I polpi sono tra gli animali più difficili da addomesticare

Molti anni fa la scienza aveva già scoperto che i polpi sono probabilmente gli invertebrati più intelligenti del mondo; eppure non sono animali facili da addomesticare. 
I polpi sono tra gli animali più difficili da addomesticare
Francisco María García

Scritto e verificato l'avvocato Francisco María García.

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

I polpi sono tra gli animali marini che più saltano all’occhio per via del loro aspetto inconfondibile, la loro grande testa tonda e i numerosi tentacoli. Ma oltre a ciò, questi molluschi si distinguono per la loro grande intelligenza e possono annoiarsi facilmente se la loro mente non è ben stimolata. Ciononostante, sono tra gli animali più difficili da addestrare.

In questo articolo andremo oltre la sola presentazione delle caratteristiche e dell’habitat dei polpi. Parleremo delle loro spettacolari facoltà cognitive e della loro infinita curiosità. Scoprite meglio questa interessante specie animale.

Alcuni dati basilari sui polpi

I polpi sono molluschi cefalopodi muniti di otto tentacoli (ottopodi) pieni di ventose. Come i calamari e le seppie, i polpi sono sprovvisti della protezione esterna tipica di molluschi come le cozze.

Si tratta di un animale carnivoro, la cui alimentazione si basa sul consumo di una grande varietà di animali marini. La dieta del polpo include crostacei (aragoste, granchi e gamberi), molluschi (vongole e cozze) e diversi pesci.

Questa curiosa specie del mare mangia anche le alghe per completare la sua dieta, visto che offrono un elevato apporto di fibre, vitamine, minerali e proteine di alta qualità.

Curiosamente, i polpi giganti riescono persino a mangiare pesci di grandi dimensioni, come gli squali. Oltre a ciò, riescono a catturare piccoli uccelli che sguazzano distratti sulla superficie del mare.

Polpo che nuota.

Habitat e aspettativa di vita dei polpi

I polpi preferiscono le acque salate delle regioni tropicali e temperate. In genere, vivono vicino alle barriere coralline, dove trovano molte crepe e aperture in cui rifugiarsi. Possono vivere anche sotto gli anfratti rocciosi per proteggersi e nascondersi dai predatori.

Ciononostante, grazie alla loro incredibile capacità di adattamento, questi animali si sono estesi in quasi tutti gli oceani del mondo. Gli esemplari che vivono in zone più calde sono piccoli o di media grandezza, invece i polpi di acqua fredda raggiungono grandi dimensioni.

L’aspettativa di vita dei polpi è fortemente variabile e dipende soprattutto dalla specie. In cattività questo mollusco può vivere fino a cinque anni in condizioni ottimali. La sua aspettativa di vita nell’habitat naturale, invece, si aggira intorno a uno o due anni.

La grande intelligenza dei polpi e la tendenza ad annoiarsi

Secondo gli esperti, le abilità cognitive dei polpi sono paragonabili, per alcuni aspetti teorici, a quelle degli esseri umani. La loro evoluzione, tuttavia, è stata diversa dalla nostra, motivo per cui è impossibile stabilire una pietra di paragone.

Solo per fare un esempio: i polpi presentano solo un terzo dei nostri neuroni nel cervello. Gli altri due terzi sono distribuiti nei tentacoli, per cui il loro sistema nervoso è molto complesso e le loro “braccia” rispondono a sofisticati riflessi.

I polpi hanno lunghi tentacoli.

Perché si annoiano con facilità?

Sebbene la loro intelligenza sia ampiamente riconosciuta, un dato sorprendente e curioso riguarda la loro tendenza ad annoiarsi facilmente. Il motivo di ciò si deve proprio alla facilità con cui imparano e memorizzano le sfide affrontate.

I ricercatori della California Academy of Sciences si sono sorpresi nel constatare l’elevato bisogno di stimolazione mentale dei polpi. A questi animali, di fatto, bisogna presentare con regolarità giochi e rompicapo nuovi per mantenerli mentalmente attivi e poter osservare una condotta stabile.

Lo strano e polemico esperimento con estasi

I biologi Eric Edsinger e Gül Dölen hanno condotto uno strano esperimento, non esente a critiche, sul sistema nervoso dei polpi e la sua possibile somiglianza con quello dell’essere umano.

A tale scopo, hanno deciso di versare ecstasy liquida nell’acqua dei polpi in un ambiente controllato. Lo scopo era osservarne la risposta nervosa e il comportamento sociale dopo l’esposizione alla sostanza allucinogena.

I ricercatori sono rimasti sorpresi nel notare che, alla pari degli esseri umani, i polpi diventano più amichevoli o socievoli come effetto dell’ecstasy. Ciò si verifica perché le loro molecole si uniscono a una proteina dei neuroni, motivo per cui aumentano i livelli di serotonina, meglio nota come ormone della felicità.

Il dato più curioso è che questa proteina si trova nel gene SLC6A4, che forma il genoma dei polpi e degli esseri umani. La sua scoperta apre nuove piste sulle possibili similitudini tra l’intelligenza e il sistema nervoso di questi molluschi e degli umani.


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