Un cane smarrito cammina per 80 chilometri verso casa

Scoprite la straordinaria storia di Cleo, la labrador che ha ritrovato la strada di casa e le novità sull'orientamento dei cani.
Un cane smarrito cammina per 80 chilometri verso casa
Samuel Sanchez

Scritto e verificato il biologo Samuel Sanchez.

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

Lo scorso maggio, sui giornali americani sono emerse delle notizie sorprendenti: un cane smarrito aveva camminato per 80 chilometri fino alla sua vecchia casa, in cerca dei suoi padroni.

Per quanto sorprendente e tenera possa essere questa storia, l’evento evidenzia la poca conoscenza che ancora si ha sul senso dell’orientamento e la memoria dei cani. Come ha potuto percorrere così tanta strada per tornare a casa? Quali meccanismi fisiologici usano i cani per ritrovare la via del ritorno? Se volete saperne le risposte a queste domande, continuate a leggere.

La notizia: un cane smarrito torna a casa

Il 12 luglio una femmina di labrador di quattro anni è stata dichiarata smarrita nella città di Olathe, in Kansas, negli Stati Uniti. Con sorpresa dei mezzi di comunicazione, questa cagnolina coraggiosa è stata trovata nella sua vecchia casa a Lawson, in Missouri, a quasi 100 chilometri da dove è stata dichiarata scomparsa.

Il giornale Daily Star racconta che gli attuali proprietari della casa (che ci vivevano da due anni) hanno localizzato la cagna mentre si aggirava per la casa e, dopo un momento di diffidenza, sono riusciti a guadagnarsi la sua fiducia e portarla dal veterinario. La cagnolina, di nome Cleo, è stata restituita ai suoi proprietari, che si trovavano a più di 80 chilometri di distanza.

Questa notizia è particolarmente sorprendente non solo per il cammino inimmaginabile che il cane ha dovuto percorrere per raggiungere la sua vecchia casa, ma perché senza dubbio ha dovuto anche attraversare strade transitate e persino ponti trafficati e un fiume.

Labrador retriever felice.

Come si orienta un cane smarrito?

Questo non è il primo caso in cui un animale smarrito ha ritrovato la via del ritorno a casa. Ad esempio, nel 2014, una gatta chiamata Holly ha percorso più di 320 chilometri per tornare a casa, dopo essersi persa due mesi prima, durante le vacanze con i suoi padroni.

Questo è anche il caso di Hank, un cane che ha camminato per 18 chilometri per tornare al suo rifugio per animali una volta trasferito dalla sua famiglia adottiva.

Il modo in cui i cani e gli altri animali domestici riescono a orientarsi su distanze così lunghe, in parte, è ancora un mistero. Come in molti altri casi, questa straordinaria capacità sembra risiedere nell’efficacia del olfatto canino.

I cani hanno da 220 milioni a duemila miliardi di recettori olfattivi nel naso, il che si traduce in una straordinaria capacità di riconoscere e seguire tracce e odori.

Oltre a seguire direttamente gli odori, sono anche in grado di collegare catene cicliche di odori per raggiungere un punto specifico. Ovvero, se non trovano direttamente l’odore della loro casa, possono provare a riconoscere l’odore di un cartello o di un contenitore della spazzatura che si trova a una certa distanza da essa, in modo da avvicinarsi gradualmente al loro obiettivo.

Non tutto è una questione di olfatto

Secondo la rivista Science, i cani potrebbero anche utilizzare il campo elettromagnetico terrestre per ubicarsi nello spazio tridimensionale. Ciò consentirebbe loro di creare scorciatoie in un terreno sconosciuto, portandoli più vicino alla loro destinazione in modo più rapido ed efficiente.

Queste ipotesi nascono da studi scientifici come quello della suddetta fonte, in cui dei dispositivi GPS vengono inseriti nei cani per scoprire come tornano al punto in cui si trovano i loro tutori, dopo aver seguito una traccia che colpisce la loro attenzione durante lunghe distanze.

I risultati dimostrano che potrebbero avvantaggiarsi dalla disposizione del campo elettromagnetico terrestre per pianificare i loro percorsi, anche se questo deve ancora essere studiato ulteriormente.

Cane che annusa in un bosco.

Un cane smarrito che torna a casa, ma molti non lo fanno

Per ogni caso come quello di Cleo, Holly o Hank, ci sono migliaia di altri casi che non sono andati a buon fine in cui gli animali smarriti non sono stati grado di tornare a casa. Ciò è dovuto, in parte, al fatto che gli odori non durano per sempre. Con il tempo, le loro particelle si disperdono nell’aria, a seconda di vari fattori come l’umidità o il vento, rendendo impossibile il ritorno a casa del cane.

Per questo motivo, è necessario che tutti i padroni di animali domestici prestino particolare attenzione ogni giorno, quando espongono gli animali all’ambiente esterno. Per quanto incoraggiare la curiosità sia sempre appropriato nei cani, controllare attentamente i loro movimenti sarà sempre essenziale per evitare dei dispiaceri.


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