Il babirussa: origini e habitat di un bizzarro maiale

La natura, si sa, è piena di animali curiosi, come il babirussa, un mammifero che somiglia a un maiale e che proviene dall’Indonesia.
Nonostante sia un mammifero molto simile al maiale, il babirussa non è molto conosciuto al di fuori del suo luogo di origine. Per questo motivo vi mostriamo una serie di curiosità su questo strano e affascinante animale.
Il babirussa
Questi suidi sono parenti stretti dei cinghiali e dei maiali domestici. All’interno di questo gruppo si trova il genere Babyrousa, formato da quattro specie diverse.
Origini
Questo particolare maiale proviene dalle isole Sula: Mangole, Taliaby e Burur, tutte situate in Indonesia. Il suo nome in malese significa “maiale cervo”. Infatti il babirussa ha il corpo di un maiale con le zanne di un cervo.
Pare che la specie fosse presente anche sull’isola di Sulabesi. Tuttavia, oggi non vi è alcuna presenza di questi animali sull’isola, quindi sono stati dichiarati estinti. Per quanto riguarda il modo in cui il babirussa sia arrivato sulle isole, non è ancora chiaro. Sembra che ci siano due teorie predominanti:
- I babirussa erano i doni dei capi di altre tribù per stabilire delle relazioni tra le isole.
- Alcuni esemplari hanno attraversato accidentalmente l’arcipelago molti anni fa. Nel tempo, si sono evoluti, trasformandosi in un esempio di specie che transita tra l’Australia e il sud-est asiatico.

Caratteristiche fisiche del babirussa
Il nome scientifico del babirussa è Babyrousa babyrussa. Il suo aspetto è molto simile a quello di un maiale, ma possiede alcune caratteristiche che consentono di differenziarlo, soprattutto le zanne anteriori.
Questi Suidae possono misurare fino a 80 centimetri di altezza e circa un metro di lunghezza, con un peso di circa 100 chili. I peli sono radi e sparsi sulla pelle, che è spessa e rugosa.
Un altro dei tratti più caratteristici del babirussa sono le zanne sul muso. Queste tendono a curvarsi verso l’alto, quindi possono bucare la carne del muso e raggiungere la fronte.
I canini superiori o le zanne sono presenti solo nei maschi. Nelle femmine, i canini si notano appena, il che ci permette di determinare un chiaro dimorfismo sessuale.
Habitat e distribuzione
Non abbiamo a disposizione molte delle informazioni sul suo habitat, ma si ritiene che le abitudini del babirussa siano uguali o simili a quelle del Basilornis celebensis. Pertanto, può essere trovato nella foresta tropicale, vicino alle rive dei fiumi e degli stagni.
Questo perché i babirussa amano trascorrere il tempo a immergersi nel fango o nell’acqua. Questa specie è predominante all’interno dell’isola, rispetto ad altre specie del genere.
La loro presenza è stata osservata anche nelle lagune salate, dove manifestano degli interessanti comportamenti legati ai riti di corteggiamento. L’habitat principale del Babyrousa babyrussa è quello ricco di alberi di Pangi (Pangium edule).
Alimentazione del babirussa
In relazione alla dieta, il babirussa è onnivoro, come la maggior parte dei suidi. La sua dieta è composta da un’ampia varietà di cibi diversi, come foglie, radici, frutti o piccoli animali morti.
Tuttavia, considerando che non caccia per sopravvivere, può essere classificato come animale spazzino di piccoli vertebrati o invertebrati. In poche parole, si nutre delle carogne degli animali che trova durante la ricerca di altri cibi.

Curiosità sul babirussa
Non tutte le caratteristiche di questo strano mammifero si basano sui caratteri morfologici. Ecco qualche altra curiosità sulla babirussa e sul suo rapporto con l’ambiente.
Comportamento sociale
Il babirussa è un animale sociale che tende a vivere in piccoli gruppi. Ogni gruppo è composto da un singolo maschio, diverse femmine e i loro piccoli, che talvolta interagiscono pacificamente con altri gruppi.
Rapporto con gli esseri umani
Si tratta di un animale dal carattere calmo, anche in cattività. Appare anche nel famoso libro di Jules Verne “Ventimila leghe sotto i mari”.
Stato di conservazione
Attualmente il babirussa è stato dichiarato una specie vulnerabile localizzata in aree ben precise. Sfortunatamente, il numero di esemplari adulti e lo stato attuale della popolazione sono sconosciuti.
La sua decimazione nell’antichità è stata causata principalmente dall’intervento umano, in particolare dalla perdita di habitat dovuta all’abbattimento degli alberi per destinare i terreni all’agricoltura.
Un’altra causa, anche se meno nota, è la caccia ai fini culinari, poiché la sua carne è considerata una prelibatezza. In particolare, le popolazioni non musulmane sono state responsabili della caccia al babirussa.
Senza dubbio si tratta di un animale dal comportamento molto interessante. Tuttavia, questo mammifero non tra i più popolari, forse perché in generale non è molto conosciuto.
Pertanto, maggiore è l’interesse per la natura e i fatti curiosi che ha in serbo per noi, più possiamo imparare su questi animali. Se la vostra curiosità è stata stuzzicata da questo articolo, ce ne sono molti altri da scoprire sulla nostra pagina!
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