I cercopitechi gialloverdi hanno allarmi contro i droni

Un nuovo studio ha dimostrato che i cercopitechi gialloverdi hanno una sorta di allarme che gli permette di avvertire dell'arrivo dei droni.
I cercopitechi gialloverdi hanno allarmi contro i droni
Eugenio Fernández Suárez

Scritto e verificato il veterinario Eugenio Fernández Suárez.

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

I cercopitechi gialloverdi  sono primati poco noti, nonostante il loro enorme interesse e la loro importanza storica. Eppure ancora riescono a sorprenderci. Un nuovo studio ha dimostrato che questi animali hanno una sorta di allarme che gli permette di avvertire i droni.

Cercopitechi gialloverdi  e droni

Questi dispositivi volanti senza equipaggio sono diventati un problema ricorrente; rappresentano un problema anche per la fauna selvatica.Uno studio dimostra che in molti casi lo stress causato da questi dispositivi negli animali selvatici è pericoloso.

L’esempio più noto della pericolosità dei droni è il caso del video virale dell’orso che è stato recentemente reso noto. L’orso e la sua prole rischiavano di cadere da una scogliera nel tentativo di fuggire da un drone.

Ma sembra che gli orsi non siano gli unici animali molestati da questi dispositivi volanti. I cercopitechi gialloverdi  li considerano una vera minaccia e sembra che attivino una sorta di allarme quando ne vedono uno.

Un cercopiteco su un albero

La verità è che i diversi primati del genere Chlorocebus sono ben noti per la loro capacità di avere diversi sistemi di allarme per ciascun predatore e di eseguire diverse strategie per sbarazzarsi di queste minacce.

Come hanno reagito questi animali ai droni?

L’incredibile capacità di comunicazione di questo primato merita di essere approfondita. I carcopitechi  emettono diversi versi per dare l’allarme. Quando sentono l’allarme per i leopardi salgono su un albero, se sentono l’aquila guardano il cielo e quando sentono il serpente si muovono su due gambe.

Gli studi non hanno rilevato questo comportamento in tutte le specie di questo tipo, ma è vero che gli allarmi potrebbero essere diversi.

Un nuovo studio condotto dalla primatologa Julia Fischer ha raggiunto un risultato molto interessante. Sono stati attivati dei droni vicino ad un gruppo di 80 carcopitechi gialloverdi (Chlorocebus sabaeus), una specie la cui reazione non era stata studiata con i rapaci.

L’allarme che questi animali usavano era molto simile a quello utilizzato dai cercopitechi verdi (Chlorocebus pygerythrus) con i rapaci, e la loro reazione alla loro presenza risultava molto simile.

Cercopiteco gialloverde

I ricercatori hanno registrato i versi di avvertimento di questi primati e li hanno quindi riprodotti in presenza di 16 di questi primati che hanno reagito in modo simile.

Questo potrebbe indicare che il sistema di allarme è innato in questi primati, sebbene sia stato anche mostrato come possa essere sviluppato e che è necessario imparare dagli animali adulti. Esistono studi molto simili a quello condotto sui cercopitechi gialloverdi delle isole Barbados. Questi primati hanno vissuto isolati per quasi quattro secoli dai loro predatori e, comunque, riconoscono alcuni di questi versi d’allarme.


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  • Burns-Cusato, M., Cusato, B., & Glueck, A. C. (2013). Barbados green monkeys (Chlorocebus sabaeus) recognize ancestral alarm calls after 350 years of isolation. Behavioural processes100, 197-199.


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