Cani e gatti possono mangiare le stesse cose?
Scritto e verificato l'avvocato Francisco María García
Quando si tratta di alimentazione, ogni specie animale risponde a determinate esigenze nutrizionali che derivano da necessità specifiche di ogni organismo. A differenza dell’uomo, che è onnivoro, cani e gatti mantengono delle differenze molto evidenti ed è necessario che venga dato loro del mangime specifico. Detto ciò, è assai semplice rispondere alla domanda se cani e gatti possono mangiare le stesse cose.
Ma vediamo, nel dettaglio, come mai questi animali domestici hanno bisogno di un’alimentazione differente e, soprattutto, cosa succede se il vostro cane mangia il mangime del gatto (o viceversa).
Differenze di origine e addomesticamento
Gli animali selvatici hanno bisogno di un’alimentazione molto più ristretta e specifica. I ruminanti e gli erbivori pascolano, mentre quelli carnivori devono ricorrere alla caccia per ottenere carne fresca.
Gatti e cani sono i pronipoti di felini e lupi. Grazie al processo di domesticazione iniziato circa 10 mila anni fa, durante il Neolitico, sono stati abituati ad accettare un più ampio tipo di alimenti, con una conseguente evoluzione a livello di metabolismo. Per secoli, inoltre, questi animali da compagnia venivano nutriti a partire dagli scarti e dai resti di cibo umano. Una consuetudine sbagliata, come si evince dagli studi moderni, dal momento che le pietanze cotte, condite o prodotte in maniera industriale possono risultare tossiche e, in taluni casi, persino letali.
L’esigenza di nutrire gli animali domestici in modo equilibrato e senza pericoli, ha spinto alla ricerca di nuovi mangimi, specifici e più adatti a cani e gatti. Questi prodotti offrono percentuali predefinite di nutrienti a seconda delle necessità di ogni specie, nelle diverse fasi della sua vita.
Se avete un cane o un gatto, sapete molto bene che esistono cibi per cuccioli, per esemplari anziani e anche per quegli animali che sono stati sterilizzati. Questi alimenti bilanciati sono dunque diversi e non devono mai essere scambiati, perché rispettano le esigenze nutrizionali e le caratteristiche organolettiche di ciascuno di questi animali.
Principali differenze tra ciò che mangiano cani e gatti
Rispetto alle abitudini alimentari, i cani tendono a ingerire praticamente qualsiasi cosa. Al contrario, i gatti hanno criteri più selettivi. E’ molto raro vedere un cane che rifiuta il cibo. Questi eccezionali animali da compagnia divorano tutto il cibo che viene dato loro, spesso senza masticare. Una cattiva abitudine che, in alcuni casi, può provocare anche patologie gravi come la torsione dello stomaco.
I gatti sono molto esigenti e rifiutano di mangiare se l’odore o il sapore di una pappa non è di loro gradimento. Inoltre, di solito, gustano il cibo un poco alla volta. E’ poco probabile che il vostro felino domestico svuoti la ciotola in un colpo solo.
Particolarità alimentari di cani e gatti
Come abbiamo visto, i cani sono più portati a soffrire di problemi alimentari, per l’eccessiva foga nell’avventarsi su tutto ciò che sembra commestibile. Possibili carenze nella dieta o disturbi sono difficili da diagnosticare ad occhio nudo, dal momento che ogni cane accetterà sempre tutto ciò che il padrone versa nella ciotola. Discorso opposto per un gatto, a cui basteranno pochi giorni per farvi comprendere cosa gli piace e cosa assolutamente non è disposto a ingurgitare.
Un altro importante aspetto nutrizionale è quello dell’idratazione. I cani consumano grandi quantità di acqua ogni giorno. I gatti possono farne a meno per giorni, purtroppo causando seri problemi al tratto urinario. Per prevenire ciò, vi consigliamo sempre di fornire del cibo umido che permetta al piccolo felino di acquisire, in automatico, i liquidi necessari.
Che succede se un gatto mangia cibo per cani o viceversa?
Molte persone credono che un gatto può morire se mangia del cibo per cani. Vediamo quindi di sfatare i soliti miti e leggende urbane…
Gli alimenti pensati per i cani hanno una diversa composizione rispetto al cibo per gatti. Ciò è spiegato dal fatto che le esigenze di un canide, in quanto a calorie e vitamine, sono diverse da quello che è il fabbisogno di un piccolo felino. Si può comprendere, dunque, che cani e gatti sono molto diversi anche dal punto di vista biologico, oltre che per dimensione, aspetto e temperamento.
I cani sono onnivori, una caratteristica ereditata dai lupi, che ha imparato a convivere con gli esseri umani, assumendo le sue abitudini alimentari. Al contrario, i gatti sono totalmente carnivori.
Questa differenza si riflette nel cibo che può essere dato loro. Gli alimenti per cani sono rinforzati con beta-carotene, che l’organismo trasforma in vitamina A. Includono anche estratti vegetali per migliorare la digestione e completare la dieta.
Al contrario, le pappe dei gatti devono possedere un alto contenuto proteico, che permetterà al vostro micio di sostituire senza problemi l’assunzione di carne.
La taurina è un aminoacido essenziale per lo sviluppo muscolare e la riproduzione delle cellule. I cani la producono naturalmente e, dunque, nel loro cibo non è mai presente.
Cosa fare se uno mangia il cibo dell’altro?
Se un gatto mangia cibo per cani durante un lasso di tempo abbastanza ampio, possono comparire i sintomi della denutrizione. Il suo sistema immunitario si indebolirà, portando l’animale ad ammalarsi con maggiore frequenza.
Vediamo ora il caso inverso. Se il vostro cane ingerisce del cibo per gatti, in proporzione, assumerà una maggior quantità di proteine. Ciò, unito ad una più alta dose di grassi, può causare diarrea e vomito. Nei casi più gravi, reni e fegato potrebbero esserne gravemente danneggiati.
Cani e gatti non possono mangiare le stesse cose perché i loro organismi sono diversi. Hanno bisogno di assumere nutrienti specifici per poter vivere e crescere correttamente. E’ molto importante rispettare questa differenza e garantire sempre un’alimentazione equilibrata e sana, meglio ancora se prescritta e indicata dal vostro veterinario di fiducia.
Autore dell’immagine principale: Brittany Randolph.
Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.