L'importanza della capacità di acclimatazione degli animali d'allevamento

Un buon rapporto tra gli animali d'allevamento e le condizioni ambientali in cui vivono determina una maggiore probabilità di successo di qualsiasi attività zootecnica.
L'importanza della capacità di acclimatazione degli animali d'allevamento
Érica Terrón González

Scritto e verificato la veterinaria Érica Terrón González.

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

Per comprendere cosa sia la capacità di acclimatazione degli animali d’allevamento basta fare un esempio pratico: una razza bovina originaria dell’India si adatterà più facilmente ad un clima caldo rispetto a delle razze continentali europee che vivono in un clima temperato. Per vivere nelle migliori condizioni possibili, gli animali devono raggiungere il cosiddetto equilibrio termico.

Partendo da questo presupposto, gli allevatori analizzano le caratteristiche climatiche della zona in cui è la loro azienda e dopo scelgono di allevare una razza o un’altra. Un animale che non si stressa a causa del caldo ha una maggiora probabilità di rimanere in buona salute; cosa che ogni allevatore responsabile dovrebbe tenere in considerazione.

La capacità di acclimatazione degli animali

Gli animali vertebrati si classificano in due grandi categorie in base alla loro capacità di termoregolazione.

Pecilotermi o animali a sangue freddo

Sono anfibi, rettili e pesci la cui temperatura corporea varia in base alle condizioni climatiche dell’ambiente in cui vivono. Questi esseri viventi sono privi di meccanismi di termoregolazione.

Omeotermi o animali a sangue caldo

La maggior parte degli animali domestici fa parte di questo gruppo perché dispone di un efficiente sistema di termoregolazione. Questo sistema è piuttosto complesso, soprattutto nei mammiferi che hanno numerosi meccanismi di regolazione della temperatura corporea.

Alcuni di questi meccanismi sono fisici, come la vasodilatazione o la sudorazione, o chimici, come la variazione degli ormoni e del metabolismo.

Mucca.

La termoregolazione: produzione e dissipazione del calore corporeo

In zone con climi caldi è necessario che gli animali siano in grado di dissipare il calore corporeo, sia quello prodotto dal loro corpo che quello presente nell’ambiente. In caso contrario, la temperatura del corpo aumenterebbe esponenzialmente provocando la morte dell’animale.

Per evitare ciò, gli esseri viventi devono raggiungere un equilibrio termico in base al quale il calore prodotto e quello dissipato siano equivalenti. Un animale produce calore in diversi modi:

  • Lo acquisisce dall’esterno: irraggiamento solare e temperature esterne.
  • Lo produce il corpo tramite il metabolismo basale, la digestione, l’attività muscolare e molti altri processi metabolici.

Per dissipare il calore immagazzinato, l’animale utilizza diversi meccanismi di evaporazione, radiazione, convezione e conduzione. Questi quattro modi sono efficaci se la temperatura ambientale è sufficientemente bassa.

Pertanto, quando la temperatura ambientale supera la temperatura corporea, i meccanismi di termoregolazione iniziano ad non funzionare come dovrebbero. Un animale che non è acclimatato all’ambiente non è in grado di vivere bene.

La capacità di acclimatazione dei bovini

Gli animali trattengono l’energia proveniente dalle radiazioni solare. In alcuni casi, il livello è uguale o superiore al dispendio energetico prodotto dal metabolismo basale. Nei bovini, sono molti i fattori che influenzano la conservazione del calore.

Ad esempio, le vacche con un mantello scuro conservano molta più calore di quelle con un mantello chiaro. Quindi, nei climi tropicali e subtropicali caldi e umidi, le razze bovine con colori chiari e brillanti sono le più appropriate. Al contrario, ad alta quota, le razze con mantello scuro riescono a vivere meglio perché trattengono di più il calore. In questo modo, possono vivere in ambienti con temperature più basse.

I bovini che vivono nel deserto si sono adattati a quelle condizioni climatiche. Presentano un mantello più chiaro sull’addome ed hanno degli arti più lunghi. In questo modo, il corpo è più protetto dal calore proveniente dal suolo.

Il mantello e la dissipazione del calore

In generale, possiamo distinguere due tipi di mantello:

  • A pelo corto. È costituito da follicoli piliferi primari che hanno delle ghiandole sudoripare associate. In questo modo, l’animale può espellere una maggiore quantità di acqua attraverso il sudore e con esso la temperatura in eccesso. Questo è il mantello tipico delle razze che hanno sviluppato la loro capacità di acclimatazione ai climi caldi.
  • A pelo lungo. È costituito da follicoli primari e secondari con un numero minore di ghiandole sudoripare e di dimensioni più piccole. È il tipico mantello dei bovini continentali. Questo mantello crea uno strato isolante tra la pelle e l’ambiente esterno. Ciò permette all’animale di trattenere l’umidità e la temperatura. Questo è il mantello tipico delle razze che hanno sviluppato la loro capacità di acclimatazione ai climi freddi.

L’importanza della sudorazione nella capacità di acclimatazione degli animali d’allevamento

Le ghiandole sudoripare svolgono un ruolo fondamentale nella dissipazione del calore. Influenzano la sua quantità e la sua distribuzione sul corpo. Sudare è il modo più comune che i bovini utilizzano per termoregolarsi; a differenza dell’ansimare che è utilizzato in misura maggiore da altri animali domestici.

Il tipo di pelle di un animale determina il numero delle sue ghiandole sudoripare. Forse, più importante della quantità è che le ghiandole si trovino vicino alla superficie della pelle; come accade, ad esempio, negli zebù.

Taglia e conformazione fisica delle mucche

Le mucche che si sono adattate alle zone calde hanno un corpo molto più magro, una maggiore distanza tra il garrese e lo sterno ed un ventre rialzato. Questa conformazione fisica, che presenta una superficie corporea maggiore, permette a questi animali di adattarsi più facilmente alle alte temperature. In questo modo, riescono a dissipare più calore.

Mucche al pascolo. Mucca che bruca l'erba.

La capacità di acclimatazione degli animali influisce sulle scelte degli allevatori?

In base alla posizione geografica dell’azienda, gli allevatori lungimiranti tengono conto di molti fattori prima di scegliere il loro bestiame.

Pertanto, come abbiamo potuto vedere, la taglia dell’animale, la sua conformazione fisica e la lunghezza ed il colore del mantello sono tutti dei fattori che influenzano la capacità di acclimatazione degli animali. Solo un animale in grado di raggiungere l’equilibrio termico potrà sopravvivere a climi e temperature estreme. Oggi, gli allevatori tengono conto di tutti questi fattori prima di scegliere il loro bestiame.


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