Come riconoscere i sintomi della parvovirosi canina?

Come riconoscere i sintomi della parvovirosi canina?

Ultimo aggiornamento: 17 agosto, 2018

Se avete un cane, è possibile che abbiate già sentito parlare di questa malattia. E’ di carattere virale e molto contagiosa: purtroppo, registra un alto tasso di mortalità. I sintomi della parvovirosi canina sono vari e possono essere rilevati in tempo utile per evitare che provochi il decesso dell’animale colpito.

Per prevenire questa malattia è importante controllare sempre i luoghi che il vostro amico a quattro zampe frequenta. In questo articolo vi parleremo di come riconoscere la parvovirosi canina, dandovi importanti informazioni sul suo contagio e gli eventuali trattamenti da applicare.

Una malattia mortale

La parvovirosi canina, nota anche come CPV, è una malattia di origine virale che colpisce principalmente l’intestino di cani di tutte le razze. Soprattutto, colpisce i cuccioli, ma può diffondersi facilmente anche tra gli esemplari adulti.

Il virus colpisce la mucosa intestinale dell’animale, da cui trae vantaggio per la sua rapida propagazione e attacca direttamente i globuli bianchi (o leucociti), che sono fondamentali per il sistema immunitario. Una volta che diminuisce la loro densità, possono presentarsi due varianti potenzialmente letali di parvovirosi:

  • Enterica: colpisce gli enterociti del tubo digerente, che causa un’apparente gastroenterite comune. Quello che succede in realtà è che le cellule sono costrette alla necrosi e, poco a poco, la malattia finisce per colpire l’intero organismo.
  • Miocardica: è una variante rara, che colpisce direttamente le cellule cardiache dell’animale.

Tra le conseguenze della parvovirosi canina, troviamo: morte improvvisa, infarto, disidratazione dovuta a vomito o diarrea e setticemia.

Come si diffonde?

La parvovirosi canina viene trasmessa per contatto diretto con aree infette. Il virus rimane attivo nelle feci e nelle urine degli animali per un lungo periodo di tempo e può persino essere trasmesso con mezzi indiretti.

Cani randagi vicino alla spazzatura

Una persona che è stata in contatto con uno di questi siti può trasmettere la malattia, poiché può sopravvivere su quasi ogni superficie.

Per questo motivo si consiglia di mantenere puliti i luoghi in cui il vostro cane passa la maggior quantità di tempo, favorendo sempre una corretta igiene. Se uno dei cani del quartiere o del parco si ammala di questo virus, espone l’intera popolazione al contagio.

Inoltre, è necessario prestare particolare attenzione nelle aree sporche o scarsamente igienizzate, dove la spazzatura è esposta all’aria aperta. Mosche, pulci, zecche e uccelli che si nutrono di questi resti possono espandere il virus con la stessa efficacia di un essere umano.

L’animale può essere vaccinato contro questa malattia, ma questo non impedirà che si diffonda nell’ambiente. In ogni caso, la cosa più consigliabile per evitare la propagazione accidentale, lo ripetiamo, è preservare l’igiene del vostro cane e controllare sempre gli spazi e i luoghi dove gioca, corre, si rotola e mette il muso.

Sintomi della parvovirosi canina

Rilevare i sintomi della parvovirosi canina può essere un po’ problematico all’inizio, a causa dei segnali principali che sono comuni ad altre malattie. Tra loro, si distinguono:

  • Febbre.
  • Diarrea con tracce di sangue.
  • Vomito.
  • Mancanza di appetito.
  • Fatica.

Viene spesso confusa con la gastroenterite a causa di sintomi simili, ma l’unico modo per essere sicuri è fare un esame del sangue per controllare i livelli dei globuli bianchi. Come accennato in precedenza, la malattia tende a indebolire il sistema immunitario dell’individuo.

Veterinari visitano un cucciolo di labrador

In ogni caso, se sospettate della possibile presenza di parvovirosi canina, è meglio portare subito l’animale al pronto soccorso veterinario, dove il medico sarà in grado di fare una diagnosi accurata.

Trattamenti

Se il veterinario confermerà i vostri dubbi, di solito si ricorre al ricovero immediato per evitare che altri esemplari vengano contagiati accidentalmente. Gli antibiotici possono essere somministrati nella maggior parte dei casi, ma non è detto che abbiano effetti sulla malattia.

In questo senso, trattandosi di una malattia virale, non esiste una cura efficace al 100% per tutti i casi. È meglio attaccare i sintomi uno per uno in modo che l’animale recuperi la sua forza e possa superare la malattia grazie al recupero del proprio sistema immunitario.

In ogni caso, l’ideale è vaccinare da piccolo il vostro animale domestico prima che possa verificarsi questa terribile malattia, evitando l’angoscia che può causare. Ricordatevi sempre di mantenere gli ambienti di casa puliti e igienizzati e di scambiare informazioni con gli altri proprietari per poter scongiurare la formazione di possibili fuochi di infezione.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.