rischio di morte è maggiore nei piccoli, perché il loro sistema immunitario è più fragile e meno sviluppato.
  • Esiste un’ulteriore forma di contagio nei cuccioli attraverso il latte materno. Le larve viaggiano attraverso le ghiandole mammarie fino all’apparato digestivo dei piccoli.
  • Sia prima che dopo il parto, è importante prendere misure preventive per prendersi cura della madre e della sua prole. Per ridurre i rischi di infezione, mantenete pulita la zona dove l’animale darà alla luce.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.