Perché i cani vedono porte invisibili?

Perché i cani vedono porte invisibili?

Ultimo aggiornamento: 14 aprile, 2017

Molte volte i cuccioli restano fermi quando sono sull’uscio di una porta. Anche se è aperta, non la attraversano. Si tratta forse di un presentimento verso un qualcosa che noi non riusciamo ad identificare? Vi piacerebbe sapere come mai i cani vedono porte che non ci sono? Ve lo raccontiamo in questo articolo.

I cani vedono porte invisibili o qualcos’altro?

Secondo gli esperti, questo comportamento canino è legato al processo di addomesticamento subito dai loro antenati, i lupi, così come alla realtà fisica. Risulta di fatto difficile comprendere il perché un animale tanto intelligente si comporti così.

Se avete un cucciolo a casa, avrete avuto sicuramente modo di osservare questa scena. L’animale si ferma sull’uscio in posizione seduta o tranquilla, davanti alla porta aperta – come se un vetro gli impedisse di attraversarla. Questo ostacolo invisibile non può essere attraversato a meno che non sia il padrone a farlo per primo. Inutile cercare di farlo attraversare stimolandolo con giochi o con del cibo. Tuttavia, quando viene mimato il gesto di aprire questa “porta immaginaria”, il cane si avvia senza indugi.

Si tratta senza dubbio di un mistero che vale la pena analizzare. Da una parte si deve tener conto della dipendenza dei cuccioli nei confronti degli esseri umani. Dall’altra, dobbiamo considerare anche come spesso non siano in grado di comprendere il funzionamento e l’interazione di questi animali con alcuni oggetti.

I cani fanno fatica a comprendere le leggi fisiche (a volte facciamo fatica perfino noi umani). Per questo, per loro è fondamentale la componente sociale. Riescono a risolvere problemi anche molto complessi, ma per farlo hanno bisogno di quest’ultima. Se non possono condividere un’attività con qualcuno, sono costretti a lavorare su una soluzione meno intelligente e, per questo, meno precisa ed efficace.

Per questo motivo non riescono a capire se in una porta ci sia una barriera di vetro oppure no. Oltre al non voler attraversarla a meno che non ci sia il padrone a fungere da esempio, a volte provano comunque ad attraversarla senza accorgersi che è chiusa, e andando quindi a sbattere contro il vetro.

I cani vedono porte invisibili, o esseri umani necessari

cane prende aria

Da ormai diverso tempo si discute sulla possibilità che l’addomesticamento abbia fatto perdere ai cani alcune abilità. Prendendo come riferimento i loro parenti più stretti, i lupi, i cani fanno molta più fatica a superare alcuni ostacoli. Hanno inoltre più difficoltà anche nel risolvere problemi “quotidiani” come la ricerca di un rifugio o di cibo.

Non è che i cani vedano porte invisibili, piuttosto hanno bisogno dell’approvazione del loro padrone per fare molte cose. Dopo anni di addomesticamento e convivenza, i cani sono ormai diventati più che dipendenti dagli esseri umani.

Quando, per esempio, li portiamo a passeggio e incontriamo qualcuno, è probabile che il cane, prima di decidere come comportarsi, guardi come reagiamo noi. Di fronte a situazioni che non riescono risolvere da soli, spesso preferiscono cercare l’aiuto dei loro padroni, piuttosto che pensare con la loro testa.

La dipendenza dall’essere umano è fortissima. A volte hanno perfino più fiducia negli uomini che in sé stessi. C’è da dire inoltre che, se l’addomesticamento ha permesso al cane di acquisire alcune abilità, altre sono state inevitabilmente perse. L’evoluzione ha portato i cani a sviluppare un’attenzione maggiore verso il linguaggio e l’intonazione della lingua umana, così come verso i nostri sguardi.

Se il cane è abituato ad attraversare la porta di vetro solo quando il padrone la apre, aspetterà fin quando questo non succeda. Non bisogna dimenticare come i cuccioli siano molto legati alle proprie abitudini, e come il loro apprendimento sia basato sulla ripetizione.

La capacità di distinguere il vetro non è sempre efficace. Alcune razze (come i Labrador) non vedono bene. Per lo svolgimento delle loro attività quotidiane, fanno quindi grande affidamento sull’olfatto e sull’udito.


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