Il cibo per cani fa male ai gatti? E viceversa?

Il cibo per cani fa male ai gatti? E viceversa?

Ultimo aggiornamento: 14 marzo, 2022

Si potrebbe pensare che il cibo per i cani sia lo stesso tipo di cibo che si da ai gatti, l’unica differenza è che cambia il nome. Sembra un argomento assurdo, in realtà è un tema abbastanza delicato. Non si può certo dire che il cibo per il cane sia un veleno per il gatto, ma ci sono comunque delle differenze sostanziali.

Molte persone che hanno in casa sia cani che gatti, per comodità o per mancanza di informazioni, danno ai propri animali lo stesso cibo. A prima vista potrebbe sembrare che la differenza stia solo nella quantità e nella forma. Tuttavia le sostanze che li compongono e il modo in cui agiscono sui nostri migliori amici, sono molto diverse.

I gatti in realtà non sono particolarmente attratti dagli alimenti per i cani; alcuni sono abbastanza esigenti in fatto di cibo perché si abituano a quello che i padroni gli danno (a tutto ci si abitua, tranne che a non mangiare..).

La differenza tra il cibo per i cani e quello per i gatti risiede nella sua formulazione, studiata per la specie in base alle sue caratteristiche specifiche.

 Vitamina A

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Nel cibo per gatti è un elemento essenziale. È fondamentale per la salute del gatto e molti alimenti per cani non la contengono. Questo perché il cibo dei cani è invece ricco di betacarotene, sostanza che il cane è in grado di convertire in vitamina A.

Taurina

È un aminoacido necessario per il gatto, al pari della vitamina A. Anche in questo caso i cani la producono naturalmente e quindi molti alimenti creati per loro ne sono privi. Una dieta povera di questa sostanza, potrebbe causare al gatto una cardiomiopatia ipertrofica. Malattia che può anche capitare quando il felino viene nutrito solo con il pesce, alimento che non contiene abbastanza taurina. È per questo che ogni tanto si sente dire che il pesce non fa bene ai gatti, cosa falsa se viene inserito all’interno di una dieta bilanciata.

Acido arachidonico

Si tratta di un acido grasso prodotto facilmente dai cani, mentre i gatti hanno bisogno di assumerlo attraverso il cibo.

Livelli proteici

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I livelli proteici sono un altro motivo per cui non dovete dare al vostro gatto il cibo per cani. Sebbene ci siano alimenti per cani che hanno un alto contenuto proteico, la maggior parte non è adeguato alle esigenze dei felini. Le proteine aiutano i gatti a restare attivi e condurre una vita in salute. Un livello basso di proteine non ucciderà certo il vostro gatto, ma potrebbe alla lunga, farlo ammalare.

A differenza dei gatti, il gusto dei cani è meno selettivo in fatto di cibo. È per questo motivo che spesso chi possiede sia un cane che un gatto finisce per non comprare più il cibo per i cani, di fatto questi ultimi si soddisfano praticamente con tutto quello che mettono in bocca.

I cani inoltre possono restare abbastanza in salute pur alimentandosi solo con il cibo per i gatti, anche se non è consigliabile farlo.

L’alto contenuto in calorie, proteine e grasso che si trova negli alimenti per i gatti non sono molto adatti alla digestione canina.

I cani alimentati con il cibo per gatti, in genere, tendono ad essere obesi e per questo motivo a sviluppare malattie degenerative.  Inoltre sono più soggetti alle malattie gastrointestinali. Situazioni come la diarrea, il vomito e perfino la pancreatite -che può mettere a rischio la vita dell’animale- sono alcuni degli effetti causati dagli alimenti per gatti usati sui cani.

Per non parlare del cibo per “gattini”, ancora più ricchi di proteine e grassi, le cui conseguenze sono ancora più evidenti sul cane.

“Il mio animale domestico ha accidentalmente mangiato del cibo destinato ad un’altra specie, corre rischi?” No, non preoccupatevi, non gli capiterà nulla. Però non prendete quest’abitudine di invertire il cibo dei vostri animali,  perché alla lunga consumare un alimento non formulato per lui potrebbe mettere a rischio la sua salute.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.