Tutto quello che bisogna sapere sul nibbio reale

Tutto quello che bisogna sapere sul nibbio reale
Francisco María García

Scritto e verificato l'avvocato Francisco María García.

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

Il nibbio reale è un rapace originario dell’Europa. La sua statura e la sua fisionomia ricordano la sottospecie del nibbio nero, ma si distingue per il colore grigiastro della sua testa. Si nutre di piccoli mammiferi, uccelli e pesci, talvolta di carogne.

Il suo nome scientifico è Milvus milvus e appartiene alla famiglia degli Accipitridae, che è caratterizzata dal suo becco ricurvo. Inoltre, possiede forti artigli, molto utili nella caccia e una sorprendente vista. Tutte armi perfette per non lasciare scampo alle sue prede.

Come molte altre specie, il nibbio reale è ora considerato un uccello in pericolo di estinzione. La causa principale è l’azione dell’uomo sul suo habitat e cattive abitudini di protezione del bestiame. Come reti metalliche o veleni.

Caratteristiche del nibbio reale

Il nibbio reale è un uccello rapace che ha una lunghezza di 60-65 centimetri. In volo può raggiungere un’apertura alare fino a 170 centimetri, grazie al dispiegamento delle sue ampie ali. Il suo peso può variare tra 900 grammi e 1,2 chilogrammi.

Nibbio reale ad ali spiegate

Una delle sue principali caratteristiche è il colore delle sue piume. Sono castane, tendenti al rosso e diventano più scure e folte nella zona del petto. Al contrario, il piumaggio della sua testa ha una tonalità grigiastra pallida, che è molto più chiara nei giovani esemplari.

Il nibbio è una specie che si distingue facilmente tra i membri della sua famiglia, grazie al suo aspetto. Colpisce il colore arancione delle sue ali spiegate, così come la sua coda molto biforcuta. È un uccello molto stilizzato nella sua forma di volare.

Principali abitudini del nibbio reale

Dato che ha una dimensione media, le sue abilità di caccia sono diverse da quelle degli altri Accipitridi di maggiore statura. Di solito si nutre di piccoli animali come roditori o piccoli rettili. Può anche attaccare animali malati o la cui mobilità è limitata, il che gli ha dato la reputazione di essere un animale alquanto opportunista.

Il nibbio reale ha una dieta variata. Nella sua alimentazione include lepri, conigli e topi di campagna, anche piccoli uccelli, pesci o piccoli mammiferi. Durante l’inverno è comune vederlo mangiare grilli o resti di animali morti.

Per cacciare, il nibbio reale sfrutta la sua infallibile vista. Le sue ampie ali gli permettono di scendere in picchiata sulla preda e raggiungere animali anche molto rapidi. Con i suoi artigli, mantiene la prede in aria fino a quando non può mangiarlo, in tutta tranquillità, con l’aiuto del suo becco adunco.

Nibbio reale visto dal basso mentre vola

Dove vive il nibbio reale?

Il suo habitat coincide con foreste e campagne, dove vive assieme ad altri membri della famiglia come aquile o nibbi neri. Vivono prevalentemente in Europa Occidentale, ma anche nelle Isole Canarie e a Capo Verde. Numerosi esemplari si trovano in Spagna, Francia e anche nel sudovest della Germania.

Durante l’inverno, di solito, si spostano nelle zone più calde. È interessante notare che un gran numero di questi esemplari raggiunge l’Africa superando lo Stretto di Gibilterra.

Per nidificare, il nibbio reale preferisce alberi di montagna, dove si nasconde in attesa di roditori. I loro nidi sono elaborati con rami e foglie, e la cova include da una a tre uova. Durante il periodo di incubazione, il maschio sostituisce la femmina quando ha bisogno di nutrirsi.

Il nibbio reale a rischio di estinzione

Si stima che la popolazione totale di nibbi reali in Europa possa essere compresa tra le 19.000 e le 24.000 coppie. Il declino di questa specie è stato significativo dagli anni ’90. Oggi questo rapace è incluso tra gli animali in via di estinzione, presenti nella Lista Rossa dell’IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura).

Attualmente, il nibbio reale è vittima di molte azioni che mettono a rischio la sopravvivenza della specie. La deforestazione non pianificata, i veleni e le trappole allestite per altri animali, sono alcune delle principali cause che stanno spingendo questo bellissimo volatile verso il baratro dell’estinzione.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.