Draghi: leggenda o realtà? Scopriamolo insieme
Scritto e verificato l'avvocato Francisco María García
I draghi sono i protagonisti di alcune delle leggende più fantasiose appartenenti alle tradizioni delle culture orientali, in particolar modo dell’antica Cina.
Per alcune persone, queste storie incredibili non sono altro che leggende create allo scopo di impressionare ed educare la popolazione. Ciononostante, c’è chi difende la veridicità di alcuni resoconti che proverebbero l’esistenza dei draghi.
Naturalmente, si tratta di un argomento complesso che andrebbe analizzato con attenzione. In questo articolo, però, cercheremo di illustrarvi alcuni argomenti che indicano la possibilità che i draghi siano stati (o, chissà, che siano ancora) reali.
Coincidenze presenti nei racconti sull’aspetto dei draghi
Una delle evidenze più interessanti della possibile esistenza dei draghi è rappresentata dai racconti che riguardano il loro aspetto. Al di là delle differenze culturali esistenti tra i vari paesi orientali e occidentali, è possibile osservare alcune coincidenze in merito alle caratteristiche morfologiche di queste creature.
In generale, i draghi vengono descritti come animali enormi dall’aspetto simile a quello di un rettile, a causa del loro corpo ricoperto di squame resistenti. Ciononostante, le loro ali pieghevoli sarebbero simili a quelle dei pipistrelli, formate da strutture rigide (simili a dita) unite da membrane.
Anche in Occidente i draghi vengono tradizionalmente raffigurati come dotati di zampe adatte al volo e visibilmente palmate. Questi animali mitologici, però, nelle culture orientali assomigliano maggiormente a una vipera: non necessariamente possiedono zampe o ali, ma sono in grado di dominare arti magiche che consentono loro di volare.
Per quanto riguarda il loro comportamento, i draghi sarebbero creature indipendenti che seguirebbero uno stile di vita prevalentemente solitario. Durante il volo, questi esseri rivelerebbero una grande eleganza e agilità, nonostante le dimensioni e la robustezza che li caratterizzano.
La discussa capacità dei draghi di emettere fiamme
Un altro tratto caratteristico dei draghi nella cultura occidentale consiste nella loro capacità di emettere o “sputare” fiamme dalla bocca. Anche se esistono numerose ipotesi in merito a questa questione, la più accettata afferma che questa capacità deriverebbe da un meccanismo biologico che consentirebbe ai draghi di immagazzinare gas metano all’interno del loro organismo.
Le fiamme emesse sarebbero il risultato della combinazione del gas metano con le scintille prodotte dallo sfregamento dei denti dei draghi. Altre ipotesi, invece, indicano una possibile capacità di generare correnti o scintille elettriche a partire dal loro sistema nervoso o da un altro meccanismo presente nel loro corpo.
Tuttavia, nelle culture orientali, i draghi non vengono solitamente descritti come creature che emettono fiamme. I loro poteri sono maggiormente legati a una sorta di magia o di potere divino, piuttosto che alla loro forza o alle loro caratteristiche fisiche.
Differenze di interpretazione tra il mondo occidentale e quello orientale
Nella maggior parte delle leggende occidentali, i draghi sono descritti come creature temibili e poco socievoli; in questi casi, le interazioni con gli esseri umani si verificherebbero sempre in contesti di lotte o guerre.
Il loro simbolismo nella cultura occidentale si divide in un eterno dualismo tra la figura del guardiano e quella del divoratore. Il loro lato protettivo nei confronti di alcuni uomini condanna molti a un immancabile destino di morte nel loro fuoco mistico.
A sua volta, nella cultura cinese e, in generale, in quella orientale, la figura complessiva del drago viene interpretata come un simbolo positivo di fortuna. La sua immagine è considerata una rappresentazione divina, che unirebbe il potere celeste alla forza terrestre. In questo modo, si tratterebbe di una sorta di ponte tra il mondo divino e quello mortale.
In entrambi i casi, ai draghi vengono attribuite caratteristiche mistiche che sono sempre associate a un potere sovrannaturale o divino. Al punto che accade spesso di vedere la loro immagine presente su stemmi di famiglie nobiliari o reali, o perfino al giorno d’oggi: rappresentano il rapporto che unisce i loro membri con l’ordine universale e il potere divino.
Documenti ufficiali e avvistamenti di draghi
Un’altra possibile prova dell’esistenza dei draghi è rintracciabile in alcuni documenti ufficiali che sembrerebbero confermare gli avvistamenti, avvenuti principalmente in Cina. In alcuni di questi racconti vengono perfino descritte dettagliatamente esperienze di contatti ravvicinati con queste creature.
I documenti più antichi vennero prodotti durante il dominio della dinastia Qing, intorno al 1.800 a.C. In questi testi si racconta di un piccolo drago (loong) che sarebbe caduto nel fiume della contea di Leting. La creatura sarebbe rimasta ferita e, in questa occasione, sarebbe stata curata dalla comunità locale.
Una storia simile è quella che viene narrata in un documento prodotto durante la dinastia Sung del sud. Un altro piccolo drago sarebbe stato trovato sulla riva del lago Tabai, intorno alla metà del 1.162 a.C. Anche in questo caso, il loong sarebbe stato tratto in salvo e curato dalla popolazione del luogo, per poi scomparire una volta ottenuta la guarigione.
Passando alla storia moderna, esiste un documento datato al 1944 che riferisce la caduta di una sorta di drago nero nella contea di Fuyu. Secondo il testimone principale, di nome Yen Dianyuan, la creatura misurava circa sette metri di lunghezza e il suo aspetto era simile a quello di una grossa vipera dotata di quattro zampe.
Il volto dell’animale descritto da Dianyuan, così come le caratteristiche del suo corpo, erano molto simili ai disegni raffiguranti i loong presenti negli antichi documenti cinesi.
Questi racconti sono solo alcuni degli indizi che potrebbero indurci a chiederci se i draghi sono davvero solamente delle creature leggendarie oppure se, invece, potrebbero aver vissuto (chissà, continuando a sopravvivere ancora oggi) in qualche luogo del nostro vasto universo.
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