Come diagnosticare l'ehrlichiosi del cane

Oggi parliamo dell'ehrlichiosi del cane, una malattia causata da un batterio del genere Ehrlichia che può avere gravi conseguenze.
Come diagnosticare l'ehrlichiosi del cane
Alejandro Rodríguez

Scritto e verificato il biotecnologo Alejandro Rodríguez.

Ultimo aggiornamento: 27 dicembre, 2022

La malattia di cui parliamo in questo articolo è conosciuta sotto diversi nomi: rickettsiosi, febbre emorragica o ehrlichiosi del cane. Si tratta di una grave malattia infettiva, che è molto importante diagnosticare tempestivamente. Se desiderate conoscere maggiori informazioni sulla sua origine, i suoi possibili sintomi e la sua diagnosi, continuate a leggere.

Qual è la causa dell’ehrlichiosi del cane?

L’organismo responsabile di questo disturbo è un batterio del genere Ehrlichia, specificamente l’Ehrlichia canis. Questo organismo intracellulare venne scoperto per la prima volta nel 1935 e da allora la sua presenza è stata identificata in cani, felini ed esseri umani; di conseguenza, possiamo considerare questa malattia una zoonosi.

Questo batterio è un parassita obbligato: per poter sopravvivere, quindi, ha necessariamente bisogno di disporre di un ospite. Di conseguenza, si insedia in un vettore biologico, in questo caso la zecca marrone del cane (Rhipicephalus sanguineus). Il batterio si stabilisce nell’intestino e nella saliva della zecca, e la trasmissione si verifica quando un altro cane viene morso dalla zecca.

Le zecche sono responsabili della trasmissione dell'ehrlichiosi.

Possibili sintomi

A livello generale, l’ehrlichiosi del cane può essere suddivisa in tre fasi: acuta, subclinica e cronica. Quest’ultima fase è quella che presenta il rischio maggiore per l’animale, ma in ognuna di esse possono comparire diversi sintomi, come, per esempio:

  • Febbre e apatia.
  • Perdita di peso derivante dalla mancanza di appetito.
  • Disturbi del sangue, come la presenza di anemia.
  • Emorragie dal naso o attraverso le feci.
  • Difficoltà nel respirare.
  • Deficit renali.
  • Zoppia.

Se non vengono identificati tempestivamente, molti di questi sintomi possono risultare fatali per il nostro cane. Per questa ragione, dobbiamo fare molta attenzione e, se notiamo la presenza di qualcuno di questi segni nel nostro animale domestico, rivolgerci al veterinario.

Diagnosi di ehrlichiosi nel cane

Evidentemente, l’osservazione dei sintomi che abbiamo appena esposto rappresenta uno dei metodi più frequenti attraverso i quali è possibile raggiungere la diagnosi. Purtroppo, molti di questi sintomi sono troppo generici e non specifici: da soli, non sono sufficienti per formulare una diagnosi valida.

Cane sottoposto a trattamento veterinario.

Per questa ragione, la prova clinica più efficace consiste nell’effettuare un’analisi del sangue. Esaminando un campione di sangue, il veterinario sarà in grado di confermare o smentire la presenza del batterio. Inoltre, questi esami possono essere ripetuti alcuni giorni dopo, per confermare la correttezza del risultato. Giunti a questo punto, ha inizio il trattamento.

Trattamento

Se la malattia viene identificata tempestivamente, il trattamento può contribuire a tenere sotto controllo i sintomi e invertire il loro corso. Durante la prima fase della ehrlichiosi del cane (approssimativamente, compresa tra una e tre settimane dopo il morso da parte della zecca), il trattamento più efficace è rappresentato dagli antibiotici. Tra i più frequenti, si segnala la doxiciclina.

Nel caso in cui i sintomi non entrino in fase di remissione, oppure, semplicemente, quando la malattia si trova in stato avanzato, è necessario ricorrere a trattamenti aggiuntivi, come quelli che seguono:

  • Trasfusioni di sangue, in presenza di sintomi di anemia.
  • Antipiretici, per combattere la febbre.
  • Farmaci per stimolare la produzione di globuli rossi.
Ehrlichiosi del cane: controllo del pelo del cane.

È importante che il trattamento non venga interrotto, anche quando sembra che i sintomi siano ormai scomparsi. Proprio come accade nel caso della diagnosi, dopo che sono trascorsi alcuni mesi bisogna effettuare degli esami, per confermare i progressi avvenuti nel processo di guarigione.

Prevenzione dell’ehrlichiosi del cane

Come padroni, possiamo contribuire alla prevenzione di questa malattia, se adottiamo una serie di pratiche. La più importante consiste nell’esercitare uno stretto controllo sulla presenza di zecche. In primo luogo, dobbiamo esaminare il nostro cane, per escludere l’eventuale presenza di questi fastidiosi organismi.

Inoltre, possiamo ricorrere all’aiuto di numerosi alleati, che si presentano sotto forma di prodotti veterinari, come pipette, collari antiparassitari o bagni.

Se desideriamo una sicurezza completa, possiamo pulire a fondo le zone della nostra casa nelle quali potrebbero annidarsi le zecche. Come consigliamo sempre, però, la migliore forma di prevenzione consiste nel ricorrere all’aiuto di un veterinario professionista.


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