Cani in sedia a rotelle si godono il mare

Cani in sedia a rotelle si godono il mare

Ultimo aggiornamento: 15 agosto, 2017

I cani ai quali sono state amputate le zampe posteriori (in seguito ad un incidente o una malattia) usano dei carrelli speciali che li aiutano a condurre una vita il più normale possibile. E, di certo, possono godersi il mare! Vi raccontiamo le storie di alcuni cani in sedia a rotelle che hanno dimostrato come essere felici nonostante le avversità… un vero esempio di vita! 

Cani in sedia a rotelle a La Caleta dels Gossets

L’associazione spagnola “Bichos raros” si è incaricata di avverare il sogno di qualsiasi cane: trascorrere una giornata in spiaggia a giocare e a sguazzare tra le onde salate. Questa attività, però, era diversa dalle altre: tutti gli animali che hanno preso parte alla passeggiata avevano problemi di motricità. Usano sedie a rotelle adeguatamente equipaggiate per i loro bisogni.  

Il luogo scelto è stato la Caleta del Gossets, una spiaggia di Alicante (Spagna), che ammette l’ingresso dei cani tutto l’anno. È la prima spiaggia per cani della regione e la seconda della provincia. Qui, gli animali possono trascorrere le loro vacanze e divertirsi da matti.

La fondazione che si incarica di questi cagnolini dipende dalla solidarietà e dai soldi donati da persone speciali. Non conta con un rifugio, tutti i cani (affetti da qualche disabilità) vivono in centri di riabilitazione. Grazie al contributo dei volontari, l’associazione ha potuto spesare il viaggio per portarli al mare.

Un totale di 17 cani ha viaggiato da Madrid ad Alicante. Lì hanno passato un bella giornata di sole all’aria aperta e all’insegna del gioco, senza curarsi delle sedie a rotelle. Tutte le persone presenti quel giorno si sono avvicinate agli organizzatori per complimentarsi del loro lavoro. I cagnetti, oltre a sabbia e acqua, hanno gioito dell’affetto e delle carezze della gente.  

Altri casi di cani in sedia a rotelle al mare

L’iniziativa spagnola è davvero degna di ammirazione e applausi. Per fortuna, non è l’unica. In Perù, infatti, un’organizzazione di nome “Milagros perrunos”, fondata da Sara Morán, raccoglie fondi per il trattamento e il cibo per i cani, ma anche per organizzare passeggiate in spiaggia.

L’idea è di permettere agli animali di vivere nel miglior modo possibile mentre aspettano di essere adottati. Questa associazione della città di Chorrillos ospita circa 40 cani affetti da paraplegia o privi di zampe posteriori. Il contributo dei volontari è fondamentale per soddisfare tutte le necessità di questi animali, tra cui divertenti passeggiate al mare.

Perché adottare un cane in sedia a rotelle?

Quando una famiglia si reca in canile, di solite sceglie un cane giovane e sano. I cani anziani, malati o disabili restano quasi sempre in attesa. Se riuscissimo a comprendere che un animale con “problemi” è ugualmente (o più) affettuoso e fedele degli altri, forse lo adotteremmo senza remore.

Se volete accogliere in casa un cane in sedia a rotelle, dovrete imparare alcune importanti questioni sulle speciali cure di cui ha bisogno. Per il resto, richiede le stesse attenzioni di qualsiasi altro animale. Di certo nel canile vi saranno professionisti che potranno orientarvi e aiutarvi. Conoscere bene la situazione dell’animale è fondamentale per comprenderne la disabilità o la difficoltà.  

Una volta adottato un cane disabile, dovremmo adattarci alla sua condizione. Ad esempio, dovremo garantirgli un luogo spazioso in cui muoversi o una rampa tramite cui andare in cortile. Dovremo fare attenzione anche ai suoi bisogni speciali, come precise medicazioni all’area interessata o la manutenzione del carrello.  

Bisogna capire che per i cani non esiste la disabilità, si tratta di un concetto proprio dell’essere umano. L’animale, dunque, sarà felice di avere una famiglia e non si accorgerà di usare delle rotelle al posto delle zampe. Nessun pregiudizio né paura. Adottare un cane in sedia a rotelle o con altri problemi motori è il più grande atto d’amore che si possa compiere.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.