Il delfino del Gange: un magnifico cetaceo in via di estinzione

Il delfino del Gange vive nell'area geografica a cui deve il suo nome, dove è riuscito ad adattarsi e trovare i mezzi necessari per la sopravvivenza. Sopravvivenza che però oggi è minacciata dagli esseri umani.
Il delfino del Gange: un magnifico cetaceo in via di estinzione

Ultimo aggiornamento: 28 giugno, 2020

Il delfino del Gange è una specie in pericolo di estinzione. Questo delfino vive in una delle aree più densamente popolate del mondo ed è stato vittima della pesca indiscriminata. Scopriamo di più su questa splendida creatura.

Questa situazione causa problemi agli ecosistemi marini fin dal 1950, distruggendo l’habitat della specie. Tuttavia, con un’enorme capacità di adattamento, il delfino del Gange è riuscito a far fronte ai cambiamenti del suo ambiente e a sopravvivere in modo davvero straordinario.

Le altre specie di delfini si muovono velocemente per catturare il cibo. Il delfino del Gange è molto più lento, ma ha sviluppato altre capacità per nutrirsi. Tra l’altro, bisogna ricordare che è completamente cieco.

Caratteristiche morfologiche del delfino del Gange

Tutti i delfini di fiume hanno caratteristiche simili: un corpo robusto, grandi dimensioni e peso. Il loro cranio è irregolare e presenta una piccola cresta sulla cima. Inoltre hanno la fronte pronunciata che risalta.

I delfini del Gange hanno gli occhi piccoli privi di cristalli oculari, poiché nell’habitat oscuro e fangoso in cui vivono la vista è di scarsa utilità per loro. Usano l’ecolocalizzazione per muoversi e rilevare le loro prede.

Questi delfini hanno il muso stretto e allungato, con una serie di formazioni dentali che sporgono anche quando è chiuso. Questi denti non vengono usati per masticare, ma per fermare la preda con forza e poi ingoiarla.

Delfino del Gange comportamento

Una delle peculiarità del delfino del Gange è la separazione delle sue vertebre cervicali, che gli consente di flettere il collo con maggiore inclinazione e destrezza. Questo gli dà un impulso speciale per muoversi sott’acqua.

Le pinne dorsali sono a forma di triangolo con una base larga e i pettorali sono più lunghi e piatti. Un esemplare adulto può pesare 90 chili e misurare una media di circa cinque metri. Conosciamo insieme il delfino del Gange.

Comportamento

Per quanto riguarda il comportamento, una delle sue caratteristiche del delfino del Gange è lo stile di vita solitario: è una vera rarità vederlo in coppia o in grandi gruppi. Di solito fugge davanti alla presenza umana, un problema che rende piuttosto complicato lo studio di questa specie.

Il delfino del Gange ha una personalità riservata e timida. Non si tratta dei tipici delfini che fanno acrobazie o socializzano con gli umani: sono stati visti fare salti frenetici solo quando rilevano un pericolo.

Ha un modo di nuotare molto distintivo, con la testa fuori dall’acqua, nello stile del coccodrillo Gharial. Spesso vive nelle acque controcorrenti – nei meandri – per evitare i canali e le acque calme.

È stato osservato che nuota lateralmente, sebbene non sia stato possibile determinarne la ragione. Si pensa che si tratti di un lignaggio territoriale, poiché è stato visto inseguire altri delfini. La velocità massima di nuoto del delfino del Gange è di 27 km/h.

Delfino del Gange riproduzione


Abitudini alimentari del delfino del Gange

L’alimentazione del delfino del Gange comprende gli uccelli, i pesci e le tartarughe che si aggirano o nuotano per le sponde del fiume. Questa varietà di prede è dovuta alla sua capacità di adattarsi all’ambiente. Quando individua il cibo, lo afferra e lo tiene stretto tra le mascelle per poi ingoiarlo per intero.

Di solito, il delfino del Gange rimane sul fondo del fiume, dove si nutre di pesci come il pesce gatto, nonché di gamberi e altri invertebrati che ingerisce senza distinzioni.

Abitudini riproduttive del delfino del Gange

Questa specie si dedica all’accoppiamento tutto l’anno, quindi non ha una stagione definita. Partorisce un delfino alla volta, che rimane per un anno sotto le cure della madre. I legami tra madre e figlio si interrompono quando si verifica lo svezzamento.

Il primo incontro per copulare è stimato tra i 6 e i 10 anni, durante i quali si accoppiano ogni due o tre anni. Questo intervallo così lungo, unita alla tardiva maturazione del delfino del Gange e all’aspettativa di vita di circa 25 anni, influenza direttamente la bassa popolazione della specie, che attualmente viene stimata in circa 4.000 esemplari.

La caccia illegale, la distruzione dell’ecosistema in cui vive e l’elevato inquinamento delle acque sono fattori che aumentano il pericolo di estinzione. L’intervento dell’uomo nei luoghi appartenenti ad altre specie come il delfino del Gange è dannoso per il mondo intero.


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