Scopriamo insieme un cavallo preistorico congelato

I ricercatori che hanno partecipato alla spedizione sospettano che il cavallo preistorico congelato ritrovato sia affogato, poiché non presenta ferite sul corpo. 
Scopriamo insieme un cavallo preistorico congelato
Eugenio Fernández Suárez

Scritto e verificato il veterinario Eugenio Fernández Suárez.

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

E’ stato scoperto un cavallo preistorico congelato, e si tratta del cavallo Lena, che è vissuto durante il Paleolitico e si è estinto tra i 30000 e i 40000 anni fa.

Gli animali estinti attirano l’attenzione, ma possiamo sapere qualcosa su di loro solo attraverso dei fossili o dei disegni sul muro.

Esistono però delle eccezioni: è il caso di un cavallo preistorico congelato. Continuate a leggere per saperne di più!

E’ stato scoperto un cavallo preistorico congelato

E’ avvenuto in Siberia, dove un gruppo di scienziati sono riusciti a ritrovare i resti intatti di un cavallo preistorico della specie cavallo di Lena (Equus lenensis), un cavallo selvatico simile al cavallo di Przewalski che ha vissuto durante il Paleolitico, e che è morto tra i 30000 e i 40000 anni fa.

Questo animale preistorico, che ha due anni d’età, ha il pelo e le parti del corpo intatti, e probabilmente anche qualche organo interno. Ciò si deve al fatto che è rimasto nel permafrost, ovvero, un terreno completamente congelato.

Questi non sono i primi resti che rivela il permafrost: cuccioli di leoni delle caverne e di mammut sono solo alcuni degli animali che si sono conservati perfettamente sotto il suolo della Siberia e di altre regioni fredde.

3 cavalli selvaggi

E’ possibile clonare un cavallo preistorico?

I ricercatori che hanno partecipato alla spedizione sospettano che il cavallo preistorico congelato ritrovato sia affogato, poiché non presenta ferite sul corpo. Il perfetto stato di conversazione di questo esemplare dà il via alla clonazione e alla gestazione dell’embrione in un cavallo attuale.

Questo è uno dei rami della scienza che genera più polemiche al giorno d’oggi, poiché l’estinzione di queste specie migliaia di anni fa, probabilmente ha contribuito ad equilibrare gli ecosistemi, e ciò suppone che l’Europa odierna difficilmente possa ospitare degli animali estinti senza squilibrare gli ecosistemi.

Altre specie non estinte, come il bisonte europeo, si stanno ambientando in altri paesi attraverso vari progetti.

Bisogna sottolineare che questo animale non ha vissuto nella Penisola Iberica, e che è stato un suo antenato quello dipinto nella grotta di Altamira.

La specie: cavallo di Lena

Il cavallo di Lena ha vissuto in Beringia, che durante il tardo Pleistocene equivaleva al nord del Canada, dell’Alaska e della Siberia. Si crede che gli esemplari adulti avessero un pelo folto per evitare il grande freddo della zona.

Pittura rupestre cavallo

Il cavallo di Lena appartiene al genere Equus, i cavalli moderni del Pleistocene. Si crede discendano da un piccolo mammifero erbivoro con le dita conosciuto come Eohippus.

Successivamente, gli antenati dei cavalli sono aumentati di dimensioni e le dita si sono trasformate in zoccoli, per dare origine 5 milioni di anni fa al genere Equus, al quale appartengono sia il cavallo di Lena che quello attuale.

Probabilmente il cavallo di Lena, insieme ad altri simili, ha cominciato a diffondersi sulla Terra circa 15000 anni fa attraverso il ponte sullo stretto di Bering. 10000 anni fa tutti i cavalli, incluso quello di Lena, si sono estinti in America del Nord.

Nel Paleolitico, gli esseri umani cacciavano i cavalli, come si può osservare dai fossili e dalle pitture rupestri.

Probabilmente, il cavallo di Lena si è estinto per via della caccia, anche se altre specie di cavalli hanno subito un processo di addomesticamento, che ha portato alla scoperta dei primi veterinari dei cavalli.

Gli unici equini oggi considerati semi selvaggi sono il cavallo di Przewalski e il cavallo Mustang. Entrambi sono in realtà animali addomesticati che sono tornati a vivere in natura recuperando parte del loro comportamento selvaggio.


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  • Boeskorov, G. G. (2004). The North of Eastern Siberia: Refuge of Mammoth Fauna in the. Gondwana Research7(2), 451-455.


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