L'abbandono di animali

L'abbandono di animali

Ultimo aggiornamento: 30 novembre, 2015

Un animale non è un vestito: quando acquistiamo un capo d’abbigliamento abbiamo la possibilità, nella maggior parte dei casi, di restituirla o cambiarla se, una volta provata a casa, non ci convince del tutto.

Ovviamente quando adottiamo un animale domestico non abbiamo la stessa possibilità e a nessuno dovrebbe mai venire in mente un’idea del genere. Purtroppo, però, i numeri ci dimostrano come l’abbandono di animali costituisca ormai una problematica diffusa e molto attuale.

Le cifre dell’abbandono di animali in Italia

Secondo uno studio pubblicato di recente in Italia sull’adozione e sull’abbandono di animali, sembrerebbe proprio che l’abbandono e lo smarrimento sia il principale problema che colpisce cani e gatti nel nostro paese.

Si calcola che 130.000 tra cani e gatti sono stati abbandonati durante il 2014, ma lo studio avverte che si tratta di cifre ufficiali che in realtà il numero di animali abbandonati potrebbe essere un 30% superiore, dal momento che i cani e i gatti recuperati da privati e da associazioni minori non rientrano in questo studio.

L’abbandono di animali è un problema preoccupante

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Nonostante si tratti di un problema diffuso a livello globale, facciamo l’esempio dell’Italia perché il numero dei casi di abbandono nel nostro paese è davvero allarmante.

Come dichiara l’ENPA, infatti, in tutti i paesi esistono casi di abbandono di animali, però la situazione italiana raggiunge livelli aberranti.

Cifre sottostimate calcolerebbero in 130.000 gli animali abbandonati ogni anno: circa 50.000 cani e circa 80.000 gatti che per la maggior parte (in 60.000 almeno) vengono lasciati al loro incerto destino durante i mesi estivi. Animali che, nell’ 80% dei casi, trovano presto la morte per fame, sete, maltrattamenti o incidenti e di cui in ogni caso si perdono inesorabilmente le tracce.

Pensare prima di adottare: ecco come evitare l’abbandono di animali

Gli esperti sottolineano che è fondamentale che chi pensa di adottare un cane ci pensi bene prima di farlo e che sia consapevole di quello che sta facendo. È necessario, dunque, che riflettiate prima di iniziare quella che dovrebbe essere una larga convivenza, affinché siate pronti ad assumervi un impegno a lungo termine: una decisione consapevole e responsabile contribuirà a ridurre le cifre terribili dell’abbandono di animali.

Un altra questione che aggrava ulteriormente il problema è che quando ci si decide a prendere un animale domestico, l’adozione di solito è una delle ultime opzioni che vengono prese in considerazione: con questo panorama, è praticamente impossibile pensare di poter porre fine a questa triste situazione o almeno cercare di ridurla.

Come arriva a casa un animale domestico

La situazione più comune è che l’animale sia un regalo di parenti o amici: per i cani si tratta del 43% dei casi, mentre per i gatti si parla del 40%. Questa dinamica rappresenta già di per sé un rischio di abbandono, dal momento che non è stato il neoproprietario a decidere di prendere un animale o no, quando in realtà questa scelta spetterebbe proprio a lui dal momento che dovrà prendersi cura del nuovo arrivato.

L’acquisto risulta essere la seconda opzione, nel 21% dei casi, per chi decide di prendere un cane, mentre per i gatti è più frequente la scelta di prenderne uno randagio o comunque trovato per strada (29%).

Quali sono le prospettive per un animale abbandonato

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Sarebbe meraviglioso potervi dare delle buone notizie, però purtroppo il destino degli animali abbandonati non è roseo. Anche se va detto che il 44% dei gatti recuperati dalla strada nel 2014 in Italia sono stati per fortuna adottati e che un 17% che si era perso, però era munito di microchip, è riuscito a ritornare tra le braccia dei propri padroni, resta purtroppo un 16% che continua ad essere ospite di qualche centro per animali e un 12% che è stato sacrificato.

L’importanza del microchip

A questo riguardo è giusto sottolineare l’importanza del microchip in quei casi in cui un animale domestico si perde: è un elemento fondamentale per poterlo ritrovare, però a quanto pare la gente non ne è ancora del tutto consapevole.

Solo il 30% dei cani ritrovati in strada era munito di microchip, mentre per i gatti la situazione è ancora più desolante, dal momento che la cifra si abbassa ad un allarmante 3%.

La sterilizzazione riduce l’abbandono di animali

Tutte le associazioni a favore degli animali sono d’accordo sul fatto che bisogna rendere consapevoli i proprietari riguardo all’importanza della sterilizzazione come arma per contrastare la piaga dell’abbandono di animali, dal momento che la maggior parte delle nascite indesiderate quasi sempre da luogo ad un episodio di abbandono.

Bisogna smettere di pensare che la sterilizzazione è una pratica anti naturale, dannosa per l’animale o che cambierà il suo carattere: si tratta, al contrario di una tecnica sicura.

Vi invitiamo quindi a fare, ognuno nel proprio piccolo, quanto è possibile per fare in modo che l’abbandono di animali smetta di essere un problema così diffuso.

L’immagine è stata cortesemente ceduta da Leo Hidalgo.


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