Consigli su come addestrare cani indipendenti

Consigli su come addestrare cani indipendenti
Francisco María García

Scritto e verificato l'avvocato Francisco María García.

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

Sono molte le persone che addestrano i propri cani affinché diventino obbedienti, pacifici, socievoli e si adattino bene alle situazioni. Cose come fare i bisogni nel posto giusto, sedersi o eseguire comandi sono in cima alla lista delle abilità insegnate. Ma…quanti padroni si preoccupano di formare cani indipendenti?

Inizialmente, tutti gli addestramenti sono volti a rendere in qualche modo l’animale più autonomo. Affinché raggiungano un livello valido di autosufficienza, tuttavia, andranno adottate speciali tecniche, consigli e prospettive. Tutte dritte che potranno essere utili anche se il vostro cane fa fatica ad obbedire.

Vediamo insieme alcuni consigli per far diventare il vostro cane indipendente tramite un addestramento specifico.

La socializzazione è fondamentale

Il lavoro di socializzazione del cane deve avere inizio fin da quando è un cucciolo. Per essere precisi, il periodo critico va da un mese e mezzo dalla nascita fino ai 4 mesi di età. È in questo lasso di tempo che andrà messa maggior enfasi nell’addestramento. Bisogna evitare tanto la violenza come l’essere troppo accondiscendenti.

cane e padrone sul prato

Questa è una fase tipicamente di protezione, e i padroni devono evitare che il cane soffra per qualsiasi tipo di trauma. Uno spavento per una macchina o il maltrattamento da parte di un bambino possono essere decisivi per lo sviluppo adulto dell’animale.

In ogni caso, l’apprendimento deve essere protetto. Secondo questa logica, gli addestramenti devono rappresentare per il cucciolo un’esperienza chiara e positiva.

Il problema dell’addestramento tradizionale

Le tecniche più antiche esortavano i padroni ad educare il cane una volta adulto. Attualmente i metodi si sono evoluti, e molti specialisti assicurano che il trattamento deve avere inizio il prima possibile.

Inoltre, la vecchia filosofia basata sul dominio e il controllo severo da parte del padrone sul cane è stata messa in discussione. Al contrario, molti sostengono che l’apprendimento debba essere basato sulla tolleranza e il controllo delle circostanze esterne.

Alcuni padroni tendono ad utilizzare metodologie ortodosse e troppo restrittive che consentono loro di ottenere cani obbedienti e subordinati, ma soltanto per paura di un castigo. In questi casi non si può di certo parlare di cani indipendenti.

Siate leader del vostro cane

Uno dei principali problemi è legato all’atteggiamento dei padroni stessi nei confronti del proprio animale. Alcuni possono arrivare ad essere troppo violenti o irascibili, altri tendono a trasmettere le proprie paure sull’animale.

Esistono anche quelli che si esasperano se l’animale non obbedisce. Esistono razze di cani per natura poco obbedienti… tra di queste troviamo: Basset Hound, Shih Tzu, Pechinese, Chow, Basenji, Bulldog ecc.

Come mai queste razze sono un po’ più difficili da addestrare? La risposta è semplice: sono tutti cani indipendenti, in contrasto con il resto di variazioni che esistono dentro la specie.

I cani intelligente di solito sono più difficili

Ciò è dovuto al fatto che, in generale, le razze più dotate hanno anche personalità maggiormente sviluppate. Quando proviamo a cambiare il loro codice di condotta, ci  troviamo di fronte una resistenza difficile da superare.

In realtà, questi cani sono consapevoli di quello che sta succedendo e delle nostre intenzioni. Sono percettivi, sensibili e si rifiutano di cambiare, a differenza di altri cani più obbedienti ma dipendenti.

In quei casi, è necessario che l’addestramento abbia una ragione di base e che sia indirizzato in modo intelligente. Il gioco, i premi, la comunicazione e la pazienza sono aspetti che il padrone deve maneggiare in termini magistrali.

addestratore per terra e cane difronte a lui

Cani indipendenti: il segreto è non gettare la spugna

Arrenderci è sbagliato tanto quanto usare colpi e urla contro un cane intelligente. Se vogliamo dargli una lezione di vita e lui resiste, non dobbiamo arrenderci e desistere. L’animale penserà che l’ha avuta vinta e avremo fallito come leader.

La costanza non è solo importante, è necessaria. Per questo, prima di mettere in pratica qualsiasi tecnica di addestramento, occorre pensare per bene cosa vogliamo che imparino e per quale motivo. Dopodiché, dovremo sostenere la sfida ed essere costanti.

I cani sono animali davvero intelligenti e vivono in funzione dei loro padroni, al di là che lo dimostrino o meno con le loro azioni e la loro personalità. Per questo, se qualcosa non funziona, la cosa da fare è modificare il metodo di apprendimento e non l’insegnamento in sé.

La bella notizia è che un apprendimento coltivato e rinforzato nel tempo non verrà mai dimenticato. Un cane che riceve un colpo obbedisce alla paura. Ma per forgiare un cane felice, disciplinato e con personalità, occorre molta intelligenza umana.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.