Il cane canoro della Nuova Guinea non si è estinto

Ogni volta che una specie viene dichiarata estinta si perde una battaglia. Ecco perché, quando accade che specie apparentemente estinte come questa risultano ancora in vita, ci troviamo di fronte a una bellissima notizia.
Il cane canoro della Nuova Guinea non si è estinto

Ultimo aggiornamento: 09 dicembre, 2020

Per decenni abbiamo sentito parlare di animali curiosi che hanno finito per estinguersi, come era il caso (fino a ora) del cane canoro della Nuova Guinea. Fortunatamente, nel settembre del 2020 è giunta notizia che questa specie non è estinta, diversamente da ciò che si pensava in passato.

Conoscete qualche informazione riguardante il cane canoro? Sapete come è riuscito a salvarsi dall’estinzione? Se la risposta è no, non c’è nessun problema. Nelle righe che seguono parleremo di questo peculiare animale e del talento di cui è dotato.

Il cane canoro della Nuova Guinea resiste

Secondo una notizia pubblicata il 3 settembre del 2020, il cane canoro della Nuova Guinea è stato ritrovato. Ci troviamo di fronte a un evento di importanza enorme, dal punto di vista ecosistemico, dal momento che si riteneva che questa specie fosse estinta in natura fin dall’inizio del XX secolo.

Tuttavia, le fonti riferiscono che alcuni esemplari selvatici di questa razza di cani sono stati avvistati nel 2016, all’interno del loro habitat. Specificamente, sono stati identificati 15 individui nella Nuova Guinea occidentale, in Indonesia.

Si tratta di una magnifica notizia per gli altri discendenti di questa specie presenti negli zoo o in centri di conservazione, dal momento che il ritrovamento di nuovi esemplari selvatici è in grado di arrestare l’endogamia di quelli che si trovano in cattività.

Ciononostante, è stato necessario effettuare una seconda spedizione, nel 2018, per realizzare la raccolta di campioni biologici di questi animali. L’obiettivo era quello di analizzare gli animali dal punto di vista genetico e verificare che la specie avvistata corrispondesse davvero al gruppo tassonomico del cane canoro.

Anche se la risposta è stata affermativa, è importante sottolineare che il genoma di questi esemplari coincide solamente al 70% con quello della specie selvatica originale. Gli esperti sospettano che questo fenomeno sia dovuto a un incrocio con otto tipi di cani statunitensi, avvenuto nel corso di diverse generazioni.

Cane canoro in una zona abitata da esseri umani.

Inoltre, la spedizione del 2018 ha consentito di elaborare un rapporto riguardante le misure fisiologiche dei cani. Grazie a questo monitoraggio continuo, i ricercatori hanno avuto modo di ricavare informazioni sullo stato di salute e le condizioni corporee degli esemplari selvatici.

Il compito degli esperti, però, non si è esaurito qui, dal momento che questi ultimi hanno dotato due animali di localizzatori GPS, allo scopo di conoscerne i movimenti e le abitudini. Naturalmente, il monitoraggio di questi animali selvatici si è rivelato essenziale, in tutti i sensi, per evitare una loro nuova scomparsa.

Grazie alla ricerca, la speranza è che sia possibile dare vita a una vera popolazione di cani canori della Nuova Guinea. Grazie alla somministrazione di cure e all’applicazione di misure pertinenti, ci si augura di riuscire ad assicurare la presenza, entro pochi anni, di questo animale così esotico (accompagnato dal suo caratteristico suono) nel suo ambiente naturale.

Curiosità sul cane canoro della Nuova Guinea

Ora che abbiamo riportato la notizia, ci sembra giusto presentare alcune caratteristiche tipiche di questo affascinante canide.

Origini

Il cane canoro dell Nuova Guinea è conosciuto con il nome scientifico di Canis lupus hallstromi Canis familiaris hallstromi. Come indica il suo nome comune, questo canide è nativo della Nuova Guinea.

Specificamente, questo canide è presente nella parte occidentale della Nuova Guinea, che appartiene all’Indonesia. Questa parte prende il nome di Papua e la prima volta in cui al suo interno è stata documentata per iscritto la presenza di esemplari di questa specie risale al 1897.

La scoperta di individui di questa specie è fonte di gioia per la popolazione dell’isola, dal momento che si temeva che la razza del cane canoro della Nuova Guinea fosse ormai estinta, a causa delle seguenti cause:

  • La perdita dell’habitat.
  • Incroci con i cani selvatici dei villaggi.

Per quanto riguarda il loro posizionamento filogenetico, sembra che questi cani siano imparentati con il dingo. Il che significa che, a livello evolutivo, hanno fatto la loro comparsa nell’albero della vita prima dei cani attuali.

Conoscere le caratteristiche di queste specie più “ancestrali” è un modo per riuscire a completare le conoscenze attuali sugli antichi precursori dei cani domestici e, di conseguenza, delle diverse razze di cani che oggi vivono nelle case di tutto il mondo.

Comportamento

Dopo che sono state studiate le loro abitudini, si è giunti alla conclusione che questi cani siano estremamente intelligenti, dal momento che sono stati in grado di adattarsi ai cambiamenti che il loro habitat ha subito nel corso dei decenni.

Un’altra caratteristica appariscente di questo animale è la sua predilezione per i luoghi elevati: infatti, possiede buone capacità nella scalata. Inoltre, è curioso sapere che questi cani eseguono uno specifico movimento della testa per comunicare tra loro.

A questo scopo, non si limitano a utilizzare la propria testa: infatti, anche le loro lunghe code, curve e dalla notevole mobilità, intervengono nella comunicazione. Grazie anche alla loro pelliccia e al loro aspetto, sono in grado di riconoscersi a grandi distanze.

Cantano davvero?

Dal momento che questo animale è conosciuto con il nome di cane canoro della Nuova Guinea, è bene spiegare qual è l’origine del suo soprannome. L’ululato di questo cane è simile a quello dei lupi, ma possiede una caratteristica unica.

Propri in questa caratteristica risiede la sua autenticità, perché questi cani possiedono la capacità di modulare il proprio ululato. Riuscendo a controllare il tono delle proprie vocalizzazioni, sembra che, quando emettono un ululato, cantino.

Ecco perché, per quanto tendiamo a umanizzare i tratti più appariscenti di alcuni animali, non possiamo prendere alla lettera le loro denominazioni. Ciononostante, rispetto agli altri membri del genere Canis, è possibile dire che questa specie emette una sorta di canto.

Se si analizzano le sue emissioni impiegando dei sonogrammi, sembra che questo metodo di comunicazione tra i cani canori assomigli a quello delle megattere.

Cane canoro seduto.

Come abbiamo avuto modo di vedere, alcuni animali che erano ritenuti estinti potrebbero non esserlo davvero. È questo il caso del cane canoro della Nuova Guinea, che si considerava scomparso dalla metà del XX secolo.

Fortunatamente, al giorno d’oggi è ancora possibile riscontrare in natura la presenza di popolazioni geneticamente stabili di questa specie. Ora spetta a noi agire ed evitare la sua scomparsa.


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