Paura dei ragni o aracnofobia: come superarla?

Avete una paura irrazionale dei ragni? Non siete i soli. Si chiama aracnofobia e si può superare.
Paura dei ragni o aracnofobia: come superarla?
Samuel Sanchez

Scritto e verificato il biologo Samuel Sanchez.

Ultimo aggiornamento: 27 dicembre, 2022

Gli aracnidi sono degli invertebrati affascinanti. Questi piccoli animali presentano forme diverse, abitudini di caccia impressionanti e comportamenti che in molti casi affascinano i più curiosi. Anche così, sfortunatamente, ci sono persone che soffrono di una patologia chiamata aracnofobia. La paura irrazionale dei ragni è relativamente diffusa: vi daremo qualche consiglio per come superarla.

Ad ogni modo è bene puntualizzare che non si tratta di un articolo a scopo terapeutico. Quindi, di fronte a gravi fobie, andare da uno specialista sarà sempre la cosa migliore da fare.

A proposito di aracnidi

Si tratta di una classe di artropodi chelicerati che comprende molto di più dei tipici ragni a otto zampe. In questo gruppo troviamo veri ragni, tarantole e amblipigi, tra gli altri. Nonostante le loro varie forme, condividono tutte alcune caratteristiche:

  • Presentano due diverse regioni del corpo: prosoma (cefalotorace) e opistosoma (addome).
  • Hanno un paio di cheliceri, cioè un apparato che ha il compito di frantumare il cibo.
  • Tutti hanno quattro paia di arti e quelli anteriori hanno spesso forme diverse a seconda della loro funzione.
  • Sono ovipari e si nutrono principalmente di insetti.

Se non vi sentite per niente incuriositi dalle caratteristiche di questi affascinanti invertebrati, e al contrario, provate disgusto e paura, ecco come superare l’aracnofobia.

Combattere la paura dei ragni è difficile ma possibile. Ragazza guarda una piccola tarantola.


Paura dei ragni: come superarla?

Prima di tutto, è essenziale distinguere tra paura e fobia. Avere paura dei ragni è relativamente normale, poiché non è né più né meno che una reazione di difesa. Gli esseri umani temono gli animali che possono fare loro del male, e sappiamo che alcuni ragni e tarantole sono velenosi.

Una cosa diversa è la fobia, in quanto presenta dei sintomi molto più gravi, non solo mentali, ma anche fisici: sudorazione, nausea, attacchi di ansia, tachicardia o paralisi in presenza di un ragno. In questi casi, andare da uno psicologo sarà sempre l’opzione migliore, poiché si tratta di disturbi più gravi che di solito richiedono un aiuto professionale.

Ad ogni modo, c’è un piccolo trucco che vi aiuterà a superare la paura irrazionale degli aracnidi. Continuate a leggere per scoprirlo.

La terapia dell’esposizione contro la paura dei ragni

La terapia dell’esposizione consiste fondamentalmente nel porre fine ai comportamenti che mirano ad evitare la fonte della propria fobia. Per natura l’essere umano fugge da ciò che genera in lui dei sentimenti negativi. Chi ha paura dei ragni, si rifiuta di volerne vedere uno, anche nei cartoni animati o nei film.

Si tratta di una soluzione momentanea, poiché consente alla persona di smettere di provare stress e ansia allontanandosi dal fulcro del problema, ma al tempo stesso le paure aumentano e il rifiuto è maggiore.

La terapia dell’esposizione cerca di spezzare completamente questa dinamica: per superare una paura, bisogna affrontarla. Ciò non significa che una persona che ha paura verrà gettata in una piscina piena di ragni, ma che verrà esposta gradualmente alla loro presenza.

Primo piano di un ragno.
Alcuni ragni hanno un aspetto adorabile, per cui è più facile entrare in contatto con loro per la prima volta.

Per fare questo si possono seguire alcuni passaggi che aiuteranno il paziente ad abituarsi nel tempo e, soprattutto, con grande pazienza:

  • Iniziare guardando delle immagini di aracnidi per brevi periodi di tempo (da due a tre minuti al giorno) è un buon punto di partenza. Non dobbiamo fuggire dalla sensazione di ansia, purché moderata, che un gesto del genere potrà provocare: si tratta di accettarla.
  • Il passo successivo consisterà nel guardare video o documentari che raccontano curiosità e fatti sugli aracnidi. Vi consigliamo ad esempio la tarantola, perché ha un aspetto relativamente amichevole ed è perfino scelta come animale domestico.
  • L’ultimo passo sarà interagire con un ragno. Alcune specie di tarantole, come il genere Brachypelma, sono innocue e attaccano molto raramente. In ambienti controllati e con la presenza di specialisti, imparare a toccare un aracnide è l’ultimo passo per dimostrare che la paura è stata superata.

Superare una paura è motivo di orgoglio

Superare la paura dei ragni ha solo aspetti positivi: vi permetterà di conoscere e apprezzare uno degli invertebrati più affascinanti del mondo animale. Inoltre, i ragni sono degli ottimi compagni, poiché si nutrono di zanzare e altri insetti che trasmettono malattie.


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