Corno di rinoceronte al veleno per salvare la specie

Il corno di rinoceronte è oggetto di traffico illegale, soprattutto in Asia. Una nuova iniziativa cerca di frenare questo commercio per salvare la specie.
Corno di rinoceronte al veleno per salvare la specie
Eugenio Fernández Suárez

Scritto e verificato il veterinario Eugenio Fernández Suárez.

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

La domanda di corno di rinoceronte per la medicina asiatica ha fatto la fortuna dei bracconieri. Ma il traffico illegale rappresenta una grave minaccia per questa specie.

Considerato benefico per la salute, il corno di rinoceronte è anche la causa del suo pericolo di estinzione. Una riserva africana ha deciso di porvi rimedio con una tecnica innovativa.

Può sembrare radicale, ma la strategia usata da una riserva africana presenta molti lati positivi. Si tratta di iniettare veleno nel corno di rinoceronte per renderlo inadatto al consumo umano. Niente paura: la salute di questo grande animale non corre alcun rischio.

Il corno di rinoceronte al veleno

Tutto ha inizio nella riserva privata di Sadi Sand, un territorio compreso nel famoso Parco nazionale Kruger. Quest’ultimo è il parco più visitato del Sudafrica. Il progetto consiste nell’iniettare un composto di colorante rosa indelebile e antiparassitari. Gli antiparassitari sono usati normalmente contro le zecche degli animali da allevamento, e provocano nausea e vomito negli uomini.

Questa sostanza “velenosa” rende la polvere ricavata dal corno di rinoceronte inadatta al consumo umano. Vedendo alcune immagini su internet sembra che la tinta rosa sia molto evidente. Ma in realtà non è un colore molto acceso.

La salvaguardia dei rinoceronti nelle riserve

In effetti, sulle reti sociali sono cominciati alcuni dibattiti che puntano il dito su questa pratica. Da parte loro, i gestori del parco affermano che la loro tecnica non è assolutamente illegale. È un trattamento antiparassitario che si realizza normalmente su questi esemplari. Di solito, però, non viene iniettato nel corno dell’animale.

La tinta rosa utilizzata viene rilevata dai sistemi di sicurezza aeroportuali. Di conseguenza, rende difficile il traffico illegale di corni. Nonostante ciò, alcuni esperti mettono in dubbio il progetto. Affermano che potrebbe spostare i bracconieri in altre zone. Inoltre, sembra impossibile da mettere in pratica a grande scala, in quanto prevede l’anestesia dell’animale.

Un “oggetto” con un alto valore economico

Il corno di rinoceronte è uno degli oggetti più desiderati dai trafficanti illegali di specie in estinzione. Può essere utilizzato a scopi ornamentali, ma principalmente viene consumato. Tutto ciò rappresenta una grave minaccia per la continuità della specie. A causa della caccia indiscriminata, la popolazione sta diminuendo rapidamente.

Traffico illegale di corno di rinoceronte

Il corno di rinoceronte è molto apprezzato dalla medicina asiatica per i suoi presunti effetti magici. Ovviamente, si tratta di una convinzione completamente falsa. Secondo la tradizione cinese, potrebbe curare numerose malattie, dal cancro all’infertilità. Inoltre, sarebbe utile anche per le infezioni e contro i parassiti.

Composto da cheratina, in realtà il corno di rinoceronte non presenta alcuna di queste proprietà. Infatti, la cheratina è la stessa sostanza che compone i capelli e le unghie di tutti gli animali. Pertanto, consumare corno di rinoceronte ha lo stesso effetto di mangiarsi le unghie: assolutamente nessuno.

Questa falsa convinzione della medicina orientale ha provocato la triste situazione attuale dei rinoceronti. Per cambiarla, numerose iniziative hanno come scopo la protezione di questa e altre specie emblematiche. Voi cosa ne pensate? Credete che questo metodo potrà salvare il rinoceronte dall’estinzione?


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