Due malattie equine che è importante conoscere

Anche se tutte le malattie sono importanti, alcune hanno un impatto maggiore di altre. In questa occasione analizziamo in particolare due patologie con effetti devastanti sulle capacità riproduttive dei cavalli.
Due malattie equine che è importante conoscere
Érica Terrón González

Scritto e verificato la veterinaria Érica Terrón González.

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

Ci sono due malattie equine che ricevono un’attenzione particolare da parte delle autorità sanitarie. Si tratta della metrite contagiosa equina e della arterite virale equina, entrambe ufficialmente controllate.

Il fatto che queste malattie abbiano una maggiore rilevanza non è dovuto tanto alla mortalità che causano, ma bensì alle difficoltà nella gestione degli esemplari riproduttori. Cioè, se un cavallo, maschio o femmina, è noto per essere portatore di queste malattie, avrà difficoltà ad essere utilizzato come riproduttore.

Questo problema, esclude dai programmi di miglioramento e selezione a molti animali con una qualità genetica ineguagliata. Questo perché, l’analisi, rileva che sono portatori di microrganismi inadeguati.

Malattie equine sotto controllo ufficiale: metrite equina contagiosa

La metrite equina contagiosa appare come una mucopurulenta secrezione vaginale derivata da un’infiammazione uterina, che causa l’infertilità temporanea. Infatti, le giumente sono soggette a soffrire più di un episodio della malattia in breve tempo.

Fortunatamente, dopo l’infezione, la maggior parte degli equini si riprende senza problemi. Tuttavia, possono diventare portatori del microrganismo patogeno che causa la malattia (Taylorella equigenitalis).

Sono i maschi riproduttivi che di solito trasmettono l’infezione durante l’accoppiamento. Pertanto, essi agiscono come portatori e diffusori dell’infezione, in quanto i batteri rimangono nelle loro membrane urogenitali.

Malattie equine, veterinario visita un cavallo.

Diagnosi

I batteri possono essere rilevati in laboratorio da campioni prelevati dal tratto riproduttivo di stalloni e cavalle. Questo test è ora obbligatorio prima del trasporto degli equidi a livello internazionale.

Anche un altro test, conosciuto come PCR, viene spesso utilizzato per il rilevamento, in quanto si è dimostrato molto utile. Tuttavia, i test sierologici non possono rilevare in modo affidabile l’infezione a scopo diagnostico e di controllo. Comunque, sono utilizzati nelle femmine che sono state incrociate con uno stallone sospettato di essere portatore.

Programma di controllo delle malattie dei cavalli e stato di salute

Non sono ancora disponibili vaccini per proteggere da questa malattia o per prevenire la colonizzazione da parte del Taylorella equigenitalis. Per questo motivo, si stanno sviluppando programmi di controllo a cui saranno sottoposti i cavalli, maschi e femmine, destinati alla riproduzione. Il modo di eseguire il controllo è il seguente:

  • I campioni vengono prelevati dall’animale per essere analizzati in laboratorio.
  • A seconda del risultato, all’equino viene data una classificazione sanitaria rispetto alla metrite.
  • In base a questa valutazione, si stabilisce se questi cavalli possono essere o meno utilizzati per la riproduzione. In questo modo, l’infezione viene scongiurata evitando l’incrocio con gli esemplari portatori.

Malattie equine sotto controllo ufficiale: arterite virale equina

In questo caso si tratta di una malattia contagiosa causata dal virus Arteriviridae. Anche se si ritiene che la diffusione di questo virus sia limitato agli equidi, ci sono prove che colpisce anche l’alpaca e il lama.

I sintomi generati dalla malattia non sono molto specifici. Tra i vari sintomi l’animale può avere febbre, depressione, anoressia, edema alle zampe, scroto e prepuzio, congiuntivite, muco nasale e orticaria. Nelle femmine si possono verificare aborti spontanei, mentre nei puledri più giovani possono verificarsi la polmonite e l’enterite fulminante.

Per fortuna, di solito l’animale si recupera completamente una volta passati i sintomi. Tuttavia, potrebbero esserci delle conseguenze nei tessuti a causa della vasculite, ossia infiammazione dei vasi sanguigni causata dal virus.

Alcuni stalloni diventano portatori cronici del virus nel loro sistema riproduttivo e possono espellerlo con il loro sperma. Questo evento è legato alla presenza di androgeni, in quanto non è stato trovato in giumente, cavalli castrati o puledri sessualmente immaturi.

Trasmissione

Il virus può essere diffuso per via respiratoria, sessuale o congenita. La trasmissione sessuale è la più importante per le autorità, in quanto ha il maggior potenziale di prevenzione.

Diagnosi

Questa malattia deve differenziarsi da molte altre che colpiscono il sistema respiratorio o causano sintomi diffusi. È il caso dell’influenza equina, della rinite equina o della peste equina. Per questo motivo vengono effettuati tutti i tipi di test analitici cercando di differenziare alcuni agenti patogeni da altri.

L’identificazione dell’arterivirus da campioni di tessuto e secrezioni può essere ottenuta mediante PCR. Questo test serve sia per confermare che per escludere l’infezione, quindi è utile per permettere il trasporto degli animali.

L’uso di test sierologici è utile anche per l’esame di casi sospetti di aborto, di morte in puledri giovani o cavalli anziani. Purtroppo, non sempre questi test si rivelano particolarmente precisi.

Programmi di controllo delle malattie equine, valutazione sanitaria e vaccinazione

L’incidenza di questa malattia è aumentata negli ultimi anni a seguito dell’aumento del movimento dei cavalli e l’uso di dosi seminali. Pertanto, lo scopo del programma di controllo è quello di prevenire la diffusione del virus tra gli animali da riproduzione. Questo riduce al minimo il rischio di aborti e di morte in giovani puledri.

Auscultazione in un cavallo.

Questi programmi si basano su pratiche di gestione adeguate e sulla vaccinazione di maschi sessualmente immaturi, femmine da riproduzione e puledri. Attualmente sono disponibili sul mercato due vaccini contro il virus, uno in Nord America e uno in Europa. Entrambi hanno lo scopo di prevenire le epidemie, con particolare attenzione all’aborto nelle giumente.

Tutti i cavalli destinati all’allevamento saranno soggetti al programma di controllo. Questo controllo comprenderà la raccolta di campioni e la loro analisi per determinare il loro stato di salute. A seconda dei risultati, l’incrocio sarà consentito o meno.


Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.



Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.