Abbandono di animali: un fenomeno in continua crescita

Abbandono di animali: un fenomeno in continua crescita

Ultimo aggiornamento: 15 dicembre, 2016

Quando parliamo dell’abbandono di animali, si tende a considerare tale triste fenomeno come qualcosa di marginale, temporaneo. Anche per il fatto che se ne parla solo durante i mesi estivi, quando il problema appare più evidente. Al contrario, l’abbandono di cani e gatti riguarda indistintamente tutti i mesi dell’anno. Secondo alcuni dati, però, sembrerebbe che il numero dei trovatelli stia diminuendo. Almeno stando alle statistiche sugli interventi delle associazioni animaliste.

Abbandono di animali: un fenomeno costante

abbandono di animali in strada

La Fondazione Affinity ha pubblicato uno studio dedicato agli animali abbandonati abbastanza positivo. Secondo questi dati, in Spagna furono salvati 104.501 cani e 33.300 gatti durante il 2015. Un calo sensibile rispetto al precedente 2014.

Aumenta poi il numero di padroni che riescono a ritrovare l’animale smarrito. Una conseguenza del positivo utilizzo di microchip tra gli animali domestici più comuni, proprio come cani e gatti.

Inoltre, il fenomeno dell’abbandono non è più legato solo ad un discorso economico. Alcune famiglie decidono di abbandonare il proprio gatto o cane più per problemi comportamentali o di adattamento che per non poterlo mantenere.

Ad ogni modo, si tratta di una vera e propria piaga, che colpisce migliaia di animali innocenti, la cui fine, in strada, termina spesso nel peggiore dei modi. L’abbandono di animali viene perpetrato quotidianamente.

Per poter cambiare questa triste realtà, occorre responsabilizzare i proprietari e informare l’opinione pubblica in modo adeguato e costante.

La stagione dell’abbandono di gatti

Se, da un lato, il numero di animali salvati dalla strada rimane stabile durante tutto l’anno, c’è un netta differenza tra cani e gatti. E scopriamo assieme il perché.

Durante il secondo quadrimestre dell’anno, infatti, si registra il maggior numero di felini ospitati nei gattili. Un dato non collegato con le vacanze estive, quanto piuttosto relativo alla fase di calore che questi animali attraversano, proprio nei mesi con maggior luce solare.

Da maggio a settembre, il comportamento degli animali cambia, diventa instabile. Poche persone hanno la pazienza sufficiente per sopportare ululati e atteggiamenti fastidiosi, sia di giorno che di notte.

E’ dunque importante ribadire il ruolo cruciale della sterilizzazione, soprattutto se vivete in città. Se avete paura di possibili cuccioli ‘indesiderati’ o non sopportate i comportamenti altalenanti legati al delicato periodo dell’accoppiamento, questa resta la migliore soluzione possibile.

Principali motivi dell’abbandono di animali

Oltre a quelli già descritti, di natura economica e di convivenza, tra le principali cause di abbandono di cani e gatti troviamo:

  • Fine della stagione della caccia.
  • Cambio di domicilio.
  • Perdita di interesse per l’animale domestico.
  • Mancanza di tempo o spazio.
  • Allergie.
  • Nascita di un figlio.
  • Gravidanza (paura della Toxoplasmosi).

Cosa succede agli animali che finiscono in canili e gattili

La Fondazione Affinity ci fornisce altri interessanti dati legati all’abbandono di animali. Questa volta mostra quale sia il percorso dei trovatelli, una volta che vengono accolti in strutture pubbliche.

Le percentuali che elenchiamo qui in basso sono relative al futuro che aspetta gli animali abbandonati che vengono ospitati in canili e gattili:

  • Adozione (44%).
  • Ritrovamento dei proprietari (19%).
  • Permanenza nella struttura (14%).
  • Sacrificio (10%).

Anche in questo caso vale la pena distinguere tra cani e gatti. Per i primi si registra un’alta percentuale di ritorno alle famiglie di origine (25,9%), di gran lunga superiore al 3% che riguarda i felini domestici. La ragione di questa differenza sta nel maggiore utilizzo di microchip di identificazione nei cani.

La responsabilità di avere un animale domestico

gatti-randagi

Sono molte le campagne mediatiche realizzate da associazioni ed enti animalisti, con l’obiettivo di sensibilizzare le persone circa il problema e il reato di abbandono di animali. Nonostante ciò, ancora oggi in Italia migliaia di cani e gatti aspettano di essere adottati.

Nessuno è obbligato a tenere un animale domestico. Però, se decidete di accogliere in casa un animale, dovete accettare anche la responsabilità, materiale e morale, che questo comporta. Un cane, un gatto, non sono dei passatempi o dei giocattoli. Richiedono attenzione, affetto, cure mediche e un’alimentazione adeguata.

Questi animali convivono con l’essere umano da secoli. Non possiamo trattarli come qualcosa di scomodo o fastidioso. Sono esseri viventi, con sentimenti ed emozioni, e nessuno ha il diritto di abbandonarli, per nessuna ragione. Ancor meno se ci si stanca di loro o se la convivenza non rispetta le aspettative iniziali.


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