Il mulo, un animale testardo e perseverante

Il mulo, un animale testardo e perseverante

Ultimo aggiornamento: 07 giugno, 2018

Il mulo è un animale che convive con l’essere umano dall’inizio della storia dell’umanità. In effetti, sapete bene che è addirittura uno dei protagonisti del presepe di Natale. Ebbene, nonostante questo, in pochi conoscono la sua origine e la sua storia. Scopriamole assieme, in questo articolo.

Origine del mulo

Sei più testardo di un mulo” è una frase che avrete sentito dire decine di volte. Il fatto è che, fin dall’antichità, la testardaggine di questo animale era già nota. In effetti, nella Bibbia vi è persino menzione di una storia di un mulo che al vedere un angelo, si sdraiò fermo a terra, nonostante il padrone lo colpisse ripetutamente nel vano tentativo di farlo camminare.

D’altra parte, la famosa frase ebbe origine nello stato del Missouri, negli Stati Uniti, quando alcuni contadini si resero conto che questo animale si rifiutava di arare. Sembra che il mulo, sebbene abbia una lunga storia di convivenza con l’uomo, non sia totalmente addomesticato e continui a sentirsi particolarmente indipendente.

Nel corso dei secoli, questo animale ha cessato di essere utilizzato per il trasporto e il lavoro nei campi. Sia per la costante industrializzazione che per l’adozione di specie e razze più docili e che meglio si prestano a determinate attività agricole. In Italia, durante la I Guerra Mondiale, i muli rappresentarono l’unico mezzo di trasporto per gli alpini e diedero un contributo fondamentale per la vittoria sul fronte orientale.

L’arrivo del mulo negli Stati Uniti

Prima di diventare Presidente degli Stati Uniti, George Washington era un proprietario terriero e l’agricoltura era una parte importante della sua vita. Nell’anno 1785, il re Carlo III gli regalò un asino spagnolo, che non prometteva molto, per lo sviluppo della razza nel Nuovo Continente.

un mulo grigio su un terreno agricolo

Apparentemente, era un animale senza desideri sessuali e che, nonostante i numerosi tentativi, non era in grado di fecondare nessuna femmina della razza. Dopo mesi cercando di farlo copulare, senza successo, Washington decise di optare per un’opzione alternativa.

Ebbe la brillante idea di incrociare questo asino spagnolo con alcune delle migliori fattrici americane. Da qui sorse il mulo che conosciamo oggi: un animale certamente testardo, un instancabile lavoratore, decisamente ghiotto e sterile.

Aspetto fisico

Il mulo è molto simile all’asino. In effetti, pochi sono in grado di differenziarli. Anche così, ci sono caratteristiche che differiscono una specie dall’altra. Ad esempio, l’altezza, la forma del collo e della groppa sono più simili ai cavalli degli asini. Inoltre, i loro denti e pelliccia sono molto diversi dagli asini.

È stato usato da tempo immemorabile come animale da lavoro grazie alla sua resistenza alle malattie e per il fatto di possedere degli zoccoli più duri.

un mulo visto di profilo

Comportamento

Il mulo non è ostinato come si pensa, richiede solo rispetto. Diciamo questo perché è stato dimostrato che quando si vuole insegnare qualcosa a un mulo, se viene fatto con pazienza, gentilezza e affetto, questo animale non solo si fida del suo padrone, ma addirittura gli obbedisce.

Diventa cocciuto quando è trattato con violenza, quando viene trattato male e quando non si sente rispettato. È una caratteristica della personalità che il mulo possiede da sempre.

Problemi nella riproduzione

Come abbiamo detto poco fa, i muli sono sterili. Almeno nella maggior parte dei casi, dal momento che ci sono stati episodi eccezionali in cui un mulo è stato in grado di riprodursi e avere un puledro.

Essendo un animale frutto di un incrocio tra differenti sottospecie (asino e cavallo) del genere equino, il problema è che si tratta di un essere vivente ibrido. Il fatto di non potersi riprodurre normalmente, è dovuto al suo corredo cromosomico dispari (63 coppie di cromosomi). Esso deriva, appunto, dall’unione tra l’asino maschio (che ne ha 31) e la cavalla (32).

Ancora una volta abbiamo cercato di farvi conoscere meglio un animale popolare e molto vicino a noi. E’ interessante sapere da dove proviene e la sua storia, dal momento che ha accompagnato l’uomo fin dall’antichità.


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