Il linguaggio dei cavalli: come capirlo e interpretarlo

Il linguaggio dei cavalli: come capirlo e interpretarlo
Eugenio Fernández Suárez

Scritto e verificato il veterinario Eugenio Fernández Suárez.

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

Sebbene l’uomo condivida la vita con molti animali domestici, spesso molte caratteristiche della loro intelligenza ed etologia vengono sottovalutate. Un buon esempio è il linguaggio dei cavalli, molto più complesso di quanto si pensi e che dimostra la grande intelligenza di questi equini.

Sebbene siamo abituati a conoscere meglio il rapporto tra cavallo e cavaliere, questi mammiferi hanno una vita sociale molto intensa, basata su un nucleo di individui con forti legami emotivi. Questo aspetto può ancora essere visto in specie selvatiche come il Cavallo di Przewalski (nella foto in alto).

Le mandrie di cavalli hanno un comportamento armonioso che rivela una capacità comunicativa efficace e fluida. Ciò permette di trasmettere ad altri esemplari il comportamento del resto del gruppo.

L’uso del corpo nel linguaggio dei cavalli

È vero che il linguaggio del corpo è molto importante nei cavalli. Come vedremo più avanti, infatti, è impossibile parlare di linguaggio dei cavalli senza parlare dell’importanza del contatto fisico e dei messaggi inviati attraverso determinati movimenti corporali.

tre cavalli in un allevamento con una staccionata

I cavalli sfruttano il contatto fisico di continuo. E’ possibile vederli che si sfiorano, darsi leggeri tocchi con la testa e non solo. Anche la posizione del collo e della testa servono per inviare determinati messaggi. Inarcare più o meno queste parti può significare noia o attenzione.

Anche la coda del cavallo è un eccellente strumento di comunicazione. Nel caso di movimenti improvvisi, a prescindere da quelli indotti dalle mosche, possono indicare nervosismo e irritazione. Mantenerla bassa o addirittura tra le gambe, come fanno i cani, può indicare paura o sottomissione.

La bocca è spesso molto espressiva. La retrazione delle labbra, con il cavallo che mostra denti e gengive, indica una minaccia o che siamo di fronte a un cavallo spaventato. Un comportamento che può anche essere accompagnato da morsi nell’aria. Al contrario, le labbra rilassate e cadenti, indicano pace e serenità.

In generale, l’intero atteggiamento del cavallo può offrire molte informazioni sul suo stato mentale. Se l’animale stende la testa per annusarvi o leccarvi, significa che è curioso e si sente sicuro. Se si gira di spalle e si avvicina, meglio allontanarsi: si sta preparando a scalciare.

Parlare il linguaggio dei cavalli

Sebbene sembri incredibile, ci sono sempre stati dei tentativi di interpretare questo linguaggio per poter comunicare direttamente con i cavalli. Pensate che, nel Far West, sono molte le leggende secondo cui i nativi americani sarebbero persino imparentati con questi animali selvaggi.

ragazza appoggia fronte su testa del cavallo bianco

Per esempio, la tribù indiana dei Chickasaw sviluppò una specie di alfabeto, chiamato equs. Si basava principalmente su segni con qualche vocalizzazione, e che teneva conto della comunicazione propria del cavallo.

In effetti, i nativi americani hanno insegnato questa forma di comunicazione a molti pionieri. Ancora oggi, incredibilmente, alcuni di quei segni tradizionali si ritrovano in specialità equestri, come il dressage.

Le orecchie, la chiave per capire il linguaggio dei cavalli

Recentemente, uno studio ha dimostrato che una delle forme più importanti di comunicazione dei cavalli è il movimento delle loro orecchie. Sembrerebbe siano in grado di indicare persino punti di interesse, spostando e orientando questa parte del corpo.

Questi studi hanno radicalmente cambiato il modo delle persone di interagire con i propri equini. Per moltissimo tempo, si è data maggiore importanza alla postura del corpo. Oggi, al contrario, sappiamo che un cavallo osserva con attenzione lo sguardo degli umani e, di altri animali, controlla il movimento delle orecchie.

Un importante esperimento, realizzato grazie a una registrazione audio e video, ha confermato che, senza la possibilità di visualizzare occhi e orecchie, i cavalli non sanno decifrare le informazioni comunicate dagli altri simili.

Attualmente si sta sviluppando un vero e proprio vocabolario del linguaggio dei cavalli. Unendo e ricostruendo le varie combinazioni, si sta cercando di demolire e e ricostruire la complessa struttura comunicativa di questi sorprendenti animali. L’obiettivo è quello di creare un codice che le persone potranno adoperare per “parlare” con i proprio cavalli.


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