Caratteristiche e habitat della vespa di mare

Ogni tentacolo contiene milioni di nematocisti, una specie di uncini microscopici in cui il veleno è immagazzinato e distribuito.
Caratteristiche e habitat della vespa di mare

Ultimo aggiornamento: 14 aprile, 2019

Ci sono quasi 200 specie conosciute di meduse che viaggiano attraverso i mari del nostro pianeta. La vespa di mare, nota anche come medusa di fuoco o medusa scatola, vive nelle acque dell’Australia e del Sud-est asiatico.

Molte specie di meduse sono davvero inoffensive, ma la vespa di mare è ritenuta l’animale marino più velenoso finora conosciuto. Il suo veleno è così potente che coloro che sono stati morsi raccontano di un dolore così insopportabile da provocare tachicardia e svenimento, perfino prima che il veleno fosse entrato in circolo completamente.

La medusa di fuoco è quasi invisibile, il che rende più difficile percepirne la presenza in acqua. Oltre a ciò, preferisce cacciare di giorno e in acque poco profonde, per cui le probabilità di entrare in contatto con ignari nuotatori sono maggiori.

Descrizione fisica della vespa di mare

Il nome “medusa scatola” con cui viene denominata in Australia deriva dalla forma rettangolare della sua campana. Il corpo è semitrasparente e di solito misura tra i 16 e i 24 centimetri, sebbene il suo diametro raggiunga circa 35 centimetri.

I tentacoli sono proiettati sui lati del corpo e ogni lato può contenere fino a 15 tentacoli lunghi circa tre metri. La vespa di mare è di colore blu pallido, molto difficile da vedere anche nelle limpide acque oceaniche. Questa sua caratteristica ha impedito per anni di identificare nel suo morso la causa di un dolore così terribile, spesso seguito dalla morte.

La vespa di mare

Ogni tentacolo contiene milioni di nematocisti, una specie di uncini microscopici in cui il veleno è immagazzinato e distribuito. Le vespe marine presentano degli organi sensoriali che includono 24 occhi, ma non hanno cervello.

Abitudini di riproduzione della vespa di mare

Ogni primavera, le vespe di mare si ritrovano per deporre le uova nei fiumi e nei corsi d’acqua simili. Trovano il proprio partner nelle acque dolci e lì rilasciano le uova o lo sperma, a seconda dei casi, direttamente nell’acqua. Una volta che si sia verificata la fecondazione, la planula (larva) aderisce a una superficie dura e diventa un piccolo polipo.

I polipi sono molto piccoli: misurano uno o due millimetri e appaiono come una minuscola sfera con due tentacoli, che usano per attaccarsi alle rocce o altre superfici in modo da non sentirsi troppo esposti. Spesso si nascondono nelle fessure o nella parte inferiore delle rocce.

Una volta cresciuto, il polipo diventa una medusa giovane sessualmente matura che viaggia dal fiume al mare. Lì continua a crescere fino a raggiungere la dimensione finale, che varia dai 16 ai 24 centimetri.

Il veleno della vespa di mare

La vespa di mare adulta muore poco dopo il rilascio di sperma e uova e non interviene nell’allevamento della prole. Per questo motivo, si ritiene che le meduse scatola sopravvivano meno di un anno.

Comportamento della vespa di mare

Le meduse scatola hanno diversi tratti comportamentali che le distinguono dalle altre meduse. In particolare, le vespe di mare possono nuotare attivamente, mentre la maggior parte delle altre specie galleggia e viene trasportate dalla corrente.

Un’altra differenza è che la vespa di mare di solito nuota sul fondo del mare e non si muove se non viene disturbata. Si ritiene che questa fase di riposo serva a compensare l’energia dedicata attivamente al nuoto. Di solito nuota più lentamente durante il giorno, probabilmente a causa della caccia o del consumo delle prede.

Durante i periodi di mare mosso, scende in acque profonde fino a quando il mare si calma. I morsi agli umani avvengono involontariamente e possono essere fatali. Si stima che le sue principali vittime siano bambini e giovani.

Habitat

Il suo habitat è limitato alle acque del continente australiano e del sud-est asiatico. Abitano in alcune parti dell’Oceano Indiano, dell’Oceano Pacifico e della Grande Barriera Corallina. Sono stati individuati alcuni esemplari anche al largo della costa occidentale dell’Australia.

La maggior parte dei morsi agli umani sono stati segnalati nelle acque oceaniche del Queensland, sulla costa orientale dell’Australia. Si pensa che la vespa di mare sia anche responsabile di alcuni morsi segnalati vicino alle Filippine.


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