Barsik: un gatto come sindaco

Barsik: un gatto come sindaco

Ultimo aggiornamento: 28 aprile, 2016

Questa storia sembra incredibile: in una città russa, la delusione dei cittadini verso la politica ha portato ad un’insolita protesta.

Esaurite le possibilità di essere ascoltati, gli elettori hanno accolto con entusiasmo una candidatura alle amministrative davvero bizzarra.

È quanto è capitato a Barnaul, una città siberiana di oltre seicentomila abitanti, i cui cittadini erano così arrabbiati verso gli amministratori locali da sostenere la candidatura a sindaco niente meno che di un gatto.

Un gatto come simbolo di protesta

Barsik
Barsik, un bellissimo gatto di razza Scottish Fold, è finito sotto i riflettori quando è diventato la nuova scommessa politica per gli abitanti di questa città.

Il micio ha sorpreso tutti, sostenitori e non: in un sondaggio svolto tra i cittadini di Barnaul, ha sbaragliato gli altri candidati ottenendo il 91% dei voti, una percentuale non ufficiale ma incredibile.

Questa trovata politica, assolutamente ironica, è esplosa qualche mese fa, dopo che il sindaco della città era stato indagato per la vendita illecita e ad un prezzo ridicolo di terreni municipali ai suoi familiari. La goccia che ha fatto traboccare il vaso.

Chi ha scommesso sulla candidatura del gatto affermava giocosamente che forse Barsik non aveva molta esperienza politica, ma per lo meno non li avrebbe tediati con discorsi ripetitivi e non si sarebbe lasciato corrompere. E se anche si fosse lasciato coinvolgere in affari poco puliti, il massimo che ci si sarebbe potuto aspettare era un furto di Whiskas o qualche altro tipo di crocchetta.

Il fenomeno Barsik

Il culmine di questa manifestazione pacifica e unica di malcontento sociale è stata la pubblicazione dei risultati dei primi sondaggi elettorali, in cui apparivano sei candidati alla poltrona di sindaco.

Era evidente che la candidatura del gatto fosse solo un’azione irriverente e simbolica della disillusione cittadina. Non si poteva certo immaginare che avrebbe sbaragliato i sondaggi e prodotto un effetto domino, portando a tappezzare di foto del gatto quasi ogni angolo di Barnaul.

Cartelloni elettorali, tazze di caffè con la sua immagine, t-shirt con il gatto vestito da Che Guevara: una reazione inaspettata che è servita a dimostrare quanto l’esasperazione degli elettori verso la politica non sia da sottovalutare, nonostante il tono scherzoso della protesta.

Come previsto, il polverone sollevato dal micio ha raggiunto anche i social, dove altri animali hanno manifestato il loro appoggio con slogan e messaggi, con profili creati ad hoc per continuare lo scherzo, naturalmente.

I politici russi riconoscono il potere del gatto

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Il muso di Barsik non è apparso tra i candidati ufficiali, per ragioni evidenti; tuttavia, molte persone, alla fine, si sono sentite defraudate, da chi pensava veramente che un sindaco gatto potesse cambiare le cose ad altre che speravano di poter manifestare più seriamente la rabbia crescente.

Quello che è certo è che molti politici russi hanno afferrato il senso dello scherzo e hanno capito che i cittadini di Barnaul sono disgustati e che saranno necessari dei cambiamenti per riconquistare la loro fiducia.

Per qualche giorno Barsik ha portato fermento nella vita di questa località siberiana, trasformandosi da semplice gatto ad insolito leader politico.


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