I pipistrelli del Madagascar sono in pericolo

Le esigenze economiche e nutrizionali di alcune popolazioni umane, che in precedenza rispettavano la specie, stanno mettendo in pericolo la sopravvivenza dei pipistrelli del Magadascar.
I pipistrelli del Madagascar sono in pericolo
Eugenio Fernández Suárez

Scritto e verificato il veterinario Eugenio Fernández Suárez.

Ultimo aggiornamento: 27 dicembre, 2022

In Madagascar molti animali vivono nelle grotte, come ad esempio i pipistrelli. Le grotte del Madagascar sono sempre stati dei luoghi rispettati dagli abitanti di quest’isola. Questo atteggiamento ha favorito la loro conservazione fino ad oggi. Tuttavia, oggi le cose stanno cambiando e i pipistrelli del Madagascar sono in pericolo. Vediamo insieme perché.

Le grotte del Madagascar, un luogo sacro

In Madagascar gran parte della biodiversità delle grotte è stata preservata. La natura sacra di queste formazioni geologiche sull’isola africana ha permesso di proteggere varie specie di animali selvatici.

Alcune culture credono che le grotte siano la porta di ingresso agli inferi o le concepiscono come siti di sepoltura. Altre pensano che siano soggette a norme sociali che impediscono di disturbare gli spiriti che vivono in esse.

Nel caso dei pipistrelli del Madagascar, un gruppo scientifico finlandese ha esplorato diverse grotte piene di pipistrelli, mentre intervistava vari gruppi etnici come il Tanalana e i Vezo. Queste culture credono che le caverne racchiudano un mondo soprannaturale.

I pipistrelli sono da sempre considerati animali sacri ed alcune culture credono che siano in grado di proteggere gli spiriti dei loro antenati.

Grotte del Madagascar


I pipistrelli del Madagascar sono in pericolo

Tuttavia, i cambiamenti culturali delle popolazioni del Madagascar potrebbero mettere in pericolo queste specie. Le tradizioni che hanno tenuto le persone fuori dalle grotte o che le hanno sempre trattate come tabù stanno cambiando. Per questo motivo i pipistrelli del Madagascar sono in pericolo di estinzione.

Tra le popolazioni indigente intervistate, almeno una ha ammesso di aver abbandonato i valori tradizionali. Ciò significa che molte di queste persone ricorrono anche alla caccia di pipistrelli, al punto che nel 2007 migliaia di esemplari sono stati cacciati a scopo alimentare.

Un terzo degli intervistati ha riconosciuto che i pipistrelli venivano mangiati abitualmente nelle sua comunità, cosa tradizionalmente vietata e illegale. Anche il commercio di pipistrelli del Madagascar è relativamente comune e vengono venduti come cibo o addirittura come animali domestici ai turisti, cosa che può essere molto pericolosa.

Un’altra attività che ha un enorme impatto sulle popolazioni di pipistrelli è la raccolta di guano, molto importante per la sopravvivenza di questa specie. Tuttavia, i ricercatori riconoscono che questa raccolta potrebbe aiutare a proteggere i pipistrelli se effettuata in modo sostenibile, poiché ciò indurrebbe le popolazioni locali a vedere il pipistrello vivo come un vantaggio.

Pipistrello del Madagascar


Gli ultimi pipistrelli del Madagascar

Quando si parla di pipistrelli del Madagascar, si intende un gruppo di circa 40 specie di questi mammiferi, che possono essere trovati solo in Madagascar. Il team di ricerca insiste sul fatto che molte specie sono in pericolo di estinzione a causa dei cambiamenti culturali che stanno avvenendo sull’isola.

Alcune specie di pipistrelli del Madagascar hanno persino delle ventose sugli arti, qualcosa che li rende particolarmente curiosi. Sfortunatamente, la deforestazione colpisce anche questi animali, così come altre specie del Madagascar, ad esempio il lemure.

Inoltre, i sistemi di coltivazione tradizionale del Madagascar sono soliti bruciare vaste aree forestali per arricchire il terreno e quindi procedere con le piantagioni. Questo tipo di agricoltura ha distrutto oltre l’80% delle foreste originali dell’isola. Si ritiene persino che queste pratiche, insieme alla caccia, siano le responsabili dell’estinzione del lemure gigante del Madagascar.


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  • Cardiff, S. G. (2006). Bat cave selection and conservation in Ankarana, northern Madagascar. Master’s thesis, Columbia University, New York.


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