Caratteristiche e curiosità sul rospo delle canne

Il rospo delle canne è una delle specie invasive più dannose al mondo.
Caratteristiche e curiosità sul rospo delle canne
Paloma de los Milagros

Scritto e verificato la biologa Paloma de los Milagros.

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

Il rospo delle canne, noto nella comunità scientifica come Rhinella marina, è un anfibio della specie anuri appartenente alla famiglia Bufonidae. Le sue grandi dimensioni e la tossicità della sua pelle non sono le uniche caratteristiche che lo definiscono.

Caratteristiche morfologiche del rospo delle canne

Questo anfibio si distingue per le sue grandi dimensioni, in quanto può superare i 15 centimetri. Per questo motivo, viene chiamato anche rospo neotropicale gigante.

La sua pelle è secca e spugnosa, con una serie di protuberanze sulla parte anteriore della testa. Per quanto riguarda la sua tonalità, spazia dal marrone al rossastro all’olivastro, con motivi variabili. In generale, ha pancia di un colore più chiaro rispetto al resto del corpo.

Quando raggiunge la maturità sessuale, il rospo delle canne presenta delle grandi ghiandole paratiroidali che vanno dal timpano al centro della schiena, che determinano la bassa tossicità negli esemplari più giovani. Come altre specie notturne, le sue pupille si distinguono per essere orizzontali e dorate.

Primo piano rospo


Riproduzione, alimentazione e comportamento

Durante la riproduzione, i maschi si avvicinano temporaneamente o permanentemente in prossimità delle sorgenti, per cercare di catturare l’attenzione delle femmine. Per fare ciò, emettono delle vibrazioni sonore con la gola per lunghi periodi di tempo.

Il rapporto, noto come amplesso, si verifica quando il maschio circonda la femmina sotto le zampe anteriori. A quel punto la femmina depone delle uova non ancora fecondate, in attesa dello sperma maschile. L’atto riproduttivo culmina poi nell’acqua.

Le uova, che sono ricoperte da uno strato di mucosa, vengono depositate attraverso dei filamenti gelatinosi nelle aree ricche di vegetazione. Queste colonie possono superare le 30.000 uova: la schiusa dipenderà dalla temperatura dell’acqua e può durare fino ad un massimo di una settimana. In seguito, i girini impiegheranno tra i 12 e i 60 giorni per svilupparsi.

Uova rospo delle canne

Il rospo delle canne di solito si nutre di notte, nelle aree dalla vegetazione fitta e ricca di insetti: le formiche, le cimici, gli scarafaggi e le forbici sono le sue prede preferite. Tuttavia, a differenza degli altri anuri, i rospi delle canne sono predatori opportunisti che mangiano anche piante, carogne e altri detriti.

Durante la caccia, oltre al ruolo fondamentale che la vista gioca nell’identificare la preda a seconda dei suoi movimenti, questo anfibio si affida al suo sviluppato senso dell’olfatto. Si muove facendo dei salti brevi e veloci e, durante i periodi di estrema siccità o alle basse temperatura, rimane inattivo e trascorrela maggior parte del tempo sottoterra.

Quando si sente minacciato, le ghiandole paratiroidi del rospo delle canne producono una sostanza alcaloide viscosa e biancastra nota come bufotossina. Questa sostanza si caratterizza per essere cardioattiva, cioè in grado di causare spasmi, vomito, problemi respiratori, paralisi alle estremità e persino la morte nel caso di piccoli animali.

Habitat e stato di conservazione

La distribuzione originale del rospo delle canne si estende dal sud della valle del Rio Grande in Texas fino all’area meridionale all’Amazzonia centrale e del Perù orientale. In seguito. è stato introdotto nelle isole dei Caraibi, nella Florida meridionale, nelle Hawaii e nella costa orientale dell’Australia.

Lo sviluppo e l’impatto di questo anfibio sulla flora e la fauna dei luoghi non endemici gli hanno fatto guadaganare la fama di essere una delle 100 specie invasive più dannose esistenti al mondo.

Attualmente, l’Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN) stabilisce attraverso la Lista rossa delle specie a rischio di estinzione che lo stato di conservazione del rospo delle canne “non è preoccupante”.


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