Cani che non provocano allergia: mito o realtà?

Cani che non provocano allergia: mito o realtà?
Francisco María García

Scritto e verificato l'avvocato Francisco María García.

Ultimo aggiornamento: 27 dicembre, 2022

Si dice che alcuni cani tendano a produrre in noi maggiore allergia, causata dal distacco della forfora e dalla saliva. Con altri cani, invece, il rischio è minore.

Gli esperti assicurano che, in realtà, non esistono razze canine “ipoallergeniche”.

Qualunque razza, pertanto, può causare allergia. Per quanto alcuni cani perdano meno pelo, le particelle che vi aderiscono si diffondono comunque nell’ambiente. Questo può scatenare una reazione allergica nelle persone predisposte, indipendentemente dalla razza in questione.

Allergia al cane: che fare?

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Un modo per attenuare il rischio di allergia al cane consiste nell’uso di prodotti specifici da applicare sul pelo dell’animale. Questi prodotti ostacolano il distacco e la diffusione della forfora nell’ambiente.  Forse non tutti lo sanno, ma può anche accadere che due cani si provochino, reciprocamente, allergia.

Quando uno dei membri della famiglia scopre di essere allergico all’animale domestico può anche ricorrere al vaccino; non è però sempre indicato: si dovranno considerare alcune variabili, come le condizioni di salute della persona, i sintomi che presenta, il tipo di animale.

Le dimensioni del cane

Gli specialisti sostengono che, per quanto non esistano razze canine o feline che non provocano allergia, in alcuni casi la nostra risposta allergica può essere minore. Ad esempio, se il cane è di taglia piccola, la quantità di pelle che si disperde nell’ambiente è più ridotta.

È stato inoltre dimostrato che le gatte sterilizzate perdono meno pelle, principale responsabile della reazione allergica.

Tra le razze di cani a meno rischio di allergia troviamo: Bedlington Terrier, Yorkshire Terrier, Barbone, Schnauzer e Xoloitzcuintle o cane nudo messicano.

Per quanto riguarda i gatti, invece, ricordiamo: lo Sphynx o gatto nudo, il Devon Rex, il Cornish Rex e il Blu di Russia.

Tuttavia, la razza o le piccole dimensioni dell’animale non escludono mai una reazione allergica al suo epitelio. Quando si sospetta un’allergia di questo tipo, la soluzione migliore è, in definitiva, non portare un cane o un gatto in casa.

È dunque meglio accertarsene prima, invece che cercare dopo un rimedio, quando l’animale fa ormai parte della famiglia.

Igiene in casa

Se l’animale già vive in casa, ecco alcuni consigli che vi aiuteranno a diminuire i sintomi della reazione allergica.

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  • Fate regolarmente il bagno al cane.
  • Proibite all’animale di entrare nella stanza da letto. In questo caso è più che mai importante stabilire le norme di convivenza: i luoghi in cui l’amico a quattro zampe può entrare e quelli vietati.
  • Spazzolatelo frequentemente, se possibile fuori casa.
  • Raccomandiamo l’uso di depuratori dell’aria con filtro, sia per il l’impianto di climatizzazione che per il riscaldamento.
  • Esistono anche sistemi di pulizia a vapore, che rimuovono le particelle in sospensione.
  • Evitate tessuti e vestiti che si possono facilmente impregnare con gli allergeni, quali moquette, tappeti, ecc.
  • Si trovano in negozio diversi prodotti che aiutano a ridurre la polvere, i pollini, lo sporco. Vengono applicati direttamente sul pelo del cane.

È utile, innanzitutto, fare un esame per stabilire in modo esatto l’origine dell’allergia. Una volta che sia stata correttamente diagnosticata, non è consigliabile una convivenza completa in casa con l’animale. In questo caso sarà il medico a stabilire se sia possibile e le precauzioni che dovrete adottare.

Occorrerà, inoltre, rivolgersi al veterinario. Saprà indicarvi i migliori prodotti che aiutano a diminuire il distaccamento della pelle e altri accorgimenti utili.


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