Siete amanti dei gatti o gatto-dipendenti?

Siete amanti dei gatti o gatto-dipendenti?

Ultimo aggiornamento: 22 ottobre, 2015

Il gatto è uno degli animali più indipendenti che si conoscano, al punto che la maggior parte degli amanti di questi animali pensa che se i gatti avessero il pollice non avrebbero bisogno degli esseri umani.

Questo animale è in grado di passare il tempo intrattenendosi da solo o di isolarsi assolutamente da tutto mentre intorno regna il caos: è dunque quanto mai improbabile che il gatto sviluppi una qualche forma di dipendenza nei vostri confronti.

Ciò che invece non risulta poi così strano è che si verifichi il contrario, e cioè che sia il proprio padrone a sviluppare un forte attaccamento verso l’animale, trasformandosi in un amante dei gatti o addirittura in un gatto-dipendente. A continuazione condividiamo con voi una serie di caratteristiche inerenti a queste due figure con le quali, forse, vi sentirete identificati.

Gli amanti dei gatti

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Piccoli, pelosi, soffici, giocherelloni, scontrosi, vanitosi, intrepidi, curiosi e molto, molto intelligenti: questi e molti altri aggettivi calzano a pennello ai gatti.

Indipendentemente dalla razza che amate di più, ognuno di questi felini possiede una qualità speciale che li rende animali così furbi, ammirevoli e desiderabili: è il loro attaccamento alla libertà e all’avventura, uniti a un’estetica indiscutibile.

Un padrone amante dei gatti è quella persona che, prima di tutto, è capace di rispettare il felino e, ovviamente, il suo peculiare carattere. In poche parole, un buon padrone è quello che non disturba il gatto se quest’ultimo, tediato dalla presenza della gente, non ha voglia di socializzare.

Oppure è quello che non si spazientisce se il gatto non risponde ai suoi ripetuti richiami e che non insiste quando si rende conto che l’animale non ha voglia di coccole in quel preciso istante.

Quando si comprende la personalità dei gatti, si capisce e si rispetta anche il loro alto livello di autonomia. A differenza dei cani, furono i i gatti che, durante il loro processo di domesticazione, scelsero di convivere con gli uomini.

Non c’è da stupirsi dunque se si comportano come esseri totalmente liberi, senza preoccuparsi troppo delle esigenze che può avere il loro padrone: stanno solo manifestando la loro indole naturale.

Persino chi non è un grande esperto di gatti sa bene che i gatti non hanno molto bisogno dell’aiuto che può offrirgli una persona ed è per questa ragione che aggettivi come “distante” o “indifferente” sono parole che spesso vengono usate per descrivere il comportamento di questi felini.

La maggior parte degli amanti dei gatti sogna di dormire con il proprio micio o che quest’ultimo divida con lui il sofà durante lunghi sonnellini pomeridiani, ma…è davvero possibile tutto questo? Ovviamente si, sempre se a deciderlo è stato il gatto!

D’altra parte però, va detto che il fatto che sia sempre scostante e non cerchi mai il contatto col padrone non sempre è segno di indipendenza e autonomia: a volte può trattarsi di un sintomo che rivela un problema di salute. Per questo motivo vi raccomandiamo di realizzare sempre, periodicamente, delle visite di controllo dal vostro veterinario ed escludere con sicurezza ogni tipo di problema.

I gatto-dipendenti

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Agli antipodi degli amanti dei gatti troviamo i padroni gatto-dipendenti, che lungi dal comprendere il carattere dell’animale e rispettare la sua libertà, non fa altro che invadere il suo spazio in continuazione.

Un buon esempio di padrone gatto-dipendente è quello che, mentre il gatto se ne sta comodamente steso a dormire sopra un comodo cuscino, lo prende d’assalto e comincia a provocarlo per fare in modo che l’animale reagisca mordicchiandolo.

La scena appena descritta mostra senz’altro una condotta erronea da parte del padrone del felino: il gatto è un animale libero per natura e obbligarlo a reagire e a rispondere quando fa comodo a noi e nel modo in cui piace a noi non è un buon modo di comportarsi.

Agendo in questo modo, il gatto si sentirà accerchiato e non tarderà a dimostrare tutto il suo malcontento.

Spesso si sentono lamentele come “lo chiamo e lui non viene”. Il fatto è che, purtroppo, molti proprietari di gatti confondono questo animale con un cane e da cane lo trattano, quando in realtà farebbero bene a mettersi l’anima in pace: il gatto se non ha voglia di muoversi, non si muoverà. Anche se ha sentito perfettamente che lo stanno chiamando.

Il comportamento gatto-dipendente spinge il padrone a commettere degli sbagli, che fondamentalmente consistono nel non rispettare l’animale e pensare che il gatto gli ubbidirà in ogni momento, esattamente come farebbe un cane, senza rendersi conto che questa è l’ultima cosa che farebbe un felino.

Anche le dimostrazioni d’affetto esagerate o il fatto di comprare vestitini per il gatto e assecondare ogni suo vizio sono segnali che contraddistinguono i padroni che sono diventati gatto-dipendenti.

Accorrere ogni volta che il gatto emette un miagolio e prestargli un’attenzione smisurata si può convertire in un arma a doppio taglio. Bisogna capire che magari in certi momenti il gatto è un po’ annoiato e fa di tutto per richiamare l’attenzione del proprio padrone.

Fermo restando che, se il vostro micio miagola insistentemente più del dovuto, la cosa migliore da fare sarà portarlo subito dal veterinario, per escludere che ci siano dei problemi seri di salute.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.