Nick Murray e la protezione degli elefanti dal bracconaggio

Il fantastico progetto di conservazione che Murray e il suo team hanno creato per prevenire il bracconaggio in Zimbabwe ha salvato la vita a centinaia di elefanti.
Nick Murray e la protezione degli elefanti dal bracconaggio
Ana Díaz Maqueda

Scritto e verificato la biologa Ana Díaz Maqueda.

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

Nick Murray, zoologo gallese, da oltre 10 anni si è posto come missione la protezione degli elefanti dal bracconaggio. Dopo tanto sforzo e duro lavoro, lui e la sua squadra sono riusciti a fermare i cacciatori di elefanti africani.

Nonostante questo successo, con l’avvento del Covid-19 e il calo del turismo, Nick ha temuto per la vita degli animali che ha protetto per tanti anni. Come ha fatto lui e la sua squadra a prevenire la morte degli elefanti? Ve lo raccontiamo a continuazione.

Nick Murray e la fauna selvatica

Lo zoologo Nick Murray ha studiato all’Università del Sudafrica. Fin da quando era studente universitario, ha instaurato un legame e una passione molto forte per la fauna selvatica. Per questo motivo, per oltre 23 anni, è stato guida di canoa sul fiume Zambesi in Zimbabwe.

Ha raccontato alla BBC che il suo primo interesse per il mondo della zoologia è arrivato quando suo nonno gli regalò una rivista sulla fauna selvatica.

Al di là di questa passione prorompente, la preoccupazione di Nick per lo stato di conservazione degli elefanti non è emersa fino a quando non ha vissuto una delle esperienze più traumatiche della sua vita. Ve lo riassumiamo brevemente.

Circa 10 anni fa, Murray guidava un gruppo di turisti. Ad un certo punto gli apparve davanti agli occhi una spiacevole scena. Purtroppo, vide un gruppo di 12 elefanti morti vicino a una pozza d’acqua avvelenata dai bracconieri con il cianuro.

Fortunatamente, sono riusciti ad avvertire i guardiani del parco. Alla fine gli 11 bracconieri sono stati arrestati e condannati dalla legge. Da quel momento in poi, lo zoologo iniziò una battaglia per proteggere gli elefanti dal bracconaggio.

Mucchio di zanne d'avorio.

Gli elefanti del Parco Nazionale di Mana Pools

Da quando Murray si è stabilito in Africa, le varie popolazioni di elefanti nella regione dello Zimbabwe si sono quasi dimezzate. Infatti, sono passate dalle 20.000 iniziali alle 12.000 di oggi.

Secondo i dati ufficiali, il 2008 e il 2009 sono stati gli anni peggiori, quando è diventato comune per i bracconieri mettere il cianuro negli alberi di cui si nutrono gli elefanti. Tuttavia, quando questo metodo non dava più risultati sufficienti, hanno cominciato ad avvelenare i pozzi d’acqua, con conseguenze disastrose per la flora e la fauna.

Tali azioni non uccidono solo gli elefanti, ma anche tutti gli animali che si abbeverano da questi specchi d’acqua contaminati, anche se non sono di interesse per i bracconieri che cercano solo l’avorio. Oltre a questo, gli animali saprofagi che si nutrono delle carcasse, rischiano anch’essi l’avvelenamento

L’importanza dell’avorio sul mercato

Le zanne degli elefanti sono composte di questo prezioso materiale che ha un prezzo molto alto sul mercato nero. Quando c’è un calo del turismo, alcuni gruppi locali, con la scusa che devono guadagnarsi da vivere, finiscono per diventare bracconieri.

L’aumento dell’ecoturismo, dei safari e di tutto ciò che favorisce il mantenimento della fauna selvatica in Africa dà denaro agli abitanti e sicurezza alla fauna selvatica.

In tempi di Covid, quando il turismo e il movimento delle persone è limitato, molti ambientalisti hanno visto minacciata la sicurezza degli elefanti in molti parchi nazionali africani. Grazie al progetto di conservazione degli elefanti, il declino del turismo non ha portato a un aumento delle morti per bracconaggio.

Progetto di conservazione per la protezione degli elefanti

Nick Murray gestisce, assieme alla moglie Desiree, un grande progetto di conservazione della fauna selvatica in Zimbabwe, in cui gli elefanti sono la specie di riferimento.

Questo programma, chiamato Bushlife Conservancy, è molto complesso e pericoloso, in quanto prevede la lotta attiva contro i bracconieri. Purtroppo, oltre ad uccidere gli animali, non esitano a mettere in pericolo anche le persone che li proteggono.

Così, Bushlife Conservancy addestra i guardiani del parco a portare armi per proteggere gli animali. Inoltre, questi professionisti hanno anche acquistato fuoristrada adatti per un’azione più veloce.

La parte più interessante del progetto è il monitoraggio degli elefanti “toro”, i maschi più grandi e forti che di solito entrano ed escono dalle mandrie. Pertanto, sono loro che corrono più rischi. Questi animali tendono anche ad uscire dal Parco Nazionale e ad entrare nelle zone di bracconaggio, dove sono molto apprezzati per le loro enormi zanne.

Monitorando la vita per la protezione degli elefanti

Dal 2018, nove elefanti “toro” sono stati dotati di collari GPS e si spera che altri cinque collari possano essere utilizzati entro il 2020. Il problema di questo tipo di monitoraggio degli animali è il suo costo elevato. Infatti, ogni collare costa circa 5.000 dollari e tutto il denaro dell’organizzazione proviene da donazioni private.

Fortunatamente, il lavoro di Nick Murray e di tutta la sua squadra ha attirato l’attenzione del prestigioso Sir David Attenborough. Tanto che Murray è stato guida e consigliere degli ultimi due emblematici documentari del naturalista.

Oltre al lavoro di protezione degli elefanti, la Bushlife Conservancy gestisce altri progetti di conservazione, come quello del licaone o cane selvatico africano e del pangolino, entrambe specie estremamente minacciate.

Elefante come bersaglio nel mirino dei bracconieri.

Grazie a progetti come quello di Nick Murray, la fauna selvatica può avere un’altra possibilità in un mondo che sembra non essere toccato dalla sofferenza degli esseri viventi.


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  • de Sales, A. R., Anastácio, R. S. S., & Pereira, M. J. (2020). The African Elephant (Loxodonta africana): Mini-Review of an Endangered Species. Natural Resources, 11(8), 317-350.
  • Leader-Williams, N., Smith, R. J., & Walpole, M. J. (2001). Elephant hunting and conservation. Science, 293(5538), 2203-2204.
  • Murray, M. (October, 2020). Elephants: ‘My mission to stop poachers in Zimbabwe’. BBC News. Disponible en: https://www.bbc.com/news/uk-wales-54552670

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