I parassiti intestinali nei cani

I parassiti intestinali nei cani

Ultimo aggiornamento: 25 novembre, 2016

Di tutti i mali di cui possono soffrire i nostri piccoli amici a quattro zampe, uno dei più delicati è costituito dai parassiti intestinali. Sono dei vermi che possono provocare dei danni talmente gravi che, in diverse occasioni, portano persino alla morte dell’animale.

Sebbene sia molto più pericoloso quando capita ai cuccioli, anche gli esemplari adulti possono patire delle serie conseguenze. Se non ne sapete molto sull’argomento, a continuazione vi spieghiamo tutto ciò che dovete conoscere.

Tipologie di parassiti intestinali

Fra tutti i parassiti che infettano i cani, ne esistono 7 tipologie principali:

Anchilostomi

Si tratta dei più comuni, assimilati dal cane attraverso l’ingestione di diversi tipi di larve o uova. Queste rimangono infatti nella gramigna, una volta espulsi da un animale già infetto.

Gli anchilostomi sono microscopici e sopravvivono nell’intestino tenue, provocando spesso episodi di diarrea e una grave anemia canina, specialmente nei cuccioli con pochi mesi di vita.

Toxocara canis

cane malato 2
Autore: Christine und David Schmitt

Genere di parassiti che sono soliti infettare quasi esclusivamente le cagnette durante l’allattamento e i cuccioli di pochi mesi. Questo si deve al fatto che le larve si attivano durante il periodo della gestazione.

I sintomi di una loro presenza sono i seguenti:

  • Debilitazione
  • Ritardo nello sviluppo
  • Tosse
  • Dolore addominale
  • Polmonite
  • Blocco totale del sistema digestivo
  • Diarrea

È importante segnalare che questi parassiti sono come dei piccoli “spaghettini” di color rosa biancastro e lunghi fino a 15 centimetri.

Toxascaris leonina

Dall’aspetto quasi identico ai precedenti, la differenza si rileva nel colore, completamente bianco, e nella struttura tondeggiante. Sono comunque altrettanto pericolosi e letali.

Ecco i sintomi presentati dagli esemplari che ne risultano infetti:

Come si può notare, effetti molto simili a quelli provocati dal Toxocara canis.

Trichuris vulpis

Conosciuti da molti veterinari con il nome di tricocefali, questi parassiti risiedono nell’intestino cieco del cane e possono arrivare a misurare fino a 7 cm di lunghezza.

La caratteristica più peculiare del Trichuris vulpis è la capacità di non indurre alcun tipo di sintomatologia nell’animale. Tuttavia, a volte può causare irritazione anale, portando dunque il cane a strisciare per terra la parte interessata, al fine di lenirne il prurito.

Uncinaria stenocephala

Altra specie di anchilostomi, con la differenza che questo parassita si presenta con una forma rotonda, raggiunge i due centimetri di lunghezza e prolifera nell’intestino tenue.

Una volta che aggredisce la cute del cane, può provocargli una dermatite acuta, in particolare sulle zampe. Allo stesso modo, può generare delle cisti interdigitali.

Comunemente agli altri casi citati, anche questo parassita può provocare anemia e attacchi di diarrea.

Dipylidium caninum

Conosciuto da tutti come il verme solitario, è un parassita caratterizzato da una struttura piatta e una lunghezza che può raggiungere ben 305 centimetri.

I sintomi più comuni del Dipylidium caninum sono:

  • Diarrea
  • Debilitazione
  • Ritardo della crescita nei cuccioli di pochi mesi

Questo parassita risiede nell’intestino tenue del cane ed è stato possibile vederlo per intero solo in rare occasioni. In generale, il cane di solito lo espelle a pezzi attraverso le feci, dove appare secco e ricorda dei piccoli chicchi di riso.

Echinococcus granulosus

cane-ammalato

Al contrario del verme solitario, è uno dei parassiti intestinali più piccoli che esistano, arrivando a misurare al massimo 9 millimetri. 

Si caratterizza per un aspetto piatto e per una predilezione per l’intestino tenue dell’animale infetto. In generale, l’Echinococcus granulosus provoca diarrea, cisti idatidea e perdita della condizione fisica.

È importante evidenziare come tale parassita risulti molto comune nei cani. Una volta rilevato dal veterinario, l’unica soluzione è il completo sradicamento.

A tal fine, si raccomanda vivamente il consumo periodico degli antielmintici prescritti dallo specialista. Allo stesso modo, bisognerà evitare che l’animale consumi interiora di animali, principalmente quelle degli ovini.

Come avrete potuto notare, i tipi di parassiti intestinali che possono aggredire il vostro amico a quattro zampe sono tanti e differenti. Se notate qualcuno dei sintomi precedentemente descritti, allora rivolgetevi subito al veterinario.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.