Sintomi dei boli di pelo nei gatti: come riconoscerli

I boli di pelo sono un problema di salute che colpisce tutti i gatti in misura maggiore o minore.
Sintomi dei boli di pelo nei gatti: come riconoscerli

Ultimo aggiornamento: 12 marzo, 2020

È noto che i felini sono estremamente puliti e che passano molte ore al giorno a leccarsi. Questo è un aspetto positivo perché non saranno mai sporchi, ma può anche avere conseguenze negative, come la formazione di boli di pelo nei gatti. In questo articolo vi diciamo come riconoscere i sintomi dei boli di pelo nei gatti.

Perché si formano i boli di pelo nei gatti?

Come primo passo dobbiamo imparare qualcosa sulle abitudini dei gatti. I gatti trascorrono molto tempo a mantenere la pelliccia pulita e in condizioni eccellenti. Ecco perché la loro lingua “graffia”, dal momento che la usano per rimuovere lo sporco e pettinarsi il pelo.

Per quanto riguarda l’igiene questo è un ottimo modo di mantenersi puliti, ma il problema è che gli animali non hanno la capacità di sputare i peli che rimangono intrappolati nella lingua, per cui li ingoiano. Questo accade continuamente, quindi si formano delle palle di pelo nello stomaco che possono portare a diverse complicazioni.

Dobbiamo tenere presente che i gatti si curano sempre e ingoiano i peli ogni giorno, ma durante i periodi di muta, soprattutto prima dell’estate, questa situazione peggiora.

È molto importante prestare attenzione al comportamento del nostro animale domestico in primavera per evitare che la produzione di boli di pelo diventi un grave problema di salute.

Inoltre, nel caso in cui avete un gatto a pelo lungo, come un persiano, un Maine Coon, un gatto d’Angora turco o un balinese, è essenziale prestare attenzione al momento della caduta della pelliccia prima dell’estate.

Gatto a pelo lungo


Quali sono i sintomi?

Nella maggior parte dei casi vedrete e sentirete che il vostro animale inizia a tossire e dopo pochi secondi espellere una palla di pelo che probabilmente deglutirà o forse sputerà di nuovo.

Tuttavia, quando sta attraversando la muta, non solo questo episodio sarà ricorrente, ma sarà anche accompagnato da altri sintomi o cambiamenti nel suo comportamento.

Questo quadro clinico non deve essere mantenuto per più di due giorni senza essere controllato da un veterinario. Questi sono i principali sintomi di formazione di boli di pelo nei gatti:

  • Vomito mezzo solido e mezzo liquido.
  • Frequenti conati.
  • Rigurgiti.
  • Pancia gonfia.
  • Costipazione.
  • Tosse.
  • Apatia e depressione.
  • Comportamenti strani, cattivo umore, irritabilità.

Come prevenire e curare i boli di pelo nei gatti?

I padroni desiderano che il proprio animale domestico sia sempre in buone condizioni e in perfetta salute. La formazione di boli di pelo nei gatti è normale e avviene ogni anno, tuttavia è necessario prevenire possibili complicazioni.

Gatto che si lecca

La prima cosa da fare per evitare questa condizione è spazzolare quotidianamente o a giorni alterni la pelliccia del vostro gatto. In questo modo, una buona quantità di peli rimarrà nella spazzola e andrà nella spazzatura, non nello stomaco.

Se avete un cucciolo, sarà più facile abituarlo a questo gesto, ma nel caso in cui l’animale sia più grande e non voglia essere spazzolato, potete semplicemente cogliere l’occasione per accarezzarlo e rimuovere i peli con la mano.

È molto importante escludere che l’animale abbia un problema digestivo o intestinale. Ad esempio per una digestione lenta o per la comparsa di feci troppo secche a causa del tipo di alimentazione. Alcuni medici indicano un cambiamento nella dieta, che include pesce, pollo o fegato, per aiutarli a defecare.

Quando un gatto soffre della formazione di boli di pelo nello stomaco, alcuni veterinari prescrivono una purga che consente loro di espellerli attraverso le feci. Ad esempio, potete provare a dargli l’erba gatta (nota anche come catnip), la valeriana o persino la vaselina, sempre con la supervisione di un professionista di fiducia.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.