Malattie zoonotiche e insetti: quando bisogna stare attenti

Sapete che cosa sono le malattie zoonotiche e quali insetti le trasmettono? Ve ne parliamo in questo articolo.
Malattie zoonotiche e insetti: quando bisogna stare attenti
Samuel Sanchez

Scritto e verificato il biologo Samuel Sanchez.

Ultimo aggiornamento: 27 dicembre, 2022

L’estate è in piena forma, e con lei gli insetti. Anche se molti sono impollinatori fondamentali e costituiscono una fonte alimentare per molti altri animali, possono però anche rappresentare un periocolo. Alcuni infatti possono pungerci e trasmetterci delle malattie zoonotiche.

Che cosa sono le malattie zoonotiche?

Il termine “zoonosi” si riferisce a qualunque malattia infettiva che può essere trasmessa in maniera naturale da un animale all’essere umano, o viceversa.

Quando a trasmetterla è l’essere umano, è più corretto impiegare il termine “antropozoonosi”.

Ci accade spesso di pensare a cui i mezzi di comunicazione danno grande risalto, prodotte dal bestiame e da specie di interesse agricolo: l’influenza aviaria, l’influenza suina o il morbo della mucca pazza.

Ciononostante, esistono animali molto più piccoli che passano inosservati sotto i nostri occhi e sono in grado di trasmettere all’essere umano numerose malattie (a volte perfino più pericolose).

Nelle righe che seguono vi presentiamo diversi insetti che possono causarci malattie, catalogati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

La zanzara della febbre gialla

La zanzara della febbre gialla o zanzara tigre egiziana (Aedes aegypti), come indica il suo stesso nome, è la responsabile della trasmissione di malattie come la febbre dengue, la febbre gialla o l’infezione da virus Zika.

Questo piccolo artropode si distingue per le sue vistose macchie bianche, anche se la sua morfologia non è sufficientemente caratteristica da distinguerlo da altre zanzare del genere Aedes.

Come molti sanno, le zanzare femmina si nutrono di sangue. Questo comportamento atipico risponde a una precisa motivazione di carattere biologico:

  • Sia i maschi che le femmine si cibano di nettare; di conseguenza, nel corso del proprio ciclo di vita, entrambi possono sopravvivere senza pungere un vertebrato.
  • Ciononostante, le femmine hanno bisogno di sangue, per ottenere l’apporto nutrizionale necessario per deporre le uova.
  • Una femmina che non consuma sangue non è in grado di dare vita a una discendenza.

Diversamente da altre zanzare, Aedes aegypti è maggiormente attiva durante il giorno che di notte, cosa che aumenta le sue possibilità di contatto con gli esseri umani.

Nel 2013, nel continente americano sono stati registrati 2,3 milioni di casi (430,8 ogni 100.000) e 1280 morti provocate dalla febbre dengue.

Le zanzare femmina si nutrono di sangue per poter deporre le uova.

La mosche della sabbia

Senza allontanarci dagli animali alati, cambiamo specie, rivolgendo la nostra attenzione verso specie del genere Phlebotomus. Le mosche della sabbia sono vettori del genere di protisti Leishmania, responsabili della leishmaniosi.

Questi insetti assomigliano in un certo modo alle zanzare comuni, ma presentano dimensioni inferiori: al massimo due o tre millimetri. Il loro corpo è semitrasparente ed è ricoperto di peli.

  • Proprio come nel caso precedente, sia i maschi che le femmine si alimentano del nettare delle piante o delle secrezioni degli afidi.
  • L’ematofagia è necessaria solamente nelle femmine, per la produzione di uova.

Il protozoo Leishmania viene trasmesso attraverso la saliva della zanzara femmina dopo che la puntura è stata praticata e colpisce roditori, cani, marsupiali e primati.

Ogni anno, nel continente americano vengono diagnosticati una media di 60.000 casi di leishmaniosi cutanea e della mucosa, e 4.000 di leishmaniosi viscerale, con un tasso di letalità del 7%.

Le zecche

Non tutti gli artropodi portatori di malattie zoonotiche, però, sono animali che volano. Le zecche ne sono un esempio evidente e, anche se non sono insetti in quanto tali (appartengono alla classe degli aracnidi), meritano comunque una menzione speciale:

  • La zecca Ixodes ricinus, che può arrivare a superare il centimetro dopo l’ingestione di sangue appartenente al suo ospite, è in grado di trasmettere a diversi vertebrati una grande varietà di agenti patogeni. È il vettore del batterio Borrelia, responsabile della ben nota malattia di Lyme.
  • La zecca Hyalomma marginatum è il vettore principale del virus della febbre emorragica Crimea-Congo.

Forse è più difficile che una zecca abbia accesso a un essere umano: questi animali non sono in grado di volare e, per questa ragione, si aggrappano a superfici vegetali in attesa di saltare sullo sfortunato ospite. Per gli esseri umani, il rischio aumenta in ambienti rurali o quando si trovano a contatto di mammiferi selvatici.

Anche le zecche possono trasmettere alcune malattie zoonotiche. Zecca sulla pelle di una persona.

Gli animali che portano malattie zoonotiche sono utili

Gli artropodi, in generale, sono un pilastro essenziale per il funzionamento di qualunque ecosistema. Come è stato detto in precedenza, sono i principali impollinatori, che consentono alla flora di proliferare. Inoltre, rappresentano una fonte alimentare per moltissime specie animali.

Per questa ragione, anche se costituiscono una minaccia per l’essere umano in quanto portatori di malattie zoonotiche, è sempre bene ricordare che ogni essere vivente merita rispetto e ammirazione, quando si trova nel proprio ambiente naturale.


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